LIBRI DI CINEMA – Le novità di Marzo
Stanley Kubrick – Non ho risposte semplici, Un'aspirina e un caffè con Bernardo Bertolucci, Ken Loach – Sfidare il racconto dei potenti, Il cinema noir francese. Mitologie, figure, autori, Breaking bad, Carlo Mazzacurati
Stanley Kubrick – Non ho risposte semplici
Traduzione di Anna Mioni
In tutto l’arco del Novecento, pochi registi sono stati capaci di attraversare i decenni e i generi mantenendo una cifra stilistica propria e riconoscibile così come è riuscito a fare Stanley Kubrick. Questo volume presenta una raccolta di interviste che delineano con grande precisione il suo genio al tempo stesso visionario e metodico, che ha accompagnato – e in molti casi creato – l’immaginario degli ultimi cinquant’anni. Da Orizzonti di gloria a Full Metal Jacket, passando per 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Barry Lyndon, quest’opera ripercorre le tappe della carriera di un cineasta spesso discusso, talvolta incompreso ma sempre indipendente fino all’ostinazione, che ci ha regalato alcune delle visioni più belle e profonde della storia del cinema. «Queste interviste permettono di seguire l’evoluzione del rapporto di Kubrick con la macchina-cinema e la formazione parallela di una sua pratica di cinema e di comunicazione sempre più peculiare. È curioso vedere come, nella penna dei vari giornalisti, l’oggetto Kubrick si formi poco a poco, per approssimazioni successive. Man mano, questo regista eccentrico viene visto sempre meno come appartenente a una “nuova generazione” di registi americani del dopoguerra, e trovare termini di paragone per lui si farà sempre più difficile». dalla prefazione di Emiliano Morreale.
[Minimumfax Edizioni – pp. 291 € 16,00]
Un'aspirina e un caffè con Bernardo Bertolucci
Giancarlo Alviani
Un testo che per la prima volta, all’interno del ricco panorama di pubblicazioni su Bernardo Bertolucci, traccia il profi lo dell’autore attraverso conversazioni e pensieri di alcuni suoi attori e collaboratori. Professionisti che hanno vissuto i set del regista e, descrivendone situazioni e dinamiche, forniscono un quadro inedito allo stile proprio del regista parmigiano vincitore di nove premi Oscar. È in questa prospettiva che il libro penetra il lavoro del più internazionale dei registi italiani, raccontando anche aneddoti sconosciuti al grande pubblico. Nel testo sono contenute anche fotografi e rare e inedite, mai pubblicate prima d’ora, oltre a lettere e carteggi.
[Mimesis Edizioni – pp. 132 € 12,00]
Sfidare il racconto dei potenti
Ken Loach, con la collaborazione di Frank Barat. Traduzione di Paolo Luzi
Dall’uscita dei suoi primi film, alla fine degli anni ‘60, il lavoro e la figura di Ken Loach non hanno mai smesso di emozionare e far riflettere gli spettatori. Un artista fuori dagli schemi, certo del valore del realismo in un mondo troppo legato ai canoni hollywoodiani ormai così in voga. Sfidare il racconto dei potenti nel cinema significa opporsi alla visione stereotipata delle scene, delle luci, delle storie da narrare. In queste pagine Loach si racconta liberamente e dalla riflessione sul cinema e i suoi protagonisti si arriva a parlare di arte, politica, scelte. Il libro nasce da un fitto dialogo durato alcuni giorni che Frank Barat ha sistemato così da ottenere non un semplice testo-conversazione sui film del regista britannico ma un’occasione per esplorare la vita di un cineasta che da anni si batte per una società più giusta ed equilibrata. Da persona modesta qual è, Ken Loach era incerto sull’esito di questa operazione editoriale. E invece ci ha lasciato un racconto intenso, in cui la voce dominante non è più quella dei potenti. «Pensare il cinema come un mezzo per rompere la narrazione delle élite, dei potenti, intendere la macchina cinematografica come uno strumento per contrastare la visione dicotomica del noi contro loro, per frenare la strategia del divide et impera: questa è l’idea fondamentale di Loach. […] Per Ken, in primo luogo noi siamo dei cittadini, facciamo parte di una comunità di esseri umani e il nostro ruolo è quello di agire contro le ingiustizie, sia che ci tocchino personalmente sia che colpiscano i nostri fratelli. La lotta è una realtà quotidiana che non dà tregua. E il cinema è un ottimo strumento per ricordare che questa lotta, per di più, è universale».
[Edizioni Lindau – pp. 150 € 8,00]
Il cinema noir francese. Mitologie, figure, autori
Denitza Bantcheva, Roberto Chiesi
Questo libro offre alcune chiavi interpretative per decifrare i caratteri essenziali del noir francese e scorgerne l'originalità rispetto al cinema "nero" statunitense, pure più fortunato presso il pubblico internazionale e talvolta persino presso la stessa critica europea. La descrizione della genesi o delle conseguenze di un delitto, l'evocazione della malvagità nascosta nella natura umana, il conflitto fra l'ordine (la polizia) e il caos (la malavita), l'ambiguità dei personaggi, sono gli elementi che si ritrovano declinati fin dalle origini del cinema d'oltralpe e in modi del tutto peculiari, che spesso trascendono i confini tra i generi sfumando nella comicità, nel dramma sentimentale, nell'impegno politico e sociale, nel pamphlet, nell'avventuroso. Risalendo alle origini letterarie del noir e seguendone via via l'evoluzione nonché le contaminazioni con altri linguaggi filmici, il volume ne analizza figure estetiche e drammaturgiche, stile visivo e fotografia, e naturalmente gli interpreti e i registi che vi hanno contribuito in modo più significativo.
[Gremese Editore – pp. 158 € 19,50]
Breaking bad
Chiara Checcaglini
In uno scenario seriale come quello attuale, ormai consolidato su altissimi livelli qualitativi, la serie Breaking Bad, creata da Vince Gilligan e andata in onda tra il 2008 e il 2013, si è imposta come un prodotto particolarmente interessante per il perfetto equilibrio tra le caratteristiche tecniche e tematiche della quality tv e la centralità del coinvolgimento spettatoriale. Il volume si propone di indagare la serie intrecciando l’analisi testuale, con particolare attenzione alla ricca rete di influenze e citazioni, a quella delle dinamiche produttive e di fruizione, nel tentativo di tracciare una mappatura della serie a tutto campo, e di rendere conto del perché Walter White si candidi ad essere un protagonista con cui sarà impossibile non fare i conti per la serialità – e per il cinema – a venire.
[Mimesis Edizioni – pp. 167 € 12,00]
Carlo Mazzacurati
Antonio Costa (a cura di)
La prima monografia completa sull'opera di Carlo Mazzacurati, da Notte italiana (1987) a La sedia della felicità (2013), compresi i documentari, da Ritratti (Zanzotto, Meneghello, Rigoni Stern) a Medici con l'Africa. A un anno dalla sua scomparsa (22 gennaio 2014), un gruppo di studiosi, coordinati da Antonio Costa, racconta e interpreta i film di uno dei più amati registi di quella generazione che, sul finire degli anni ottanta, ha contribuito a una rinascita del cinema italiano. Interprete del paesaggio e dei mutamenti antropologici del Nord-Est, Mazzacurati ha saputo coniugare poetica d'autore e attenzione ai generi, fedeltà alle proprie radici venete e capacità di dialogare con i modelli del grande cinema, americano e italiano.
[Edizioni Marsilio – pp. 176 € 12,50]