I FILM IN TV – Film della settimana: RAPPORTO CONFIDENZIALE di Orson Welles

"A me riesce impossibile odiare un uomo appassionato" con queste parole Welles si riferiva ai propri personaggi. Mr Arkadin arricchisce la galleria dei grandi sconfitti, dei personaggi tragicamente votati alla dissoluzione e il cinema del regista americano si rivela, ancora una volta, potente e devastante. Sabato notte su Raitre.

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Dal genio assoluto di Orson Welles questo  film del 1955 in cui l'autore, attraverso il protagonista  riesce a sostenere, simultaneamente, il passo narrativo di una memoria incalzante e di una amnesia dalla quale uscire, di una storia d'amore, del disfacimento di una personalità dalla potenza smisurata su uno sfondo della storia europea che a tratti irrompe con potenza.

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Film dalla trama complessa e ricca di anfratti narrativi, in cui è facile perdere la strada e i numerosi fili intessuti da Welles, Rapporto confidenziale trasporta lo spettatore dentro la storia di Mr. Arkadin svelando le oscure tensioni utilizzate per raggiungere il potere.  Così Mr. Arkadin, colpito da una quanto mai opportuna amnesia, chiede allo sprovveduto Van Stratten un rapporto confidenziale su se stesso che, invece, si rivelerà solo un'arma per eliminare ogni scomoda verità che aleggia attorno a questo misterioso personaggio. L'intrigo internazionale, che sta alla base dell'intero impianto narrativo, diventa sfondo della tragica vicenda di questo ennesimo personaggio shakespeariano che Welles consegna alla storia del cinema e alla sua stessa personale. Difficile, infatti, non aggiungere questo Mr. Arkadin (titolo originale del film) alla lista di personaggi che accanto a Kane, Quinlan e ai protagonisti delle tragedie shakespeariane, hanno raccontato della corruzione e della smisurata sete di potere. Welles, affascinato dalla passione ebbe a dire "A me riesce impossibile odiare un uomo appassionato" e in questo senso non è estraneo al suo pensiero il senso profondo della famosa storiella dello scorpione e della rana che egli amava spesso ricordare.


 


Mr Arkadin alias Rapporto confidenziale, così come il suo protagonista diventa Wasaw Athabadze, è film multiforme e quasi impossibile da dominare proprio per la sua struttura labirintica e policentrica in cui la narrazione dei fatti, pur rimanendo il punto imprescindibile dell'opera, restano in funzione subordinata rispetto al ruolo dei personaggi e su tutti quello suo, misterioso, protagonista che aleggia sul film con sporadiche apparizioni tutte cariche di un magnetismo accattivante e repulsivo alla stesso tempo. Eppure, non restano che questi sentimenti da coltivare per l'onnipotente Arkadin, altrove, invece, si trova la disarmante mediocrità di Van Stratten che tenta disperatamente e inutilmente di far girare il gioco dalla propria parte, ma il tentativo non va a buon fine e se la sua vita sarà salva non così il suo buon nome.


 


Ma, il senso del film, neppure quello più remoto, è suggerito attraverso la lettura comparata dell'intera opera wellesiana in cui appare come una costante il senso di sgretolamento di un mondo, in cui il potere sull'uomo e sulle cose è pressocchè smisurato, costruito attraverso l'uso spregiudicato di ogni arma disponibile. I personaggi di Welles, suoi in quanto indissolubili dalla propria figura attoriale, hanno sempre attratto la sconfitta dopo il trionfo, sconfitta così dura e imperdonabile da commuovere, trascinando con sé quel "proprio mondo" che lentamente è destinato a sgretolarsi, è questo l'effetto finale di un cinema potente e devastante insieme, che non lascia eredi, che non consente l'esistenza di epigoni. Welles resta così figura solitaria, come il suo Don Chisciotte, che racconta incessantemente della propria sconfitta, ma che conosce la gloria che vince la mediocrità.


 


RAPPORTO CONFIDENZIALE di Orson Welles
con Orson Welles, Paola Mori, Robert Arden
Usa 1955 (100')
Sabato ore 00:30 Raitre.

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