“Satan, Come to Us, We are ready”. Rob Zombie, The Lords of Salem in Italia

Rob Zombie, The Lords of Salem in Italia
Satan, Come to Us, We are ready”. Così salmodiano le streghe di Rob Zombie nel trailer proiettato durante il tour con i Megadeth. E anche il pubblico italiano è pronto a ricevere gli oscuri signori: The Lords of Salem (infofoto ufficiali) sarà distribuito nel nostro paese dalla neonata Notorious Pictures

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Rob Zombie, The Lords of Salem in Italia

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Satan, Come to Us, We are ready”. Così salmodiano le streghe di Rob Zombie nel trailer proiettato durante il tour con i Megadeth. E anche il pubblico italiano è pronto a ricevere gli oscuri signori: The Lords of Salem (info, foto ufficiali) sarà distribuito nel nostro paese dalla neonata Notorious Pictures, con il titolo semplificato Le streghe di Salem (e il musicista/regista sarà in Italia a Dicembre 2012, con Marilyn Manson, per l'unica data del suo tour Twins of Evil).

The Lords of Salem, di  Rob ZombieRob Zombie, in copertina in una personale interpretazione di Shining su Revolver Magazine, descrive il suo nuovo film – descritto dalle prime critiche come il suo film più ambizioso – come uno "slow mindfuck", invece che uno "scary movie": insomma, non un horror fatto esclusivamente di forti rumori che fanno sobbalzare gli spettatori. "Salto anch'io, ma non sono spaventato, piuttosto infastidito. A quel punto sarebbe sufficiente gridare all'improvviso nell'orecchio di qualcuno. Lords of Salem ha un effetto opprimente, che cresce con il progredire della pellicola".

Chiamato a trovare dei termini di paragone per il suo film, Robert Bartleh Cummings sintetizza: "scherzando, potrei dire che è un po' come se Ken Russell avesse diretto Rosemary's Baby". "Non è violento o sanguinoso in senso classico" aggiunge nell'intervista rilasciata a Indiewire "ma provoca una strana vibrazione che agisce a lungo termine, che è proprio ciò che voglio ottenere: quello che sento io quando vado a vedere un film di David Lynch o David Cronenberg".

Quanto ai classici sulle streghe, come The Wicker Man (cult del 1973, diretto da Robin Hardy, e oggetto di un remake discutibile firmato Neil LaBute) Mark of the Devil o Il grande inquisitore, Rob Zombie dichiara: "Apprezzo quei film, ma nessuno ha ispirato direttamente il mio. All'inizio era solo un'idea per un fumetto, scaturita dalla lettura di un volume sulla stregoneria a Salem, acquistato circa sette anni fa, nell'area souvenir della hall di un hotel, mentre tornavo solo e annoiato da un matrimonio in Massachusetts. Dove sono nato: qui la vicenda dei processi alle streghe è argomento per gite scolastiche e ricostruzioni storiche. Anche se il mio film non ha niente a che fare con la realtà dell'inquisizione".

The Lords of Salem - setIn seguito è diventato un film,  già acquistato da Anchor Bay per la distribuzione in USA dopo la presentazione al 37° Toronto Film Festival, dove Bloody Disgusting ha intervistato Jeff Daniel Phillips Sheri Moon Zombie, musa e compagna del regista ("L'ho scritto per lei, di sicuro. Sheri direbbe: Una lettera d'amore? Gesù Cristo, mi hai torturato per tutto il film. Ma, sì, ho sempre sentito che poteva fare qualcosa di grande, ma non le è stata mai data la stata la possibilità, nemmeno nei miei film precedenti"). Ovvero, La casa dei 1000 corpi, The Devil's Reject e i due Halloween.
 

"Ci siamo preparati anche curando realmente un programma radiofonico, ma nel film c'è molta improvvisazione. Il rapporto di amicizia tra i nostri personaggi non era presente nel copione, ma in qualche modo si è definito durante le riprese" raccontano gli attori, che nel film sono Heidi Hawthorne e Herman Whitey Salvador, conduttori di uno show radio al quale viene recapitato un vinile da una misteriosa band chiamata The Lords.

"Qualunque cosa hai amato da bambino rimane con te per sempre, come qualcosa di speciale,  che si tratti di musica o film o altro. Da ragazzino, amavo tutti i film, e qualcuno in particolare. Uno dei primi è stato l'originale King Kong. Poi tutta l'onda degli horror classici degli anni '30 e '40, che venivano trasmessi in quel periodo, e gli show televisivi come La famiglia Addams, The Munsters e TheTwilight Zone. Come molti ragazzi, sono cresciuto in un posto dove non c'era molto da fare, e si può dire che è stata la televisione a plasmare il mio immaginario" racconta Rob Zombie in un'altra interessante intervista rilasciata a Glide Magazine.

Il cast è un tripudio di icone del cinema horror e di genere – Michael Berryman viene da Le Colline hanno gli Occhi e Qualcuno volò sul nido del cuculo, Ken Foree da Dawn of the Dead – anche del passato: come Patricia Quinn (Shock Treatment, The Rocky Horror Picture Show) Barbara Crampton (Re-Animator) Judy Geeson (Paura nella notte) Dee Wallace (E.T., Cujo, Sospesi nel tempo, Le colline hanno gli occhi) e Meg Foster (Essi Vivono, Osterman Weekend). A proposito, Rob Zombie trova il modo di sottolineare che le attrici sui sessant'anni sono tra le meno utilizzate nel cinema contemporaneo, e che invece ritiene siano ormai stanche di interpretare i ruoli di madri e nonne di famiglia.

Le streghe di Salem: Patricia Quinn, Dee Wallace e Judy GeesonIn ruoli minori troviamo  il complice Sid Haig (The Devil's Rejects) Lisa Marie (ex compagna di Tim Burton e interprete di molti suoi film)) Bruce Davison (America oggi) Christopher Knight (Doom Generation) Trosten Voges (Funny People) Billy Drago (presente in molti horror degli ultimi anni) e Brandon Cruz dei Dead Kennedys. Purtroppo sono state eliminate diverse scene che vedevano come protagonisti Camille Keaton (Non violentate Jennifer) Udo Kier (Keyhole, Nymphomaniac) e il veterano Richard Lynch (scomparso poco dopo le riprese).

Parlando con Daily Dead, Rob Zombie aggiunge: "Va bene fare Halloween, ma si tratta comunque di mainstream. Sono felice di poter sperimentare qualcosa di più piccolo e folle, solo su ciò che amo davvero. […] Mi piacciono i film che hanno un respiro, che si prendono del tempo. Uno dei miei preferiti è Professione Reporter, in cui Jack Nicholson passa una mezz'ora cercando di spingere la sua auto fuori dalla sabbia. Spero che il mio pubblico sia paziente con The Lords of Salem. A volte non tutto è come sembra essere" .

Il prossimo lungometraggio, Broad Street Bullies, sarà ambientato nel mondo dell'hockey degli anni '70. "Quello sì, sarà un film violento. E il bello è che è tutto reale: alcune squadre erano terrorizzate solo all'idea di giocare contro i Philadelphia Flyers. Le divise erano letteralmente coperte di sangue. Era come il Far West!".

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