FESTIVAL DI ROMA 2012 – Incontro con Takashi Miike
Il regista giapponese ha iunaugurato il concorso con Aku no Kyoten (Il canone del male) tratto dal manga omonimo di Yûsuke Kishi su un professore modello dell'Accademia Shinko amato dagli studenti dietro il quale però si cela un comportamento misterioso e minaccioso. Nel corso dell'incontro ha pasrlato del personaggio protagonista, degli effetti sul fucile, di David Cronenberg e, se il film viene accolto male in Giappone, ha chiesto asilo politico a Marco Muller.
Sono molto felice – ha detto il regista – di trovarmi qui per la 1° volta a Roma. Spero di riuscire di tornare sano e salvo in Giappone dopo la proiezione ufficiale. Potete prenderlo come uno scherzo. Anch’io però sento una certa insicurezza. Dopo che verrà presentato qui, il film uscirà in Giappone. Se lì questo film non viene preso bene, spero che Muller mi dia asilo politico
Aku no kyoten può rappresentare un'ulteriore evoluzione nel suo cinema
Ci sono stati molti film, anche fatti nell’ultimo anno, in cui mi sono preso una certa libertà. Voglio distruggere la mia carriera e farne qualcosa di nuovo anche se può essere non compresa da tutte le persone del mondo.
Quanto l'ha influenzata il manga omonimo di Yûsuke Kishi di da cui è tratto il film?
Ho letto il romanzo originale e mentre lo leggevo da parte nel mio cuore volevo proteggere il protagonista anche se era una persona terribile. Noi,, nella società, per diventare degli adulti, finiamo per avere dei legami. Lui invece li ha eliminati. Nel film vorrei che il pubblico percepisse è che ci sono molti alunni che vengono uccisi e magari può dire “questo ragazzo vorrei che non fosse ucciso”
Come sono stati creati gli effetti in cui il fucile prende vita?
In Giappone per quello che riguarda le scene coi fucili, ci sono dei problemi. Ci sono dei problemi a mostrarli tranne, fatto strano, per quello che riguarda i fucili da caccia. Vengono utilizzati spesso gli stessi effetti per rappresentare i fucili. Noi abbiamo utilizzatola computer grafica ma con una concezione analogica per non far vedere che era usata.
In questo senso ci possono essere dei rimandi a Cronenberg?
Ovviamente sono un grandissimo fan di Cronenberg. Lui ha una conoscenza con la quale è andato oltre l’essenza dei film anche nelle percezione del quotidiano. Questa storia però è nata dal mondo che ha creato lo scrittore del romanzo.