DVD – "Consiglio di famiglia", di Costa-Gavras

consiglio di famigliaCon un inusuale tocco, leggero e divertito, in cui il grottesco tende a scivolare nell’assurdo, Costa-Gavras penetra all’interno della morale borghese, stordita, consumata ed, infine, irrimediabilmente inaridita dal credo che la comanda, dove denaro e possesso sono le uniche aspirazioni da perseguire. In dvd per la Ripley’s Home Video

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consiglio di famigliaTitolo originale: Conseil de famille

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Anno: 1986

Durata: 100’

Distribuzione: Ripley’s Home Video

Genere: commedia

Cast: Johnny Hallyday; Fanny Ardant; Guy Marchand; Laurent Romor; Rémi Martin

Regia: Costa-Gavras

Formato DVD/Video: 16/9

Audio: francese Dolby Digital mono; italiano Dolby Digital mono

Sottotitoli: italiano

Extra: trailer

 

 

 

 

 

 

 

 

IL FILM

Con un inusuale tocco, leggero e divertito, Costa-Gavras penetra all’interno della morale borghese, stordita, consumata ed, infine, irrimediabilmente inaridita dal credo che la comanda, dove denaro e possesso sono le uniche aspirazioni da perseguire. E’ François, giovane dalla solida consiglio di famigliae costosa educazione, deciso a non rimaner prigioniero dell’etica del guadagno, a guidare la visione lungo i ricordi della sua infanzia, quando, in uno strano nucleo famigliare dove alle più scontate figure della madre, del padre e di una sorella, si aggiunge Maximilien, il padrino (elemento indispensabile alla famiglia per meglio asservire la logica del profitto), viene iniziato al mestiere di suo padre e comincia a partecipare, fino a diventare membro indispensabile della banda, ai furti ideati dai suoi tre genitori. La rappresentazione, tutta chiusa all’interno dell’universo famigliare, diventa la divertente e dissacratoria proiezione di un intero spaccato sociale, che, sotto gli occhi tristi, aristocratici ed impotenti di Fanny Ardant nelle vesti della madre e della Francia stessa, si muove ormai spogliato di ogni ideale, chiuso in un cieco e sterile egoismo, incapace di preservare una sua identità ed animato unicamente da un’ossessionata necessità di accumulo di ricchezza. Consiglio di famiglia si sviluppa seguendo due movimenti contrapposti, all’iniziale adesione ai meccanismi che regolano il peregrinare del ricordo, dove lo spazio è modellato dagli occhi di un tredicenne e dove il tempo, seguendo la stessa ingenuità della mente che lo ha vissuto, fluisce liberamente, si arresta, si ripete ed improvvisamente balza in avanti, si oppone la gravità, spogliata di ogni elemento drammatico, del racconto che si sviluppa nel presente della storia ed in cui lo sguardo si irrigidisce e rimane sospeso nell’attimo sofferto del passaggio che consegna Francois all’età adulta, ormai risvegliato dalle illusioni della sua infanzia e reso cosciente dell’aridità perversa ed egoista che regna nella sua famiglia, dove alla magia e all’originalità si è andato progressivamente sostituendo il freddo calcolo utilitaristico. Senza mai abbandonare l’irriverente leggerezza, che rende graffiante, ma mai veramente incisiva la sua pellicola, e con un andamento il dove grottesco tende a scivolare nell’assurdo, Costa-Gavras procede nel racconto affrescando grandi quadri, volutamente eccessivi nella forma, dominati da una crescente caratterizzazione degli ambienti e dei personaggi, che privati, a parte François e Fanny Ardant, di ogni spessore o sfumatura caratteriale diventano i perfetti strumenti attraverso i quali prende corpo la satira.

 

IL DVD

In un’edizione assai scarna e di discreta qualità, la Ripley’s Home Video riscopre uno dei titoli minori nella filmografiail dvd di Costa-Gavras. Fatta eccezione per il trailer italiano del film e per la selezione delle scene, Consiglio di famiglia non è accompagnato da nessun contenuto speciale. Il video risente di un riversamento da un master di non impeccabile qualità, l’immagine tende a perdere la sua definizione, i contrasti appaiono non sempre ottimamente delineati, l’acceso cromatismo del film soffre di una mancanza di brillantezza. L’audio, disponibile in due tracce, francese con sottotitoli in italiano ed italiano, entrambe nell’originale versione monofonica, è di buona qualità in tutte e due le versioni. Rispetto alla versione francese quella doppiata in italiano, che per far emergere il parlato abbassa drasticamente la complessa tessitura di effetti e musica che attraversa tutto il film, non riesce a restituire la ricchezza del missaggio originale.

 

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