DVD – Magic – Magia, di Richard Attenborough

Piccolo grande film da riscoprire. Regia lucida di Richard Attenborough, quello di Gandhi e sceneggiatura del pluripremiato Goldman. Imperdibile schizofrenico un giovane Anthony Hopkins, come al solito bravissimo. Edita Passworld.

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Titolo originale: Magic

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Regia: Richard Attenborough
Sceneggiatura: William Goldman
Fotografia: Victor J. Kemper
Montaggio: John Bloom
Musiche: Jerry Goldsmith
Produzione: Joseph E. Levine, Richard P. Levine,
Interpreti: Anthony Hopkins, Ann Margret, Burgess Meredith, Ed Lauter, E. J. André, Jerry Houser, David Ogden Stiers, Lilian Randolph, Bob Hackman, Mary Munday
Durata: 107’
Origine: USA, 1978
Distribuzione video: Passworld
Formato video: 1.85:1
Audio: inglese Dolby Digital 2.0 Mono, italiano Dolby Digital 2.0 Mono
Sottotitoli: italiano
 

IL FILM

Richard Attenborough non è il regista dei nostri sogni. Nel 1982 con Gandhi ottiene due Oscar, per quel che vale. Questo Magic è un po' il punto di riferimento delle pellicole horror che vedono come protagonisti pupazzi e manichini di ogni tipo. Anzi non c'è quasi horror che si rispetti che non utilizzi le sembianze artificiali per creare turbamento dai tempi di Lon Chaney. Attenborough, che probabilmente segue alla lettera il romanzo di William Goldman, non a caso anche sceneggiatore pluripremiato (Tutti gli uomini del presidente e Butch Cassidy), rivela una grande lucidità nelle riprese. Sì è vero, c'è un Anthony Hopkins mostro di bravura e gli altri attori perfetti controparte (Burgess Meredith innanzitutto), però Attenborough non ricorre ad effetti speciali e non solo perché siamo nel 1978. L'obiettivo è di lasciar crescere la tensione nello spettatore, di bruciare lentamente i sintomi della follia, fino alla terribile apparizione della schizofrenia, laddove però questo personaggio di Corky mantiene un volto ancora di uomo mansueto, incapace di violenza. Ed invece è proprio la facilità dell'omicidio ad impressionare. Tra una battuta e l'altra all'alter ego pupazzo “Fats”. Piano piano Magic diventa un film inquietante e dal quale poco ci si riesce a difendere, perché quella pazzia non contiene alcun effetto, è semplicemente lì davanti ai nostri occhi in tutta la sua evidenza, proprio nel momento in cui si manifesta. Film da rivedere e riscoprire.
 
Il DVD
Purtroppo poco da dire sull'edizione della Passworld, che sconta la clamorosa mancanza di contenuti extra. Il che francamente non è più scusabile nei confronti di opere che hanno una certa età e quindi sarebbe almeno piacevole rivedersi dei trailer dell'epoca oppure le locandine o anche una piccola galleria fotografica con scatti dal set. È chiedere troppo? Dal punto di vista tecnico il disco non presenta particolari difetti. Le scene più scure riescono a mantenere abbastanza alti il contrasto e la definizione del quadro. Le caratteristiche granulose della pellicola dell'epoca sono riprodotte con equilibrio dal dvd. E questa grana, alle volte un po' grossa di certe inquadrature, non disturba affatto la visione.
 
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