BLOG – Ancora, “encore”, “un corp”, “en corp”
Ancòra/àncora: un andare avanti che si contrappone a un fermarsi, a un restare, a un trovare pace rispetto a un’inquietudine che si confonde con l’irrequietezza. Gli sceneggiatori arrivano a Jung secondo una linea facile facile: si parte da Vogler (Il viaggio dell’eroe), si passa per Campbell (L’eroe dai mille volti) e si approda comodamente a Jung (Gli archetipi dell’inconscio collettivo). Dal BLOG Story di Demetrio Salvi
Se insegni sceneggiatura, se scrivi sceneggiature e se scrivi e basta, di Jung non ne puoi fare a meno. L’immaginario collettivo sta lì a dimostrarti che quella è la strada giusta e che se narri in un certo modo le cose funzionano.
Gli sceneggiatori arrivano a Jung secondo una linea facile facile: si parte da Vogler (Il viaggio dell’eroe), si passa per Campbell (L’eroe dai mille volti) e si approda comodamente a Jung (Gli archetipi dell’inconscio collettivo).
Jung rende universale l’immaginario. Rimane “strumento” comodo.
Freud no. E Lacan?
Lacan vi spinge via. Individualizza. Segue i sentieri tortuosi dell’inconscio e vi lascia da soli.
Sono approdato a Lacan grazie a youtube. Oppure, non lo so, non ricordo bene… Però so per certo che era una giornataccia di solitudine coatta e cazzeggiavo su youtube – cosa che odio fare. Per cui… E’ stato proprio il caso (ecco che ribecco Jung: la casualità non esiste).
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