FILM IN TV: "Corvo rosso non avrai il mio scalpo" di Sydney Pollack

Nella sua fuga dalla civiltà, Crow Killer imparerà che la dimensione originaria dell'umanità non abita la solitudine e la serena comunione con la natura, ma è nella lotta e nel sangue che l'uomo riconosce la propria verità; la violenza perpetua è la sua linfa. Martedì 18/10 ore 2:25 Raiuno.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

"Ne valeva la pena, in fondo?" domanda Unghia d'orso; "E chi lo sa?" è la risposta di Jeremiah Johnson detto Crow Killer, subito prima dell'ultimo faccia a faccia con la sua nemesi. Al termine della sua fuga dalla civiltà, Crow Killer ha imparato che la dimensione originaria, infantile dell'umanità non abita la solitudine e la serena comunione con la natura, e nell'isolamento delle montagne non riuscirà mai a trovare se stesso. È nella lotta e nel sangue che l'uomo riconosce la propria verità; la violenza perpetua è la sua linfa. L'accettazione di tale assunto, svincolato da qualsivoglia lettura ideologica, rappresenta una condanna all'infelicità o forse l'alba di un nuovo giorno e di un superuomo? Ecco come le letture nietzschiane dello sceneggiatore John Milius (coadiuvato da Edward Anhalt) si intrecciano con le memorie ricavate dal diario del realmente esistito John Johnson, e come il sentimento dell'epica del futuro regista facesse presagire in Corvo rosso…, con quasi dieci anni  d'anticipo, Conan il barbaro: il palpito della natura, il ritorno alle necessità primarie, la vita percorsa da tappe iniziatiche ("la montagna ha i suoi codici: necessita di un tirocinio" afferma Unghia d'orso). La regia rigorosa e millimetrica di Sidney Pollack  conferisce un tono neutrale ed equidistante che non permette di schierarsi tra i due opponenti, bianchi e indiani, in un costante ma poco appariscente "sopra le righe". Poco appariscente in confronto ai coevi chiassosi tentativi di rifondazione del Western, al cosiddetto terzo grado della revisione del genere (indicando sommariamente come primo grado il trinomio Ray-Mann-Boetticher, e come secondo Peckimpah), e più vicino alla dolente deriva filosofica di Monte Hellman. Grandi paesaggi innevati, un freddo fotografato come raramente si è visto al cinema. Un plauso particolare, inoltre, merita la segretaria di edizione alle prese con le inimmaginabili grane causate dalla lunghezza, variabile praticamente in ogni scena, della barba di Robert Redford.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 


CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO di Sydney Pollack
con Robert Redford, Will Geer, Allyn Ann Mclerie
USA 1972 (110')
Martedì 18 ottobre ore 2:25 Raiuno

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative