VENEZIA 70 – 6 film in streaming da non perdere

Venezia 70 - sala web - 6 film in streaming da non perdere

I film della Sala Web di Venezia 70: in streaming in contemporanea con le proiezioni ufficiali. Info e foto su 6 dei titoli più interessanti, da Why don't you play in hell? di Sion Sono a Eastern Boys di Robin Campillo

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Venezia 70 - sala web - 6 film in streaming da non perdere

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La novità degli ultimi due anni alla Mostra del Cinema di Venezia è la Sala Web. In questa 70° edizione sarà possibile vedere in streaming e da ogni parte del mondo 12 film di Orizzonti e 3 lungometraggi di Biennale College – Cinema, tramite l'acquisto di un biglietto da 4 euro sul sito web della Biennale e per 24 ore a partire dalle 21.00, ora della proiezione ufficiale a Lido.
 

Diamo uno sguardo a sei dei più interessanti tra i titoli proposti (tutti in lingua originale con sottotitoli in inglese):

Giovedì 29 agosto

Venezia 70 - sala web - WOLFSKINDER di Rick OstermannWOLFSKINDER, film d'esordio di Rick Ostermann (già autore del corto Still, presentato al Max Ophüls Prize Film Festival e vincitore del Friedrich Wilhelm Murnau Prize nel 2010) vuole gettare luce su un capitolo sconosciuto della storia tedesca, rappresentando, attraverso la lotta per la sopravvivenza di alcuni bambini durante la seconda guerra mondiale, un destino comune a molti piccoli di tutto il mondo.

Il regista ha lavorato sul suo background familiare, sui racconti degli anziani e sui suoi viaggi nei territori tedeschi dell'est, svolgendo ricerche approfondite e parlando con i sopravvissuti. Il film, ambientato nel 1946, girato tra le foreste della Lituania, segue Hans, quattordicenne che perde la madre e viene separato dal fratello minore. Si unirà a un gruppo, i bambini lupo, che lottano contro la fame, il tempo e la malattia in una terra straniera.

Giovedì 29 agosto

Venezia 70 - sala web - WHY DON’T YOU PLAY IN HELL? di Sion SonoJIGOKU DE NAZE WARUI (Why don't you play in hell?) è la riprova della straordinaria versatilità di Sion Sono, che dopo l'intensa commozione regalataci con Himizu e The Land of Hope promette "un kolossal di puro intrattenimento", un delirante action movie/commedia nato da uno script di ben 15 anni fa. Il regista giapponese ne parla come di "una storia d'amore radicale piena di azione, violenza e risate" e aggiunge che "il tema principale è l'amore per i film in 35mm".

L'odio e la rivalità tra due gangster (Jun Kunimura e Shinichi Tsutsumi) vengono complicati dall'innamoramento di uno di loro per la figlia dell'altro: l'aspirante attrice Michiko (la giovane e bravissima Fumi Nikaido, vincitrice del Marcello Mastroianni a Venezia per la sua performance in Himizu, vista poi in Aku no kyôten di Takashi Miike).

Nel frattempo, assistiamo a un comico scambio di identità, dove un uomo viene scambiato per un regista dal gangster, preoccupato per il futuro da star della figlia, e chiede a un altro regista indipendente di assumere la figlia del gangster nel suo cast. Gli eventi precipiteranno…Why don't you play in hell, in uscita nelle sale giapponesi il 28 settembre, sarà ospite anche al 38° Toronto Film Festival nella sezione Midnight Madness. Il trailer.
 

Venerdì 30 agosto

Venezia 70 - sala web - ALGUNAS CHICAS, di Santiago PalavecinoALGUNAS CHICAS è il quarto film del regista argentino Santiago Palavecino, classe '74: l'esordio Otra vuelta nel 2005, presentato nella sezione Atelier del Festival di Cannes, l'ultimo lungometraggio La vida nueva, del 2011.
Algunas chicas – girato a Buenos Aires in 20 giorni – è un thriller psicologico ispirato a Tra donne sole, romanzo del '49 di Cesare Pavese, che segue una donna, Celina, chirurgo, un matrimonio alla deriva. Si ritira per qualche giorno nella casa di campagna di una vecchia amica, che non vede dagli anni della giovinezza e là si imbatte in Paula, figliastra della padrona di casa, che ha tentato il suicidio. Ma Celina non può prendersi cura di nessuno, se non affronta i fantasmi del suo passato che riemergono…

Martedì 3 settembre

Venezia 70 - sala web - RUIN, di Amiel Courtin-Wilson, Michael CodyRUIN, di Amiel Courtin-Wilson e Michael Cody, sorta di Badlands cambogiano, è una storia di amore e morte, una favola impressionista che vede i giovani amanti Phirun e Sovanna in fuga dalla violenza e dallo sfruttamento, dopo un omicidio commesso per autodifesa. Il giovane regista australiano Amiel Courtin-Wilson ci aveva già affascinato a Venezia 68 con Hail, esordio nel lungometraggio dopo vari corti e documentari, storia tra realtà e finzione di un uomo dalla vita difficile e dal temperamento autodistruttivo, una pellicola di grande impatto visivo e umanità.

Ora torna in Orizzonti lavorando a quattro mani con Cody, produttore di Hail e di Wish You Were Here di Kieran Darcy-Smith. Il film è allo stesso tempo un esperimento in cui "la ricerca, la scrittura, le riprese e il montaggio sono nella condizione di fondersi insieme e di aver luogo in simultanea".

L'obiettivo dichiarato dai due registi è ottenere una narrazione spontanea, un vero e proprio magma emotivo, grazie ad attori non professionisti e location reali. Senza parlare che poche parole della lingua del luogo, i due registi hanno intervistato circa 200 persone, lavorato su due diverse sceneggiature e girato il film in Cambogia nel giro di un anno.

Domenica 1 settembre

JE M’Venezia 70 - sala web - JE M’APPELLE HMMM… di Agnès B.APPELLE HMMM…  atteso a ottobre anche al New York Film Festival, segna il debutto alla regia per Agnès B., ovvero la fashion designer Agnès Troublé, da tempo impegnata come produttrice indipendente con la sua Love Streams (Dharma Guns, Rare Exports: A Christmas Tale, Walk Away Renée, My Little Princess). Oltre ad aver lavorato con Gaspar Noé, Claire Denis, Patrice Chéreau, F.J. Ossang, Christoffer Boe, è fondatrice con Harmony Korine della O'Salvation, con cui ha prodotto Mr Lonely, e ha supportato la realizzazione di Gummo, Julien Donkey-Boy, Trash Humpers, Umshini Wam e il recente Spring Breakers).

Il film vede un cosceneggiatore d'eccezione: Jean-Pol Fargeau, collaboratore storico di Claire Denis e autore dello script di Pola X di Leos Carax, e un ottimo cast che comprende il veterano Jacques Bonnaffé (36 vues du pic Saint-Loup, Le Deuxième Souffle, Spiritismes) l'attrice Sylvie Testud (Lourdes, Vento di primavera) anche regista (La vie d'un autre) e scrittrice e Marie-Christine Barrault (La mia notte con Maud, Non ma fille, tu n'iras pas danser).

Je m'appelle hmmm… è un un road movie che parte da un fatto di cronaca: "Su Le Monde avevo letto un articolo su un imputato che si era ucciso nell’ufficio del giudice utilizzando un tagliacarte. Ho scelto di inventare la storia che poteva averlo portato a quel gesto di disperazione" racconta Agnès.
Venezia 70 - sala web - Orizzonti - Je m'appelle Hmmm… di Agnès B.Il film vede l'undicenne Céline (l'esordiente Lou-Lélia Demerliac) in fuga dagli abusi sessuali da parte del padre, in un viaggio alla scoperta della vita e dell'avventura. anche la storia della sua amicizia con Peter, un uomo a sua volta in fuga dai propri demoni (interpretato dall'artista scozzese Douglas Gordon, Zidane, un portrait du 21e siècle) che la prende a bordo sul suo camion rosso e inizia a provare per lei un amore sincero e disinteressato.

 
Mercoledì 4 settembre

Venezia 70 - sala web - EASTERN BOYS di Robin CampilloEASTERN BOYS  è il nuovo film di Robin Campillo, sceneggiatore e montatore per Laurent Cantet (ha collaborato a Verso il sud, A tempo pieno, La classe, Risorse umane, Foxfire) e regista di Les revenants (da cui la fortunata serie francese omomima musicata dai Mogwai e sceneggiata da Emmanuel Carrère). I ragazzi dell'est (interpretati perlopiù da attori non professionisti) approdano alla Gare du Nord di Parigi dalla Russia, dalla Moldavia, dalla Romania… sono giovani, il più vecchio ha 25 anni, e vivono di espedienti. Daniel (Olivier Rabourdin Uomini di dio, Midnight in Paris, Grace di Monaco), benestante, di mezza età, è attratto da uno di loro, Marek. Si troverà a fare i conti con la violenza del gruppo, capeggiato da un individuo brutale, che irrompe nel suo appartamento.

Il film non esprime un giudizio sulla situazione degli immigrati clandestini, sottolinea Campillo nelle note di regia: si limita a ritrarre "delle persone che vivono in clandestinità e che rappresentano l’una per l’altra sia un pericolo che una promessa. Proprio come Daniel che, di fronte ai giovani dell’est, oscilla fra paura e desiderio, anche il film procede fra sentimenti ambigui, situazioni al limite, ma anche, spero, momenti di puro piacere".

Venezia 70 - sala web - EASTERN BOYS di Robin CampilloPer Piers Handling, direttore del 38° Toronto Film Festival, dove il film è atteso oltre che a Venezia, l'opera di Campillo è "coraggiosa e mai didascalica", affascinante dal punto di vista formale, audace e onesta nella rappresentazione esplicita del sesso: dove la compravendita sessuale si trasforma in una storia d'amore con una coscienza sociale.

Il film di Campillo concorre inoltre per il Queer Lion, accanto a Gerontophilia di Bruce LaBruce, Tom à la ferme di Xavier Dolan e L’armée du salut di Abdellah Taïa, primo scrittore arabo ad aver pubblicamente dichiarato la propria omosessualità.
 
Nella nostra gallery, foto e poster ufficiali dei film della Sala Web.

Il programma completo della Sala Web di Venezia 70


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    4 commenti

    • JIGOKU DE NAZE WARUI l'abbiamo già perso, visto che hanno annullato lo streaming…
      Nell'avviso ricevuto l'indirizzo e-mail per chiedere il rimborso è vuoto!

    • accidenti! provato a scrivere a feedback@festivalscope.com?

    • Avevo comprato il film di Siono e l'hanno annullato. Non so come siano andate le altre ma spero che il servizio migliori nei prossimi anni perché l'approccio è scoraggiante, al netto della buonissima idea.

    • i soldi li riaccreditano. almeno, a me li hanno riaccreditati.