Ufficiale e gentiluomo, di Taylor Hackford

Hackford trasforma una sceneggiatura working class in una favola moderna grazie anche all’ottima colonna sonora e alla sintonia tra i Richard Gere e Debra Winger. Vincitore di 2 Oscar

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Era il 1982 quando un piccolo film che raccontava la storia di uno sbandato che cercava di diventare un pilota della marina degli Stati Uniti, dei suoi conflitti con l’istruttore e di due operaie della fabbrica vicina, ebbene questa favoletta moderna ricevette ben sei Nomination agli Oscar (tra cui montaggio, colonna sonora, sceneggiatura e migliore attrice protagonista). Di queste, due arrivarono a vincere la preziosa statuetta: Up Where We Belong come miglior canzone e Louis Gossett jr. come miglior attore non protagonista. Ma il vero vincitore dell’anno in realtà non ricevette alcun premio, e fu il protagonista, Richard Gere, che due anni prima era stato lanciato da Paul Schrader nel noir American Gigolo. Con Ufficiale e gentiluomo (che curiosamente era stato rifiutato proprio da John Travolta, che aveva rifiutato anche American Gigolò, strano destino di un attore lanciato dalle scelte di un altro attore) Richard Gere divenne una vera star internazionale, con una carriera di successi che ha avuto pochi “bassi” e molti “alti” negli ultimi vent’anni.

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ufficiale e gentiluomo richard gere debra wingerIl regista del film è Taylor Hackford che riesce a tenere in piedi una sceneggiatura molto “working class”, tipica della fine degli anni Settanta (Zack Mayo figlio di un marinaio alcolizzato e donnaiolo che non ha alcunfuturo, con degli ampi flashback iniziali che ne dipingono un’infanzia difficile e violenta; Paula e Lynette che sono due operaie anch’esse senza futuro, che cercano nei vicini piloti della marina mariti da stipendi milionari per uscir fuori da una condizione di classe avvilente, ecc….) e a trasformarla, con la complicità di una colonna sonora particolarmente indovinata e da due attori (Gere e Debra Winger, che venne lanciata anch’essa da questo film) in straordinaria sintonia, in una moderna favola cinematografica, con tutti gli ingredienti per farne una love-story di successo. Da un lato la dura vita dell’addestramento, con il rude sergente Foley (Louis Gossett jr.) che cerca di trasformare dei perdenti “naturali” in caratteri forgiati e pronti ad affrontare la vita, oltre che gli aerei; dall’altro l’altrettanto dura vita delle cosiddette “debuttanti”, le ragazze operaie in cerca di uomini da “accalappiare”, magari fingendo di rimanere incinta, in un curioso (ma neppure poi tanto) gioco di rovesciamento delle tecniche di “caccia” sentimentale. In questi due conflitti, interno/esterno, si sviluppa il rapporto di amicizia e complicità tra il furbo Zack e il più ingenuo Sid (David Keith) che, tra balli in divisa, fughe al mare, nottate in motel con le ragazze, figli possibili e matrimoni impossibili, arriva fino alla drammatica vicenda finale. E, nel 1982, pensare a un “principe bianco” che entra in una fabbrica e si porta via in braccio la “principessa povera”, forse non era così tanto prevedibile e “accettabile”, in un’epoca in cui parlare di conflitti di classe, femminismo e rottura dei ruoli sociali era all’ordine del giorno. E subito dopo arrivò Flashdance, e iniziarono davvero gli anni Ottanta…

Titolo originale: An Officer and a Gentleman
Regia: Taylor Hackford
Interpreti: Richard Gere, Debra Winger, Louis Gosset Jr., David Keith, Lisa Blount
Durata: 120′
Origine: USA, 1982
Genere: drammatico

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
5 (1 voto)
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