FILM in TV – "Lola corre" di Tom Tykwer

Lola corre di Tom Twyker è un’opera che conserva una capacità di offerta straordinaria che nasce dall’accattivante forma in cui il film è confezionato, che assicura il divertimento e una progressiva suspance grazie al triplice percorso narrativo, ma che non reinventa il tempo pur nelle tre differenti soluzioni che offre. Sabato 15 marzo ore 3,10 Rai uno.

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È il tempo la dominante essenziale del film di Tom Twyker che consuma la narrazione nella frenesia ipercinetica di una corsa, quella di Lola che deve salvare il proprio uomo procurandogli centomila marchi, volta allo scavalcamento del tempo che corre per proprio conto. Cosicché la totalizzante corsa di Lola, in una Berlino fatta di immagini frantumate, come attraverso un caleidoscopio, proprio per questa sua caratteristica impedisce qualsiasi altra meditazione risolvendosi in un funambolico assolo di Franka Potente.

Su questo impianto dall’effetto turbinante, il film del regista tedesco offre tre soluzioni differenti, grazie ad uno scarto temporale sul quale i tre esiti, di cui soltanto uno negativo per il protagonista, scivolano attraverso la corsa di Lola.

Sicuramente originale nel suo immediato impatto visivo, Lola corre è un film dal quale nascono molte attese, proprio per l’utilizzo azzeccato delle immagini, della musica e dell’innato ritmo con il quale, senza preavviso il film prende l’avvio. Franka Potente, senza la quale il film non sarebbe conservato nella memoria, imprime un altro, suo e autonomo, ritmo al film. Determinata e atletica nella sua corsa, salda con fermezza i tre detour, una specie di Lara Croft in carne ossa che coniuga il suo vigore con i sentimenti per il suo uomo malavitoso. In questa prospettiva vanno pure valutati gli inserimenti dei cartoon che funzionano da graffiante commento alla storia.

Il resto è opera di una capacità di offerta straordinaria che nasce dall’accattivante forma in cui il film è confezionato che assicura il divertimento e una progressiva suspance grazie al triplice percorso narrativo. Occasione per riflettere sugli effetti dei paralleli mondi che, forse casualmente, corrono l’uno a fianco dell’altro e del quale il cinema talvolta si occupa con un eccesso di indolenza narrativa tesa solo a riassumere una storia d’amore (Sliding doors, P. Howitt), ovvero attraverso l’imperfetta circolarità che non trova la chiusura (Prima della pioggia, M. Manchevskj) o che la trova solo attraverso la forma straniante del nastro di Moebius (Strade perdute, D. Lynch) o che scorre attraverso la forma profondamente e minuziosamente riflessiva (Smoking, no smoking, A. Resnais) o come espressione di una riflessione anche politica (Il caso, K. Kieslowski). Qui la scelta è dettata dai tempi, dalla moda del momento, dal frastuono delle immagini, dalla concitata urgenza dei tempi. Ma Lola corre non è capace di reinventare il tempo, come accade ad altre e più titolate opere. Resta però il divertimento, la confezione e Franka Potente.

 

Titolo originale: Lola rennt
Regia: Tom Twyker

Interpreti: Franka Potente, Moritz Blibtreu, Herbert Knaup, Harmin Rohde

Durata: 81’

Origine: Germania, 1998

Sabato 15 marzo ore 03,10 Rai Uno

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