L'arte dei poster per il cinema (2)
Poster dei film come oggetti d'arte, parte due. Dopo una prima carrellata del 2009, ecco una recente selezione del gruppo londinese AllCity Media, che raccoglie le locandine più belle per festeggiare 10 anni di design per il cinema. Nella nostra gallery i lavori più affascinanti degli illustratori specializzati in manifesti omaggio a grandi e piccoli titoli
Poster dei film come oggetti d'arte, parte due. Dopo una prima carrellata del 2009, ecco una recente selezione del gruppo londinese AllCity Media, che raccoglie le locandine più belle per festeggiare 10 anni di design per il cinema. Nella nostra gallery i lavori più affascinanti degli illustratori specializzati in manifesti omaggio a grandi e piccoli titoli.
La nostra cover l'ha conquistata il poster di Tyler Stout per Lasciami Entrare (l'originale di Tomas Alfredson, particolarmente attuale vista l'uscita del remake americano di "Cloverfield" Matt Reeves) ma tra i tanti esposti nella mostra Redrawn (ridisegnato) non mancano altri lavori d'impatto. Gabriele Herzog è l'autore di una raffinatissima interpretazione di Control di Anton Corbijn.
Jeff Finley ha reso perfettamente l'atmosfera di Old Joy di Kelly Reichardt e Oliver Barrett coglie lo spirito dei pionieri del fumetto underground americano per ritrarre un Harvey Pekar-Paul Giamatti bifronte in American Splendor, mentre Walters Marcus ha scelto uno dei suoi film preferiti, La città incantata, utilizzando semplici ritagli di carta per disegnare le silhouette dei personaggi del film di Miyazaki.
Kevin Tong ha realizzato uno splendido, glaciale astronauta per Moon di Duncan Jones. Chris Comella ha scelto di creare un macabro fumetto a base di uova per Funny Games di Michael Haneke.
Uno dei manifesti più impressionanti resta quello di Mark Swan per Il cattivo tenente: ultima chiamata New Orleans, strepitosi grafismi monocromatici per rendere il lucido universo delirante del detective McDonagh di Werner Herzog.