DVD – "Medley" di Gionata Zarantonello
Medley di Gionata Zarantonello è meno di una (ipo)tesi, di un esperimento, di un excursus nell'intellighenzia amatoriale. Né può essere visto come tipo di autosufficienza economica e produttiva, viste la pochezza di storia e la mancanza di concretezza, capaci di spazientire dopo pochi minuti. In divx per Millennium Storm.
Titolo originale: id.
Anno: 2000
Durata:
Distribuzione: Millennium Storm
Genere: Horror
Cast: Andrea Bortolotto, Edoardo Bortolotto
Regia: Gionata Zarantonello
Formato DVD/video: 16/9 anamorfico
Audio: Italiano stereo
Sottotitoli:
Extra:
IL FILM
Caso sui generis, Medley, debutto del videomaker Gionata Zarantonello, rappresenta per metafora quello che nel rock americano viene definito lo-fi, ossia bassa fedeltà a tutti i costi. Zero budget per ambizioni che esulano dal contesto poverissimo e nella forma surreale e allucinata riproduce un contesto provinciale a tutti ben noto, dove scuola e ossessioni convivono nel peggiore dei modi. Incubo a occhi aperti, raffigurazione metaforica di un universo che ha tormentato milioni di scolari repressi, desiderosi di vendette e di pareggiare quei conti che non tornano mai, questo (per pochi minuti) lungometraggio – realizzato senza modestia (se non di mezzi) – è un esempio lampante di come certo cinema estremo da noi non sia ancora in grado di sfondare, di trovare un proprio ego e di operare una cernita – letteralmente – tra kitsch e onirico, tra gore e riflessione, tra genialità indipendente (poca) e colpo di mano di chi fa il passo più lungo della gamba, e se gli va bene la sfanga pure. Regia traballante, cui il digitale sgranato non dona maggior fascino, recitazione amatoriale, atmosfera da festa tra liceali: ma il bluff non è qui, visto che si tratta di un progetto che parte proprio da basi basse, improvvisate, tipo sbronza collettiva. In Giappone qualcosa del genere potrebbe ricordare i deliri di Sogo Ishii, ma la tecnica approssimativa dell'esecuzione tradisce un divario di livello abissale. E allora la noia prende possesso della scena, rende sterili i collegamenti, forza i tempi e l'umorismo, stordisce a sassate la pazienza dello spettatore, e lo fa imbestialire, ma in maniera tutt'altro che costruttiva. Altrettanto insensato l'uso della colonna sonora, la cui altrimenti valida risonanza risulta svilita dalla continua alternanza di toni su toni, ammassati a casaccio e senza ritmo.
IL DVD
Uscito in divx per