Titolo originale: Go further
Anno: 2003
Durata: 80'
Distribuzione: Raro Video
Genere: documentario
Cast: Woody Harrelson, Dave Mattheews, Nathalie Merchant, Ken Kesey, Bob Weir
Regia: Ronn Mann

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Titolo originale: Pineapple
Anno: 1983
Durata: 78'
Distribuzione: Raro Video
Genere: documentario
Regia: Amos Gitai
Formato DVD/Video:
Audio: Inglese 2.0 dual mono
Sottotitoli: italiano
Extra: "Biodiversità": una nuova economia a cura di Sandra Degiuli, Eli Reiter e Ferdinando Cerbone; Intervista a Amos Gitai
 
I due documentari

La Raro Video editando questo DVD ha messo insieme due opere distanti e diverse, ma profondamente unite. Se il tema di fondo all'apparenza è la lotta alla globalizzazione, i due documentari affrontano il racconto dei danni dell'economia globale con scelte e sguardi assai diversi. Al centro di Go further, girato da un documentarista poliedrico e assai geniale come Ronn Mann (suo il documentario Grass sulla storia della mariuana), è la cronaca del viaggio di Woody Harrelson in bicicletta  sulla costa pacifica dai confini con il Canada fino a San Francisco. La missione della star hollywoodiana è l'esplorazione dell'idea che il singolo individuo possa cambiare e trasformare la propria vita rendendola sostenibile con l'ambiente. Insieme all'attore corrono in bici e si riposano nel bus alimentato a biocombustibile un gruppo di viaggiatori davvero speciali: un insegnate di yoga, due attivisti ambientalsti, un autore televisivo che vuole disintossicarsi dal junk food e una giovane studentessa che viaggierà qualche giorno con loro decidendo di rimettere in discussione qualche abitudine alimentare. Le tappe di questo road trip vegetariano/ecologista porteranno il bus di Harrelson nelle università e tra le gente, in assemblee e in magnifici scorci naturali, a comunicare quanto sia fondamentale decidere di mettersi dalla parte dell'ambiente e farlo dalle brutte abitudini come la cattiva alimentazione, o il mancato riciclaggio della carta. Correndo in bici, e utilizzando energia rinnovabile. Un circo a volte surreale e naif, ma che riesce a trasmettere la grande forza del proprio pensiero. Un bel documentario, montato con tocchi fumettistici e arricchito dalla partecipazione di star musicali, da Anthony Kiedis a Dave Matthews. Compagni di viaggi e di lotta con le loro melodie. La salvezza del pianeta, un economia sostenibile e attenta alle esigenze dell'ambiente. Se Mann e Harrelson cercano di sensibilizzare una nazione a volte pigra e distratta quando si tratta di alimentazione e consumi, Amos Gitai nel lontano 1983 decideva di raccontare dalla A alla Z la produzione di un frutto davvero globale: l'Ananas. Come racconta Gitai nella breve interivista contenuta nella sezione Extra del DVD, l'idea alla base della sceneggiatura gli venne quando un giorno aprendo il suo frigorifero e leggendo l'etichetta di un barattolo di ananas osservò che lo stesso era prodotto nelle Filippine, impachettato alle Hawai, distribuito a San Francisco e l'etichetta stampata in Giappone. Un'illuminazione per raccontare l'economia globale. Così Gitai si sposta da una parte all'altra del globo per raccontare il microcosmo alla base del mercato mondiale delle ananas. Senza l'abusata convenzione della voce fuori campo, di una guida ovattata, Gitai lancia la sua sfida al linguaggio stesso. Lavora sul montaggio così i suoi intercolutori, dal manager della Dole Corporation, o la contadina delle Hawai, fino al tecnico della filiera, diventano i cardini funzionali del racconto. Le sequenze da unire insieme, come in un mosaico di biografie. Attraverso il destino delle persone che ruota attorno a questo frutto così globale, Gitai ricostruisce e attraversa le domande complesse e pericolose delle strategie economiche e politiche. Lo sfruttamento del lavoro nel terzo mondo e la brama delle multinazionale sulla terra e i suoi ultimi abitanti. Una lezione di cinema e di sociologia politica di assoluto spessore, uno sguardo complesso sulle relazioni tra primo e terzo mondo. Con una lucidità a volte soprendente. 
 

 Il DVD
Un rammarico di questo DVD è la bassa qualità del formato video e un audio, solo orginale con sottotitoli in italiano, mono. La compressione in un unico supporto di due filamti video e dei contenuti extra per un totale di 150 minuti circa di materiale ha pesato sulla resa del supporto. Entrambi i documentari soffrono di un rumore video che si fa notare, soprattutto Ananas che è stato girato nel 1983 in pellicola 16 mm, e si vede benissimo la mancanza di un  rimasterizzazione video in digitale. Meglio, Go further, ma solo perchè girato nel 2003. Ma anche qui ci sono molte smagliature nella qualità video. La parte Extra offre un buon approfondimento: per chi volesse capire meglio alcuni nodi della globalizzazione il documentario "Biodiversità": una nuova economia – a cura di Sandra Degiuli, Eli Reiter e Ferdinando Cerbone – offre molti spunti di riflessione. Partendo dall'esperienza di alcune imprese autogestite di varie comunità indiane. L'intervista, breve, al regista Amos Gitai ritorna su come è nata l'idea di Ananas e sulle sue idee in materia di documentario. Un Gitai mai banale, anche quando lancia la sua sfida alle convenzione della materia filmica.  

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