FILM IN TV: "L'uomo che sapeva troppo" di Alfred Hitchcock

Lectio magistralis di suspence ed evoluzione visibile del maestro: i segni dello stile compiuto si condensano nel remake del film del 1934, girato dallo stesso Hitchcock. Venerdi 16 febbraio alle 16.00 su Rete 4

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E' un assassino, ma non lo sa. Eccolo, l'uomo di Hitchcock: l'uomo di una nota, il musicista che con un solo colpo di piatti dà il via all'omicidio (tentato) e scioglie la tensione – processo e meccanismo che per il regista inglese, ormai, non ha più segreti. L'uomo che sapeva troppo, uscito nel 1956, è il remake dell'omonima pellicola girata da Hitchcock più di vent'anni prima in Gran Bretagna: al centro della vicenda, una coppia a cui viene svelato, durante una vacanza, che un diplomatico sta per essere assassinato. Il culmine della sceneggiatura, con la famosissima scena del concerto, fa esplodere tutti gli indizi e le informazioni che il regista ha disseminato lungo il percorso: ed è qui che, ancora una volta, Hitchcock mette al servizio del cinema il suo talento di comunicatore, fatto di un misto di empatia, conoscenza della natura umana, semplicità e rigore che è sempre qualcosa di più che la somma di questi singoli elementi. L'assassino dovrà sparare nel preciso momento in cui verrà suonato l'unico colpo di piatti previsto dalla partitura del concerto: ed eccolo là, il suonatore di piatti, vagamente somigliante al regista, impassibile, ignaro veicolo di morte; ecco là l'oggetto con cui, attraverso immagini e rimandi, il regista ci ha preso per mano, inconsapevoli e allo stesso tempo informati, pronti ad immaginare e insieme a lasciarci sorprendere, per portarci esattamente – un'altra volta – dove voleva. Senza risparmiarsi neanche quella rara sintesi di drammaticità degli eventi e loro natura ironica, risvolti reciproci tanto normali quanto scivolosi e rischiosi se messi alla prova della rappresentazione. E ancora, come in ognuna delle migliori prove di regia di Hitchcock, idee inusitate e una visività singolare lasciano segni profondi nella mente di chi guarda, così come felice è questa sorta di omaggio all'attrazione/amore per/tra il cinema e la musica. Le inquadrature e il montaggio, soprattutto nella scena del concerto/attentato, ci restituiscono, infine, un Hitchcock cambiato – da grande talento a grande autore, in evoluzione verso il nucleo della sua idea di storia, di logica narrativa e di cinema.

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Titolo originale: The man who knew too much


Regia: Alfred Hitchcock
Interpreti: James Stewart, Doris Day, Bernard Miles, Daniel Gélin, Ralph Truman, Brenda De Banzie, Bernard Herrman


Durata: 120'
Origine: USA, 1956
Venerdì 16 febbraio ore 16.00 Rete 4

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