LIBRI DI CINEMA – "La sopravvivenza delle immagini nel cinema", di Francesco Zucconi
Muovendo i passi dal concetto moderno di rimediazione cinematografica Zucconi parte parlando della riconfigurazione dei discorsi che compongono il sistema culturale, procede descrivendo temi e tecniche cinematografiche e approda ad una nuova definizione di cinema come dispositivo di archiviazione del mondo. Un viaggio ricco di teoria, passione, attualità che spinge lo spettatore a pensare che analizzare un film sia molto più simile a parlare di letteratura che di arte. Mimesis Editore.
La sopravvivenza delle immagini nel cinema
di Francesco Zucconi
Mimesis Editore
Pag. 256 – € 22.00
Rimediazione, intertestualità e intermedialità. Queste sono le parole chiave del lavoro di Francesco Zucconi, che con questo libro fa il punto della situazione culturale in cui siamo immersi oggi. Lo spettatore moderno non sta semplicemente a guardare, ma elabora, crea e condivide. Svincolandosi dal ruolo classico, passivo, egli assume un ruolo attivo, si trasforma in quello che Alvin Toffler aveva definito prosumer prendendo parte alle fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo di un prodotto mediale. Con l’intento di delineare una sorta di fenomenologia contemporanea degli sviluppi mediatici l’autore rintraccia le basi di questa tendenza nel cinema che porta con sé la responsabilità di tramandare e segnare la cultura popolare con precisi sistemi espressivi. Si viene a definire in questo modo un vocabolario sottointeso fatto di convenzioni cinematografiche come campo e controcampo, pratiche di ripetizione e riproduzione piuttosto che dalla capacità di orientare il testo filmico con una prospettiva basata su diversi punti di vista o particolari temi iconografici.
Prendendo come esempio grandi autori come Hitchcock, Gus Van Sant, Nanni Moretti, Pasolini l’autore vuole creare una specie di sistema complesso capace di trovare un punto di unione tra passato e presente all’interno delle forme e delle pratiche di rappresentazione visiva. Il numero elevato di fonti e mezzi mediatici di cui il prosumer dispone non serve solo ad assecondare la sua libido creativa, diventa infatti un vero e proprio patrimonio capace di tramandare e comunicare messaggi sociali. Il film, sostiene Zucconi, si fa portatore dei valori culturali dell’epoca che rappresenta e si presenta come la finestra sul mondo in cui è immerso. Sono pagine dense quelle su cui ci porta a riflettere l’autore, ricche di termini e concetti familiari per chi ha competenze in campo semiotico, sociologico e cinematografico che pongono il testo filmico in bilico tra la passione artistica e lo studio progettuale di chi lo crea.
INDICE
Prologo: le immagini in questione
L’audiovisivo come spazio del tempo:
Il cinema dentro l’arca della cultura
I margini del quadro, la riflessività della forma
Dettagliare a frammentare l’archivio
Riproduzione e montaggio: la vita delle immagini
Riproduzione e ripetizione
Figure della differenza
Sopravvivenza delle immagini
Il potere per le sue immagini
Persistenza e sopravvivenza di un tema iconografico