SUNDANCE 2013 – Lovelace: X marks the legend

SUNDANCE 2013 - Lovelace di Epstein & Friedman

Rob Epstein e Jeffrey Friedman, con alle spalle una solida carriera di documentaristi, In Lovelace, in anteprima al Sundance 2013, utilizzano come testo di partenza la biografia autorizzata di Eric Danville, The Complete Linda Lovelace e uno script di Andy Bellin. La protagonista è Amanda Seyfried

 

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SUNDANCE 2013 - Lovelace di Epstein & Friedman

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Rob Epstein e Jeffrey Friedman, con alle spalle una solida carriera di documentaristi (Common Threads: Stories from the Quilt, Where Are We? Our Trip Through America, Underground Zero, Crime & Punishment, The Times of Harvey Milk, Paragraph 175) sono da sempre interessati a diritti civili e controcultura e particolarmente attenti ai legami tra società e  rappresentazione cinematografica (Lo schermo velato); abituati a fondere con intelligenza documentario e creazione artistica (Urlo).

Amanda Seyfried e Peter Sasgaard in LOVELACEIn Lovelace, in anteprima al Sundance 2013, utilizzano come testo di partenza la biografia autorizzata di Eric Danville, The Complete Linda Lovelace e uno script di Andy Bellin (Trust di David Schwimmer) per raccontare in flashback, e con la promessa di mantenere un alto spessore drammatico e psicologico, "ascesa, declino e redenzione" di Linda Susan Boreman, questo il vero nome della star di Gola Profonda.

Il successo planetario – in parte già ricostruito nel 2005 in Inside Gola Profonda –  gli eccessi, poi la svolta femminista e la denuncia dello sfruttamento dei corpi femminili nell'industria pornografica, fino al ripudio della sua carriera: probabilmente un atto di riappropriazione di sè, come reazione all'essersi finalmente liberata dallo stato di sudditanza psicologica in cui la teneva il marito-manager. All'opposto, un'altra attrice di Gerard Damiano, la Georgina Spelvin di The Devil in Miss Jones, nel bellissimo video del 2009 dei Massive Attack, Paradise Circus, rivendica la sua esperienza di pornoattrice come un aspetto positivo, felice ed estatico della sua vita.
 

La protagonista è Amanda Seyfried: dalla dolce Cosette di Les Misérables a un'icona americana: Linda Lovelace, nata e cresciuta nel Bronx, prima simbolo della rivoluzione sessuale, poi narratrice di un lato oscuro nel mondo dell'hard-core degli anni '70, innocente e gioioso, ma con un cuore dolente (Boogie Nights). E di una parabola esistenziale tormentata, in particolare per la relazione con il pornografo Chuck Traynor (interpretato da Peter SarsgaardInnocenti bugie, Lanterna verde, Night Moves) raccontata come un rapporto fatto di violenza e sopraffazione nella sua autobiografia Ordeal (da noi Gola Profonda, edito da Castelvecchi).

"Linda è stata una donna molto problematica, sfortunata nel matrimonio, vittima di abusi fisici, verbali, sessuali. Con il marito-manager Chuck aveva instaurato un rapporto malato, una sorta di Sindrome di Stoccolma. Soltanto alla fine, diventando madre, è riuscita a trovare un po' di pace". Così la Seyfried, probabilmente nel suo ruolo fino ad oggi più impegnativo.

Amanda Seyfried e Peter Sasgaard in LOVELACEI due registi americani hanno messo insieme un cast variegato e di buon livello: Sharon Stone (What about Love) nei panni della madre di Linda, Dorothy,  Robert Patrick (Di nuovo in gioco) in quelli del padre John. Wes Bentley (nei due nuovi film di Malick) è il secondo marito Larry Marchiano, Juno Temple (Magic Magic) è Patsy Carroll, amica di Linda dai tempi della scuola.

Hank Azaria – noto soprattutto come doppiatore (I Simpson) interpreta il leggendario regista di Deep Throat Gerard Damiano, Bobby Cannavale (Mosse vincenti) e  Chris Noth (The Good Wife) sono due finanziatori del film, Chloë Sevigny (American Horror Story) compare nel ruolo di una giornalista femminista, mentre Sarah Jessica Parker dovrebbe essere l'attivista Gloria Steinem, al posto di Demi Moore.


Adam Brody (Cercasi amore per la fine del mondo) è il pornoattore che affiancò Linda in Gola Profonda, Harry Reems (oggi è un agente immobiliare) e infine Eric Roberts (I Mercenari) interpreta Nat Laurendi, che sottopose Linda alla cosiddetta "macchina della verità" per stabilire se le sue denunce fossero credibili. A James Franco (Il grande e potente Oz, The End of the World, The Third Person) spetta un cameo nei panni di un'altra icona: il padre di Playboy, Hugh Hefner.

Ricordiamo che parallelamente al film di Epstein e Friedman, è entrato in lavorazione un altro biopic della Lovelace: Inferno: A Linda Lovelace Story, con Malin Ackerman, Matt Dillon, Sasha Grey, Paz de la Huerta e Harold Perrineau.
 

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    2 commenti

    • La Sevigny ha un cammeo come giornalista, Gloria Steinem è interpretata da Sarah Jessica Parker.

    • @nino Grazie della precisazione. A questo punto suppongo che il suo sia un piccolo ruolo, o che le notizie sul cast definitivo siano ancora parziali: sia il sito del Sundance che quello di uno dei produttori, Eclectic Pictures, non fanno ancora cenno al nome della Parker.