"Tutto può succedere", di Nancy Meyers

La confezione è quella di un prodotto altamente lavorato e di felice impatto visivo le cui location, fotografate con indubbia competenza e gusto da Michael Ballhaus, arricchita anche dalla recitazione estremamente fisica di Diane Keaton e Jack Nicholson

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Tutto può succedere rappresenta la classica commedia sofisticata (l'aggettivo acquista senso e valore se accostiamo la pellicola alle tante inutili commedie che escono in sala) che grazie a quell'equilibrato mix di divertimento dovuto a situazioni paradossali e descrizioni puntuali di caratteri probabilmente otterrà un vasto consenso dato da un pubblico eterogeneo. Harry, affascinante sciupafemmine e affermato produttore discografico, è uno scapolo convinto che esce solo con ragazze molto più giovani di lui fin quando non incontra Erica, la madre della sua ultima conquista, commediografa di successo e divorziata. Inaspettatamente Harry si scoprirà coinvolto ed attratto dalla signora non senza essere entrato in un iniziale conflitto con la sua quasi coetanea.

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Ancora una volta, come era già accaduto nel precedente What Women Wants, la regista Nancy Meyers, che ha alle spalle una ventennale carriera come sceneggiatrice e scrittrice, analizza il complicato rapporto conflittuale (ma di insostituibile consuetudine) che lega i rapporti tra i sessi, le sue convenzioni e i suoi ambigui meccanismi. L'amore riguarda persone mature e che hanno trovato il proprio posto nella società, ma non per questo sembra esimere i protagonisti da comportamenti adolescenziali ed a volte ridicoli quali, ad esempio, il chattare sul computer anche se ci si trova nella stessa abitazione o darsi appuntamento in cucina per un pigiama party. Il lavoro di scrittura, che nasce dalla penna della Meyers e sembra entrare ed uscire dal tessuto filmico stesso (Erica otterrà l'ennesimo successo come commediografa portando la sua esperienza di vita nei teatri di Broadway), delinea dei personaggi il cui sviluppo è in costante evoluzione verso la conoscenza di se stessi, consapevolezza che, come forse ci vuole suggerire Tutto può succedere, non dipende solo dall'età o dal sommarsi delle esperienze vissute quanto dalla fortuna che si ha durante la propria vita di incontrare persone che ti "costringano" a misurarti con le passioni ed i sentimenti più profondi.  


Ovviamente lo spettacolo maggiore deriva proprio dai due grandi attori protagonisti, i quali con una recitazione estremamente fisica confermano la propria bravura soprattutto perché trasmettono il senso di familiarità che li accomuna con i tentennamenti dei due non più giovani personaggi, non nascondendo quasi nulla della loro nuova fase. Se Jack Nicholson prosegue il cammino della consapevolezza per l'età che avanza iniziato con About Schmidt, la Keaton (già produttrice assieme alla regista in "Baby Boom") raggiunge la vetta quando si produce in un pianto totalizzante e prolungato che le è valso la recente nomination agli oscar. La confezione è quella di un prodotto altamente lavorato e di felice impatto visivo le cui location, fotografate con indubbia competenza e gusto da Michael Ballhaus (Quei bravi ragazzi, L'età dell'innocenza, Gangs of New York), si alternano tra una luminosa casa al mare negli Hamptons dove si stappano bottiglie di vino intorno ad una tavola vista oceano, i mondani ristoranti della capitale e l'immancabile nevicata del finale ambientato a Parigi.


 


Titolo originale: Something's Gotta Give


Regia: Nancy Meyers


Sceneggiatura: Nancy Meyers


Fotografia: Michael Ballhaus


Montaggio: Joe Hutshing


Musiche: Hans Zimmer


Scenografia: Jon Hutman


Costumi: Suzanne McCabe


Interpreti: Jack Nicholson (Harry Sanborn), Diane Keaton (Erica Barry), Keanu Reeves (Julian Mercer), Frances Mc Dormand (Zoe), Amanda Peet (Marin), Jon Favreau (Leo), Paul Michael Glaser (Dave), Rachel Ticotin (dr. Martinez), Marjie Gum (Annie), Kadee Strickland (Kristen)


Produzione: Bruce A.Block, Nancy Meyers per Waverly Films/Columbia Pictures Corporation


Distribuzione: Warner Bros. Italia


Durata: 127'


Origine: Usa, 2003


 

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