LIBRI DI CINEMA – "Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo", di Stefano Loparco
Un volume eterogeneo e ricco, tanto di fonti quanto di materiale fotografico, che esplora una delle figure più controverse del cinema italiano. Così come controverse furono le sue opere, che da Mondo Cane ad Africa Addio, continuano, dopo decenni, ad accendere le più infuocate polemiche in Italia e oltre. Edizioni Il Foglio.
Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo
di Stefano Loparco
Edizioni Il Foglio – Cinema, 2014
pp 340
€ 16
A distanza di anni, Gualtiero Jacopetti rimane ancora una delle figure più criticate e allo stesso tempo criptiche del panorama cinematografico italiano. Lo sa bene Stefano Loparco, il cui libro dedicato alla vita e all'opera del cineasta riporta sul retro di copertina, replicando il marketing negativo delle locandine di tanti classici dell'exploitation, alcuni fra i peggiori commenti espressi tanto sulla persona di Jacopetti, quanto sulle sue opere cinematografiche.
Perché se, a distanza di anni, si può dire che Mondo Cane abbia acquistato col tempo una sua "dignità", sono film come Africa Addio e Addio Zio Tom a essere ancora ampiamente irrisolti, con il loro carico di ambiguità che ancora pesa sulle spalle. E di certo non è Graffi sul mondo a esorcizzare questi fantasmi che ancora fanno parlare di sé, ma non è d'altronde l'obiettivo che Loparco si prefigge. Piuttosto, analizzando in maniera estremamente approfondita la figura dell'uomo Jacopetti, tanto quello pubblico che vive sugli articoli scandalistici dei giornali quanto il privato nei ricordi di amici e parenti. L’autore si muove abilmente attraverso la quantità sterminata di materiali su cui ha compiuto la sua ricerca conservando però un gusto per il racconto che dipinge l’avventurosa vita di Jacopetti come fosse un romanzo, tanto da confermare poi l’ipotesi che molti passaggi della sua vita siano solo abili ricostruzioni, un po’ come i suoi stessi film. Loparco sa gestire bene le informazioni raccolte, talora spesso in netta opposizione tra loro, e riesce a risultare abbastanza imparziale nel narrare le vicende, lasciando poi al lettore l’eventuale giudizio del caso. A una prima, corposa parte, sul lato prettamente biografico, segue la parte forse più interessante del libro, cioè una raccolta di riflessioni, o potremmo anche dire spunti per diverse chiavi di lettura, dell’opera cinematografica Jacopettiana. L’autore non si spinge poi troppo in profondità nel dare un giudizio su una filmografia tanto breve quanto problematica, ma fornisce piuttosto una stratificata serie di elementi che possano poi mostrare i film in un’ottica quantomeno diversa dalla solita entro cui sono stati analizzati finora. A seguire, una ricostruzione eccellente della genesi dell’opera più famosa del regista, realizzata insieme a Prosperi e Cavara, ovvero quel Mondo Cane che creò poi un genere a sé, quello del mondo movie, la cui proliferazione e degenerazione, impazzò, con pochi alti e molti bassi, dagli anni ’60 fino agli anni ’80, con qualche sparuta riproposizione contemporanea (e segnaliamo qui l’opera folle del regista filippino Khavn, che con film come Mondomanila e Misericordia omaggia a suo personalissimo modo il lavoro di Jacopetti). Attraverso le testimonianze degli stessi registi, oltre che dalle stesure originali, dalle recensioni dell’epoca, dai carteggi privati, Loparco mette su carta i dietro le quinte di uno dei film, volenti o nolenti, fondamentali nella storia del cinema.
Chiudono il già ricco volume, due testimonianze (Giampaolo Lomi, che collaborò alla realizzazione di Addio Zio Tom, e Marcello Bussi, autore di Mondo Cane Addio. Un delirio su Gualtiero Jacopetti), un approfondimento sulla stesura originale della sceneggiatura di Mondo Cane, un breve saggio di Emanuele Leotta sul genere mondo in tutte le sue derivazioni e infine le scansioni di alcuni documenti originali (dalle lettere private agli atti giudiziari) più volte citati nel volume.
INDICE
Lo Jacopetti proibito
di R. Curti e A. Di Rocco
GRAFFI SUL MONDO
Introduzione
IL MONDO DI JACOPETTI
Correva l'anno
C'è da fare
La vita quotidiana
II pensiero di un liberale
"Cronache"
Gli editoriali
Cronache giudiziarie
Il "dono" di Sofia
L'amore è una… zingara
Il caso Jacopetti e l'opinione pubblica
Le molte ombre del caso Kaldaras
La guerra e altre (brutte) storie
Con quella faccia "un po' così"
Hong Kong, Stanley Prison
Belinda
Angeli e aspirapolveri
Il male dentro
L'idolo di cristallo
L'Italia dei cinegiornali
La vita è bella
L'Italia dei cinegiornali
L'altro Jacopetti
Roma, Europa, Mondo
Roma
Europa
Mondo
Il ritiro e l'oblio
Fuori dal mondo
La paura e la speranza
Il luogo dove essere
GRAFFI SUL MONDO
C'è tutto un mondo (cane) intorno
Shock!
ALCUNE QUESTIONI APERTE
Insight Jacopetti
Analisi ben temperata
Mondo d'autore
La massa, lq morte, la pietà
MONDO CANE
Gli uomini che fecero l'impresa
Ante mondo
Il progetto
Si gira
In moviola
La censura
Il debutto
Nascita, declino e riscoperta di un genere (e di una collaborazione)
In (dis)ordine alfabetico
L'abbandono di Cavara
La rottura Prosperi-Jacopetti
La riscoperta del genere "mondo"
L'archivio Cavara
Il Mondo Cane di Paolo Cavara
More
Lo "zio" galantuomo
APPENDICI
MEMORIE
Haiti addio
di G. Lomi
Ricordando Gualtiero
di M. Bussi
APPROFONDIMENTI
Alle origini di Mondo Cane: il trattamento
Soggetto
Jacopetti's touch
Blue death
Il mondo movie italiano
di E. Leotta
Sulle orme di Jacopetti
Mondi di notte
Nudi e crudeli
L'Africa dolce e selvaggia dei fratelli Castiglioni
Le ultime grida di Climati e Morra
Mondi contaminati
Emmanuelle e gli ultimi mondo cannibali
DOCUMENTI
MATERIALI
FILMOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
RINGRAZIAMENTI