Torna con il secondo episodio una delle eroine più fortunate al botteghino negli ultimi anni: Lara Croft, personaggio originariamente nato come videogioco per il computer e poi trasmigrato sul grande schermo. Il volto ed il corpo atletico sono ancora quelli di Angelina Jolie, pronta per nuove acrobazie, salti nel vuoto e micidiali raffiche di fendenti menati al volto di imbelli agenti del male, ancora ignari della sua preparazione alle arti marziali.

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Questa volta il suo compito è quello di impedire che una sfera di cristallo rinvenuta da un manipolo di criminali al servizio del Dottor Reiss, un maligno trafficante di armi di distruzione di massa, sia utilizzata per entrare nella Culla della Vita, un posto in Africa dove si dice sia nata la vita umana e dove sembra sia custodito il vaso di Pandora, quello che secondo la leggenda contiene una incredibile sovrumana potenza di distruzione da chiunque utilizzabile per incenerire l'intero pianeta terra. Ad aiutarla è insospettabilmente una persona per cui lei un tempo provava un autentico sentimento di affetto: Terry Sheridan, un ex agente americano passato con i mercenari del male e rinchiuso per questo in una prigione del Kazakhistan.

Ma non è evidentemente questa traccia con retaggi archetipici ad essere ciò su cui i produttori ed il regista Jan De Bont hanno puntato, quanto piuttosto sul mix di sex appeal e capacità acrobatiche caratteristiche della protagonista.

Dopo il primo, imbalsamato episodio diretto da Simon West, questo diretto dal regista di Speed e Twister  acquista i ritmi indiavolati dei due precursori, letteralmente raddoppiando le scene d'azione, segmentate con un montaggio frenetico ed esplorando paesaggi mozzafiato e locations sparse nei quattro angoli della terra. Dall'iniziale Santorini, Grecia, con Lara- Jolie in un bichini da cardiopalma che si immerge nelle profondità del Mar Egeo per cercare in un antico tempio ellenico la mitica sfera scomparsa. Passando poi per il Kenia, la Tanzania, Hong Kong, la Malesia, in una sorta di viavai cartolinesco in cui però sembra smarrirsi l'iniziale collante archeologico-avventuroso. Lo svolgimento del film è dunque un susseguirsi di azioni, che lascia per strada qualsiasi preoccupazione di tenere unito l'organismo spettacolare, come invece risulta nel divertente terzo episodio della serie Terminator, finendo per diventare un repertorio dei vari sport estremi oggi in voga piuttosto che un pericoloso viaggio alla ricerca del mitico vaso del male.

Titolo originale: Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life
Regia: Jan De Bont
Soggetto : Steven E. Souza, James V. Hart
Sceneggiatura : Dean Georgaris
Fotografia: David Tattersall
Montaggio : Michael Kahn
Musica: Alan Silvestri
Scenografia: Kirk M. Petruccelli
Costumi: Lindy Hemming
Interpreti: Angelina Jolie (Lara Croft), Gerard Butler (Terry Sheridan), Noah Taylor (Bryce), Ciaran Hinds (Jonathan Reiss), Djimon Hounsou (Kosa), Til Schweiger (Sean), Chris Barnie (Hillary), Simon Yam (Chen Lo), Terence Yin (Xien), Daniel Caltagirone (Nicholas Petraki)
Produzione: Lawrence Gordon, Jeremy Heat Smith, Louis A. Stroller e Lloyd Levin per Mutual Film Company, Tele Munchen e Paramount Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 117'
Origine: USA, 2003

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