FILM IN TV: "Il circo" di Charlie Chaplin

Spettacolo e tragedia, meta-comicità, tentata e impossibile fuga da se stessi, fotografia dell'artista. "Il circo" di Chaplin – culmine del muto all'incrocio con l'avvento del sonoro – sabato 17 marzo alle 03.05 su La7

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Se fa ridere dopo quasi ottant'anni, è un classico. Ma sarebbe decisamente superfluo insistere sulla maestria comica di Charlie Chaplin, ancora scuola oggi, formidabile conoscitore dei meccanismi irriducibili del riso/scarto dalla norma: eccolo togliersi il cappello in segno di saluto di fronte a una gallina, irrigidito come un pupazzo alle attrazioni, inserviente che pulisce tutto, anche i pesci nella boccia…

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Ben oltre le gag e il paradigma Arroseur arrosè arriva Il circo: fino alla meta-comicità della scena in cui Chaplin, chiamato per un provino, di fronte al 'facci ridere, sii divertente' fa una figura desolante, per poi sbellicarsi alle esibizioni dei clown che tentano invano di istruirlo; o di quelle in cui, senza volerlo, manda a monte i numeri svelando 'in diretta' i trucchi. La comicità involontaria del protagonista riprende l'apertura del film, che immette subito lo spettatore nella doppia realtà del circo: riso e pianto, spettacolo e tragedia si sovrappongono sul telo circolare che si buca per aprirsi sulla pista, lo stesso telo che Myrna, star del circo, buca cadendo e su cui rimane riversa e in lacrime dopo i maltrattamenti del patrigno. Fuor di metafora, Il circo è anche una fotografia amara e desolante sulla condizione dell'artista ("Tienilo occupato e non fargli capire che è lui il successo dello spettacolo"): la fame che ritorna in continuazione, la solidarietà tra i clown e Chaplin, gli spettatori che non ridono più e il dover far ridere anche con una delusione d'amore sulle spalle…


Comicità involontaria, dicevamo. Il pubblico pagante acclama e richiama 'l'omino buffo', si sbellica di fronte alla sua tragedia personale: è scappando dalla polizia che Chaplin è finito sulla pista del circo, con il suo carico sfortunato e maldestro. E' da sè, dalla propria condizione di vagabondo, dai propri limiti, che vorrebbe scappare infilandosi nella stanza degli specchi, dove per un attimo sembra possibile moltiplicare/annullare se stessi in una nidiata di immagini; o sdoppiandosi mentalmente per vincere il rivale in amore; o ancora, nel tentativo compiuto di essere ciò che non è, alla prova da funambolo. Sintesi, equilibrio, dosaggio miracoloso di tristezza della vita e riso non solo amaro: un gioiello.

Titolo originale: The circus


Regia: Charlie Chaplin


Interpreti: Charlie Chaplin, Al Ernest Garcia, Merna Kennedy, Harry Crocker, George Davis, Henry Bergman


Origine: USA, 1928


Durata: 61'


Sabato 1 marzo ore 03.05 La7

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