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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
Cold Weather, la generazione zero di Aaron Katz
Aaron Katz, regista di Quiet City, è tornato al SXSW Film Festival 2010 e in vari altri festival internazionali con Cold Weather, terzo lungometraggio presentato anche in concorso al 63° Festival del film di Locarno, e ora in uscita in USA (dal 4 Febbraio)
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Aaron Katz, regista di Quiet City, è tornato al SXSW Film Festival 2010 e in vari altri festival internazionali con Cold Weather, terzo lungometraggio presentato anche in concorso al 63° Festival del film di Locarno, e ora in uscita in USA (dal 4 Febbraio).
Nato a Portland come Gus Van Sant, Katz, esponente di una giovane generazione dai gusti eclettici, che si nutre tanto di atmosfere rarefatte quanto di azione (cita tra i suoi registi preferiti Apichatpong Weerasethakul, ma anche Paul Greengrass e Renny Harlin) gira alcuni corti in super8, l'esordio nel lungo Dance Party USA nel 2006 e nel 2007 il poetico Quiet City (purtroppo ancora inedito in Italia) 24 ore di vagabondaggio di due ventenni in una New York, presentato al SXSW Film Festival, che si conquista una nomination per il Premio John Cassavetes agli Independent Spirit Awards 2008.
Girato con la RED camera, una colonna sonora perfetta (nuovamente del compositore Keegan DeWitt) ma un budget molto più imponente dei primi due esperimenti, praticamente a costo zero, Cold Weather è ambientato a Portland, dove Doug (Cris Lankenau, già protagonista di Quiet City) avido lettore di romanzi polizieschi, torna a vivere con la sorella Gail (Kelly Dunn Trieste) dopo aver abbandonato una promettente carriera accademica. Di notte lavora in fabbrica, di giorno continua a leggere i suoi gialli, e occasionalmente presta il suo autore preferito, Conan Doyle, al collega Carlos (Raúl Castillo). Lo raggiunge da Chicago anche Rachel, la sua ex ragazza. La sua improvvisa scomparsa sarà l'occasione per Doug di occuparsi diun mistero reale, dopo aver fatto tanta esperienza come lettore accanito…
Qui il trailer in HD di Cold Weather.
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