DVD – "Election" di Johnnie To

Dolmen porta in video il discusso Election di Johnnie To. Da Hong Kong ai festival europei per documentare la bravura di un regista che, seppure non alla sua migliore regia, dimostra di possedere talento da vendere abbinato ad una conoscenza raffinata della materia gangsteristica trattata. Il dvd è all'altezza delle aspettative

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Titolo originale: Hak Se Wui

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Anno: 2005


Durata: 101'


Distribuzione: Dolmen


Genere: Gangster


Attori: Simon Yam, Tony Leung Ka Fai, Luis Koo, Nick Cheung


Regia: Johnnie To


Formato DVD/video: 2.35:1


Audio: DD 5.1 italiano, cinese


Sottotitoli: italiano; italiano per non udenti


Extra: trailer; making of; galleria fotografica

IL FILM


Presentato in pompa magna, primo appuntamento di un dittico maestoso e impegnativo, conclusosi nella stagione cinematografica successiva con un seguito di grandissimo impatto emotivo, Election è una sorta di summa per chi volesse avvicinarsi al Johnnie To d'oggi. Un regista che macina il genere con impeto autoriale, e con un certo snobismo di fondo nel voler insegnare la materia, di cui sicuramente è maestro, privando però il pubblico di quello sguardo umile e popolare che prima dell'approdo stabile ai festival più importanti era tipico del regista. Ammettendo che la pellicola possiede alcuni momenti geniali – ma anche esasperazioni eccessive, come le scimmie nel finale: tributo quanto sincero a Stanley Kubrick? -, sembra che questi siano più intuizioni di tecnica e regia che elementi propedeutici alla narrazione. To gioca come sempre con gli oggetti – una statuetta è il simbolo del potere assoluto, quasi fosse un idolo pagano cui tributare un culto interno, quello della mafia cinese, la triade – e con il loro ruolo, materialistico, all'interno della società. Rallenta il tempo e dilata lo spazio, coinvolgendo la madrepatria Cina, insospettabile culla criminale di una sanguinaria «famiglia» di padrini; ma quando vuole sottendere a significati più profondi non arriva così lontano, come succedeva invece per il capolavoro PTU. Allo stesso modo Election è un'opera dalla doppia anima, seppur meno tagliente: film di mero intrattenimento e discorso profondo, psico-sociologico, che allarga, in generale, lo sguardo su Hong Kong e sui problemi di uno specifico momento, dove impazzano coproduzioni mandarine e aperture internazionali, ristrettezze economiche e sfarzi di facciata, da esibire in vetrina.

Anche se talvolta gioca con argomenti che sanno di déjà-vu, rimane una pellicola importante, soprattutto se considerata nella sua duplice interezza, come un unicum inscindibile. Sia dal punto di vista stilistico, perché Johnnie To ama lasciare il proprio marchio di fabbrica – e questo è il minore dei problemi vista la sua classe nel dirigere e nel mettere in scena -, sia nella sostanza, che riprende il tradizionale scontro tra nuovo e vecchio, tra singolo e collettivo, tra individuo in ascesa e regole dell'onore, tra pace e violenza. Lo specchietto centrale, piuttosto farraginoso, rischia purtroppo di passare per esca per lo spettatore occidentale che vuole bearsi di conoscere, in un colpo solo, cultura e esperienze gangsteristiche a lui lontane. To si mette sullo stesso piano e fornisce quegli elementi di base per comprendere la realtà malavitosa hongkonghese, rinunciando in troppi momenti alla schiettezza e alla spontaneità tipiche della strada. Peccato, davvero, che si senta il peso di una beatificazione dall'alto e che la sceneggiatura non tiri diritta allo scopo, intrattenendo e riflettendo la realtà con i piedi per terra, conscia che il proprio valore non deve essere (auto)celebrato a priori.

IL DVD


Il dvd editato da Dolmen per il mercato italiano ricalca da vicino la versione hongkonghese a disco singolo uscita per la locale casa Panorama. Si parte bene: video anamorfico con riversamento di qualità cristallina, formato 2.35:1 ovviamente rispettato e ottima pulizia del quadro, con colori mai troppo saturi. La compressione in digitale non risente neanche delle numerose scene scure, tanto che la brillante fotografia di Cheng Siu-keung e To Hung-mo risulta esaltata a dovere. Se il doppiaggio italiano, presente in doppia scelta, Dolby Digital 5.1 a 448 Kb/s e Dolby Digital stereofonico 2.0 a 192 Kb/s, delude per la scarsa interpretazione che non rende giustizia all'enfasi della recitazione in originale, la traccia in cantonese, sempre in Dolby Digital 5.1, è estremamente consigliata. La profondità e la resa sonora sono limpide, soprattutto per come decantano, a differenza delle tracce nostrane, rumori e sottofondo. Chiudono il cerchio i sottotitoli in italiano per non udenti per le tracce tradotte e in italiano semplice per quella cinese. Non male il versante extra, cui si viene introdotti da una serie di menu statici che ben rappresentano la pellicola. Il piatto di contorno prevede il trailer originale, una nutrita galleria fotografica a tutto schermo e il making of, ben sottotitolato in italiano, di qualità video non sopraffina ma dai contenuti imprescindibili per entrare in sintonia con il regista, il cast e la troupe, intervistati a più riprese. Peccato che duri poco meno di 10 minuti. Ma è sufficiente, insieme al motivo principale che parte all'inserimento del disco già nel menu principale, per entrare in testa e aprire cuore e spirito all'opera di Johnnie To.


 


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