TORINO 23 – "The Wayward Cloud" (Il Gusto dell'Anguria), di Tsai Ming-Liang (Fuori Concorso)

Il nuovo Tsai Ming-Liang, metodico e rigoroso nelle opere precedenti, sembra qui dare libero sfogo a tutte le sue pulsioni represse, si tuffa nel magma strutturale più completo, diviene sensuale storia d'amore ebbra di intenso erotismo, commedia cosparsa di azzeccato umorismo, grottesca ilarità porno-metacinematografica, e altro ancora.

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"Gli attori di film porno vivono una doppia vita: una come attori, l'altra come persone normali. Il gusto dell'anguria parla della vita emotiva di queste persone. Non è un film porno, ma un film sulle emozioni umane". Così Tsai Ming-Liang presenta al Torino Film Festival un film estremo e coraggioso, rutilante e multicolore, sgargiante e sconvolgente. Ritorna Hsiao-Kang, personaggio-feticcio della cosmogonia filmica dell'autore, già protagonista dei precedenti The Rebels of the Neon God, Vive l'Amour, Il Fiume e Che Ora è Laggiù, questa volta appunto nel complesso ruolo d'attore pornografico. Incontra per caso Shiang-Chi, trasferitasi da Parigi a Taipei, e ne nasce un amore puro e impossibile, venato d'inattuabile crudeltà e d'infinita e ingenua passione. Attorno a loro una grave siccità che devasta la città, con le angurie come economico e indispensabile strumento di nutrizione e dissetamento, nonché come strumento sessuale di spasmodico e voluttuoso piacere. Angurie che galleggiano nel fiume trascinate dalla corrente, come le meduse del Bright Future di Kurosawa, e che s'inneggiano a nuovo elemento vitale, simbolo dell'offerta d'amore più sincera e al contempo surrogato masturbatorio mostrante la falsità meccanica del cinema hard. Il nuovo Tsai Ming-Liang, metodico e rigoroso nelle opere precedenti, sembra qui dare libero sfogo a tutte le sue pulsioni represse, a ogni istinto di ripresa, alla completa libertà filmica scevra da qualsivoglia incatenazione di genere. Così Il Gusto dell'Anguria, profondamente atto a porsi come dramma sociologico e altresì intimista, si tuffa nel magma strutturale più completo, e diviene al contempo entusiasmante e adrenalinico musical, sensuale storia d'amore ebbra di intenso erotismo, commedia cosparsa di azzeccato umorismo, grottesca ilarità porno-metacinematografica, e altro ancora. Un film anarchico e stupefacente, trascinante e libidinoso, gocciolante d'umori proprio come una fresca fetta d'anguria, fino ad un finale (letteralmente) godereccio e soffocante che celebra (a suo modo) il trionfo dell'amore. Una storia di batticuori, di doppie vite, di eiaculazioni mostrate senza remore,  di sentimenti dolorosi, come recita la canzone che accompagna i titoli di coda: un amore crudele, che vaga lassù, in una nuvola capricciosa.

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