How I Ended This Summer. Nuovo cinema russo

How I Ended This Summer, di Alexei Popogrebsky
Il premio per il film più intelligente e originale del 54° BFI London Film Festival va al film del russo Alexei Popogrebsky, How I Ended This Summer, già vincitore di 3 orsi d'argento alla Berlinale 2010

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 How I Ended This Summer, di Alexei Popogrebsky

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Il premio per il film più intelligente e originale del 54° BFI London Film Festival va al film del russo Alexei Popogrebsky, How I Ended This Summer, già vincitore di 3 orsi d'argento alla Berlinale 2010.

La giuria internazionale, presieduta dall'attrice Patricia Clarkson (tra i giurati di questa edizione anche Gabriel ByrneJohn Hillcoat) ha premiato questo "dramma psicologico viscerale, teso, commovente e universale nella sua portata" definendolo un vero e proprio "tour de force cinematografico" che esplora i temi dell'isolamento, dell'alienazione e dell'incomunicabilità, in perfetta sintonia con il paesaggio spazzato dal vento polare in cui viene ambientata la storia, una stazione metereologica in una remota isola del Mar Glaciale Artico.

Tra le altre motivazioni del premio, la capacità di "stimolare una potente riflessione sulla vita e sulla morte, la resilienza e la compassione umana", la splendida fotografia pittorica (di Pavel Kostomarov) e le intense prestazioni degli attori Grigory Dobrygin e Sergei Puskepalis. In  How I Ended This Summer interpretano Pavel, giovane neolaureato entusiasta offertosi per uno stage, e il burbero Sergei, esperto meteorologo per cui il lavoro è diventato una dura routine e che non vede l'ora di tornare da moglie e figlio sulla terraferma.

I due (figure complementari e opposte ancheHow I Ended This Summer, di Alexei Popogrebsky - on set nella vita: l'uno è un attore esordiente, l'altro un regista teatrale di esperienza) sono gli unici abitanti di una postazione dove il sole non tramonta mai. L'unico contatto con il resto del mondo è la radio, che ogni giorno fornisce informazioni sul'ambiente, parzialmente radioattivo. Proprio la radio porterà una terribile notizia…

 

Popogrebsky è stato recentemente al 46° Festival di Pesaro con How I Ended This Summer e con i suoi precedenti lungometraggi, Koktebel (2003) codiretto con Boris Khlebnikov, e Prostye veshchi (2007), nell'ambito dell'Omaggio Koktebel dedicato al cinema russo contemporaneo.

Per questo thriller psicologico il regista, classe '72, si è ispirato alle memorie di N. V. Pinegin, scritte nel 1912, durante una tragica splorazione condotta da Georgio J. Sedov nel tentativo di raggiungere il Polo Nord. "Fin da bambino sono stato affascinato da questa capacità degli esploratori, di venire a patti con nozioni di tempo e spazio così drasticamente diverse dal nostro metro comune di ore e minuti, o ingorghi e fermate della metropolitana. Questo film, in sostanza, è una storia di due personali (e incompatibili) scale spazio temporali."

 

"Abbiamo fatto qualche ricerca e ha trovato la stazione polare Valkarkai, sulla punta più settentrionale del Chukotka. Se guardate la mappa, è letteralmente la fine del mondo!" Nella nostra gallery, le foto dal set negli straordinari paesaggi della penisola di Chukotka, estremo nord tra Russia e Siberia, dove il film è stato interamente girato in 3 mesi e con un budget di 2, 5 milioni di dollari.

 

Il trailer ufficiale.

 

 

 

 

 

 

 

 

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