Film in TV – Brutti, sporchi e cattivi, di Ettore Scola

Brutti, sporchi e cattivi, Ettore Scola
Il cinema di Ettore Scola andrebbe riguardato nella sua totalità. La commedia è il terreno di confronto, ma venata di un profondo e quasi invisibile pessimismo. Brutti, sporchi e cattivi è uno di questi film, così poco conciliante con una classe sottoproletaria, così ferocemente controcorrente, così lontana da ogni idealizzata purezza da emarginazione. Martedì 27 gennaio, ore 21.00, Sky Cinema Classics

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Brutti, sporchi e cattivi, 1976Sarà banale, ma è vero. Alcuni film sono come il vino e più invecchiano più raccontano il loro e il nostro passato, sempre così (vichianamente) vicino al nostro presente; più invecchiano più si gusta a pieno il loro sapore. Questi film ci fanno riscoprire i gusti che abbiamo dimenticato, ci fanno tornare indietro con la memoria, ma scopriamo che si adattano perfettamente al nostro mondo attuale, come un vestito buono lasciato nell'armadio ma che non passa di moda.

Brutti, sporchi è cattivi
(1976) di Ettore Scola è uno di questi film.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Le vicende di Giacinto – un memorabile Nino Manfredi con la palpebra cadente – e della sua laida famiglia di baraccati alla periferia della metropoli, sono al centro delle vicende. Innamorato di una prostituta la porta nella sordida baracca dove vive con i suoi altrettanto laidi familiari di cui diffida. Piccole somme di denaro sono al centro dei sospetti reciproci. Il tentativo di avvelenarlo da parte della moglie e dei figli, sarà sventato dallo stesso Giacinto, il quale saprà come vendicarsi. Ma tutto, come da copione, si accomoderà.

La sgradevolezza dell'ambientazione, alcuni particolari fisici ripugnanti hanno fatto dire a Moravia che Scola aveva fondato un altro estetismo legato all'evoluzione dei tempi. Un estetismo che avrebbe sostituito le parole “Brutto” e “Cattivo”. Ma a parte le fondate osservazioni dello scrittore, il film di Scola assume, oggi a quarant'anni di distanza dalla sua realizzazione, i contorni precisi di un racconto perfettamente aderente ai nostri tempi. Il cinema di Ettore Scola, forse, oggi andrebbe riguardato nella sua totalità. Un cinema che si è occupato essenzialmente di commedia, avendo egli stesso da scrittore egregiamente contribuito a crearla sull'onda di chi lo aveva preceduto. La sua è un'opera complessivamente volta a dare spessore ai personaggi e non a caso i suoi sono tra i film più affollati del cinema italiano.

La filmografia scoliana ci insegna a guardare costantemente il nostro presente alla luce del nostro passato. Un cinema delBrutti, sporchi e cattivi, Ettore Scola ci eravamo tanto amati che sembra progressivamente negare ogni prospettiva buonista. In questa progressiva maturazione sta forse la ragione che ci induce a dire che il cinema di Ettore Scola sembra dovere decantare prima di essere consumato. È fuori di dubbio che il suo lavoro sia legato ad un profilo politico preciso dal quale però il regista ha saputo affrancarsi (ce ne accorgiamo forse solo ora) proprio per il senso profondo che il suo lavoro ha raggiunto a guardarlo oggi. Cinema in cui è radicato un pessimismo che è evidente anche in questo film, così poco conciliante con una classe sottoproletaria, così ferocemente controcorrente – e d'altra parte siamo ancora nell'epoca pasoliniana – così audacemente trasgressivo verso un asse politico che, probabilmente altro avrebbe voluto vedere al cinema. Quindi Brutti sporchi e cattivi diventa una specie di contraltare rispetto ad ogni indagine sociologica, ad ogni speculazione politica. Il film è frutto di uno sguardo per nulla compiacente di un intellettuale che ha perfettamente compreso un percorso di normalizzazione in atto dal quale nessuno sembra potersi salvare, neppure dentro la presunta purezza dell'emarginazione. Ma Scola ci dimostra di non credere alla purezza dei suoi sottoproletari e il suo pessimismo stemperato dentro la commedia abbraccia un'intera collettività. I processi sono identici e, diciamo oggi, trasversalmente, colpiscono tutte le classi. Il film in questo senso raccoglie un'eredità davvero laica che sulle orme del poeta friulano identifica nel sottoproletariato incattivito la responsabilità della propria condizione.

È questo peso specifico che fa del film un'opera di spessore da non relegare, sic et simpliciter nel genere della commedia, al quale appartiene per natura e vocazione, ma dal quale, altrettanto Brutti, sporchi e cattivinaturalmente se ne discosta per diventare qualcosa di diverso, più drammaticamente tragico. Brutti, sporchi e cattivi è un dramma universale, nulla sarebbe mutato se invece della baraccopoli il film fosse stato ambientato nei quartieri alti della città. Ma Scola sembra volere lavorare sul grado zero della convivenza dentro un originario e primitivo abbrutimento che sembra scavalcarne ogni regola. Scola, fu incompreso, e subì l'accusa di avere tradito gli ideali politici ispiratori del suo percorso culturale. Ma la sua disillusione, visibile già in passato – e C'eravamo tanto amati ne è una dimostrazione a tutto tondo – sarebbe stata più forte dell'ideologia e il suo film successivo, rintanato tutto dentro un appartamento consuma il dramma di due personaggi con evidenti differenze sociali (di classe?), ma non per questo uniti (qui) nella tragedia.

Scola, in altre parole si scrolla di dosso ogni concetto politico pregiudiziale, ma senza rinunciare alle proprie idee, per raccontare liberamente la complessità di una società piena di contraddizioni e intimamente malata. Da quando il suo cinema ha intrapreso questa strada è diventato davvero grande, capace di dare anima vitale a superbi personaggi con un posto in prima fila tra quelli del cinema italiano.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array