DVD – "Gozu", di Takashi Miike

Uno dei più celebri lavori del regista giapponese, capace di esaltare gli opposti rinnovando l'idea di un cinema a metà strada tra veridicità estrema e surrealismo sfrenato. Un'inedita proposta di NoShame

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GOZU

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Titolo originale: Gokudo Kyofu Daigekijo – Gozu


Regia: Takashi Miike


Sceneggiatura: Sakichi Sato


Produzione: Misako Saka, Shigeji Maeda, Tatsuya Mukai


Interpreti: Hideki Sone, Sho Aikawa, Kimina Yoshino


Musiche: Koji Endo


Durata: 129'


Origine: Giappone, 2003


Distribuzione: NoShame/Medusa


Formato DVD/Video: widescreen 1.85:1 (16/9)


Audio: Dolby Digital 5.1 e stereo in italiano; giapponese stereo


Sottotitoli: italiano


Extra: Trailer originale, Making of originale (20'), Featurette (19'), Galleria fotografica.


 

IL FILM


Realizzato nel 2003 e anticipato da un'aura "cult", peraltro tipica di quasi tutti i lavori di Miike, Gozu giunge in Italia direttamente in DVD con una edizione che punta le proprie strategie promozionali quasi esclusivamente sulla bizzarria della vicenda, come evidenziano gli slogan presenti sulle note in fascetta ("più delirante di Jodorowski, più allucinato di David Lynch, più visionario di David Cronenberg"). In realtà quella di racchiudere la poetica di Miike sotto il comodo ombrello dell'autore "estremo" è una prospettiva limitante, ancorché legittima, e una visione del film non fa che confermarlo. La storia si incentra sul viaggio dello yakuza Minami, incaricato di uccidere il suo mentore Ozaki salvo poi vederselo sparire all'improvviso. La ricerca del compagno assume caratteristiche sempre più surreali fino al tripudio finale: che si tratti di una pellicola caratterizzata da un forte onirismo è palese, ma la ricchezza compositiva dell'arte di Miike rende possibili letture molteplici e multi prospettiche. E' lo stesso meccanismo per il quale il film può leggersi come una parodia satirica del genere yakuza, ma anche un dramma sul disagio dell'essere umano. Gli special presenti nel disco, in fondo, ribadiscono a dovere come Miike sia interessato a lavorare su sensazioni sepolte nell'inconscio, assemblando istinto e perfetta conoscenza di quei meccanismi di genere che la storia si diverte a sovvertire. In questo Gozu è perfettamente coerente con il suo eterogeneo corpus d'opera, dove la ritualità tipica dei contesti codificati (come può essere quella della Yakuza) è messa alla berlina, ma al contempo è esaltata con non celata ammirazione. Si potrebbe affermare che Miike si diverte ma non deride i suoi personaggi e sa lavorare sull'accostamento di sensazioni opposte, tanto da produrre un'opera che, pur nei suoi assunti realistici, è totalmente fantastica, e può permettersi continui andirivieni tra l'assurdo e l'estremamente naturale: emblematica in tal senso la scena celeberrima del seno che spruzza latte, sintesi di estrema veridicità e surrealismo sfrenato. Questo collegare l'irrazionale con immagini ben codificate dall'inconscio umano finisce naturalmente per determinare l'inquietudine che sotterranea scorre per tutto il film e che si propaga naturalmente allo spettatore. La virata estremamente fisica del finale finisce così per assumere un carattere liberatorio che precipita chi guarda in una dimensione di goliardia (ma anche di dolore) francamente esaltante.


 

IL DVD


E' la NoShame a importare Gozu attraverso il marchio "Orizzonti". L'edizione è meritoria e rispettosa dell'opera, come si evince già dalla fascetta che ripropone il suggestivo poster giapponese. Il video si presenta nel corretto formato 1.85:1 e con un master di buon livello qualitativo. L'audio affianca la codifica multicanale italiana alle due tracce in Surround (in italiano e giapponese): la selezione della pista può effettuarsi esclusivamente tramite menù, ma comunque i sottotitoli in italiano non sono fissi sul giapponese. Interessante la sezione degli extra, dove, oltre al trailer originale, troviamo innanzitutto un making of che in realtà è un videodiario della lavorazione, utile per illustrare allo spettatore i metodi attraverso i quali Miike mette in scena i suoi lavori. Il clima che pare trasparire è di grande collaborazione tra i membri del cast e della troupe, e soprattutto di entusiasmo e divertimento, in perfetta antitesi all'estremismo delle immagini. Questo contributo è l'unico a godere dei sottotitoli in italiano. La featurette invece si incentra su una tavola rotonda tra Miike e i colleghi Eli Roth e Guillermo Del Toro, che discutono delle rispettive idee di cinema. In questo caso l'intervento presenta i sottotitoli in inglese soltanto su Miike (che si esprime in giapponese). Chiude il tutto una galleria di foto con 27 scatti.


 


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