Titolo originale: Once were warriors

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Anno: 1994

Durata: 99'

Distribuzione: Mondo H.E./Nexo

Genere: drammatico

Cast: Rena Owen; Temuera Morrison; Mamaengaroa Kerr-Bell; Julian Arahanga; Taungaroa Emile

Regia: Lee Tamahori

Formato DVD/Video: 1.85:1 16/9

Audio: italiano Dolby Digital 5.1; italiano DTS; inglese Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: italiano

Extra: dietro le quinte; trailer originale; al cinema; in dvd; credits

IL FILM

Lo spazio dell'illusione pacificata si sgretola facendo sprofondare lo sguardo in un liquido caldo e melmoso, fatto di vuoto, in cui i già annegati si aggrappano, cercando di trascinarli nel fondo, a coloro che stanno per annegare. Lee Tamahori penetra nella società neozelandese ritraendo la realtà di un popolo, quello maori, avvelenato dalla perdita della sua coscienza culturale e spirituale, incapace di confrontarsi sia con la sua storia che con il presente che attraversa, confinato in un limbo senza speranza, fatto di miseria, in cui i corpi, rinunciando alla proprie origini, esistono solo come frammenti alienati di un'identità dispersa, costretti a sopravvivere alla loro assenza. Un popolo che, solo guardando alle proprie radici culturali, può riuscire a ritrovare quel senso di coerenza e dignità disperso nel disordine che lo sta soffocando.
Tratto dal romanzo di Alan Duff, Once were warriors è un viaggio duro e di grande impatto emotivo, che, nella sua rappresentazione cruda e scarnificata della realtà, contamina lo sguardo facendolo sprofondare, in un inquietante stato fatto sia di repulsione che di attrazione, nel medesimo universo di violenza, di carnalità e di disperazione occupato dalle presenze che attraversano la narrazione. Nella claustrofobica prigione del ghetto suburbano, piagato della povertà, dall'alcolismo e dall'emarginazione, Tamahori dipinge con tinte calde ed intime, che rendono quasi tangibile l'istintività brutale ad allo stesso tempo appassionata e tenera che regola i rapporti umani, un universo familiare distrutto dalla violenza, dove Beth è la madre incapace di proteggere se stessa ed i suoi cinque figli dalla debolezza autodistruttiva di suo marito Jake, per poi essere infine risvegliata dalla morte in cui cammina grazie all'esperienza del dolore. In uno spazio oppresso, confuso ed assordante, che continuamente nega allo sguardo ogni via di fuga, attraverso il percorso compiuto da Beth, ed in maniera seppur diversa dai suoi figli più grandi che incidono sui loro volti e nella loro anima un'essenza ritrovata, Tamahori apre la visione verso un altrove possibile, dove la riscoperta della propria spiritualità e la coscienza delle proprie tradizioni diventa l'immagine di una nuova forma, liberata dal vuoto che inghiotte l'esistenza ed in cui il passato ed il presente si compenetrano. Jake rimane invece il volto sconfitto dell'assenza, è la proiezione fisica di un'identità culturale irrimediabilmente perduta, confusa in una massa informe di corpi schiacciati dalla perdita di appartenenza, privati delle loro sicurezze, vinti dalla loro vulnerabilità, imprigionati in uno spazio di violenza che diventa espressione fisica necessaria per sentirsi ancora in vita.

IL DVD

Grazie all'ottima iniziativa di Mondo H.E., trova per la prima volta spazio nel mercato dei dvd, in un'edizione di qualità ineccepibile, il primo lungometraggio di Lee Tamahori. La sezione dei contenuti speciali contiene il trailer originale ed un interessante dietro le quinte, in cui le immagini girate durante le riprese del film s'intrecciano con le voci degli interpreti, di Tamahori, di Riwia Brown, la sceneggiatrice, di Robin Scholes, la produttrice. Ottima la qualità dell'immagine, i neri sono profondi, i contrasti perfettamente definiti, i colori brillanti. La fotografia di Stuart Dryburgh, scolpita con toni caldi ed avvolgenti, che immergono la visione nelle sfumature stesse della pelle dei Maori, vive in tutta la sua bellezza. L'audio, disponibile in italiano Dolby Digital 5.1, italiano DTS ed inglese Dolby Digital 2.0, è sempre nitido e potente in tutte e tre le tracce sonore. La versione originale è comunque preferibile per non perdere l'ottima prova interpretativa degli attori e la complessa tessitura sonora del film, che risulta invece impoverita e spenta dal doppiaggio in italiano. I sottotitoli sono disponibili in italiano.

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