The Turin Horse di Béla Tarr. La prima foto

A Torinói ló, di Béla Tarr. Prima foto
Una sola immagine – e se non fossero ancora sufficientemente alte le aspettative verso un autore come Béla Tarr e il suo nuovo film –  ecco che si conferma il legittimo sospetto di trovarsi di fronte a un altro capolavoro.  A Torinói ló (Il cavallo di Torino) sarà proiettato in concorso, in anteprima mondiale per i fortunati spettatori del 61° Festival di Berlino

 

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A Torinói ló, di Béla Tarr. Prima foto 

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Una sola immagine – e se non fossero ancora sufficientemente alte le aspettative verso un autore come Béla Tarr e il suo nuovo film –  ecco che si conferma il legittimo sospetto di trovarsi di fronte a un altro capolavoro.  A Torinói ló (Il cavallo di Torino) sarà proiettato in concorso, in anteprima mondiale per i fortunati spettatori del 61° Festival di Berlino. Il percorso esistenziale di Friedrich Wilhelm Nietzsche viene affrontato dal grande regista ungherese attraverso la chiave del famoso abbraccio al cavallo torinese che segna l'inizio della tragica follia di Nietzsche, seguendo il vecchio cavallo, unica fonte di reddito del suo padrone, un contadino, e di sua figlia, che vivono circondati dalla miseria.

 

Béla Tarr & Ágnes HranitzkyNel film, coproduzione di Ungheria, Svizzera, Francia e Germania, scritto da Tarr con il collaboratore di sempre Laszlo Krasznahorkai, e codiretto con la montatrice di tutti i suoi film Ágnes Hranitzky, troviamo nei ruoli principali l'ungherese Erika Bók e il ceco Miroslav Krobot, già diretti da Tarr in A Londoni férfi (The Man from London) oltre a Volker Spengler (protagonista di Un anno con 13 lune e di altri film di Fassbinder) János Derzsi (già diretto da Tarr in Le armonie di Werckmeister, Sátántangó, The Man from London e da György Fehér in Szenvedély) e  Mihály Kormos, già in Le armonie di Werckmeister.

 

Direttore della fotografia e compositore non hanno bisogno di presentazioni: sono come sempre i magnifici Fred Kelemen e Mihály Vig. The Turin Horse è stato annunciato come l'ultimo della carriera del grande regista magiaro.

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