Addio a J.G. Ballard
Scompare una delle voci più lucide e profetiche dei nostri tempi. James Graham Ballard, l'autore di Crash, La mostra delle atrocità, L'isola di cemento, Condominium, è morto ieri a 78 anni.
Scompare una delle voci più lucide e profetiche dei nostri tempi. James Graham Ballard, l'autore di Crash, La mostra delle atrocità, L'isola di cemento, Condominium, è morto ieri a 78 anni.
basato su un racconto di Ballard degli anni'60
realizzato per Crash: Architectures of the Near Future
Il matrimonio tra ragione e incubo che ha dominato il ventesimo secolo ha generato un mondo sempre più ambiguo. Il paesaggio delle comunicazioni è attraversato dagli spettri di sinistre tecnologie e dai sogni che il denaro può comprare. Sistemi d’armi termonucleari e pubblicità televisive di bibite coesistono in un mondo sovrailluminato che ubbidisce alla pubblicità e agli pseudo-eventi, alla scienza e alla pornografia. Alle nostre vite presiedono i due grandi leitmotiv gemelli del ventesimo secolo: sesso e paranoia. Né la soddisfazione di McLuhan per i mosaici informativi ad alta velocità può farci dimenticare il profondo pessimismo espresso da Freud in Il disagio della civiltà. Voyeurismo, disgusto di sé, la base infantile dei nostri sogni e dei nostri desideri – questi mali della psiche sono ora culminati nella perdita più atroce del secolo: la morte del sentimento.
Questa dipartita ha spianato la strada a tutti i nostri piaceri più concreti e delicati – quelli delle delizie del dolore e della mutilazione; del sesso come arena perfetta, come brodo di coltura di sterile pus, per tutte le veroniche delle nostre perversioni; della libertà di attendere alla nostra psicopatologia come a un gioco; dell’illimitatezza delle nostre capacità di concettualizzazione. Ciò che i nostri figli hanno da temere realmente non sono le autostrade del domani, bensì il nostro sottile piacere nel calcolare più eleganti parametri delle loro morti […]
J. G. Ballard, Crash, Introduzione, 1974