DVD – "Dead Or Alive", di Miike Takashi


dead or alive dynitDead Or Alive? La Fine delle Immagini è la Fine del Cinema, a causa della troppa solitudine. Le Immagini sono Sole perché sono sempre le Stesse, tutte uguali, costrette e destinate a ritornare ed a moltiplicarsi senza sosta, incessantemente: il Cinema è una Macchina di Spettri che gli Uomini hanno attivato ma che sin dal Primo Istante è in Countdown lento e irrefrenabile verso l'Autodistruzione – da Dynit, il primo tassello di una trilogia fondamentale. VIDEO

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dead or alive dynitTitolo originale: Dead Or Alive – Hanzaisha
Anno: 1999
Durata:
105'
Distribuzione:
Dynit
Genere:
Poliziesco
Cast:
Riki Takeuchi, Sho Aikawa, Renji Ishibash,i Hitoshi Ozawa ,Shingo Tsurumi, Kaoru Sugita
Regia:
Takashi Miike
Formato DVD/video:
2.35:1 (16/9)
Audio:
Italiano Dolby Digital 2.0 e 5.1, Giapponese Dolby Digital 2.0 e 5.1
Sottotitoli:
Italiano
Extra:
trailer vari

 

 

IL FILM

Il Cinema di Miike Takashi racconta la Fine delle Immagini a causa della troppa solitudine. E' ancora innegabile che, affastellate ed dead or aliveammucchiate una sopra l'altra, le immagini coinvolte – e sconvolte – nel turbinio indiavolato della sezione iniziale del film trovino ancora un senso proprio ed effettivamente nel loro essere riavvicinate, raggruppate, tenute insieme da questo pezzo metal a ritmo velocissimo che cuce una accanto all'altra queste varie sequenze di violenza surreale ed esagerata che esplodono tutte all'unisono nella stessa notte. Ma nella scena successiva, già le Immagini sono disperatamente, spietatamente, implacabilmente (lasciate) sole, i codici del genere yakuza come cadaveri galleggianti nel letame, alla stregua della povera ragazza ammazzata da uno dei Boss in lotta, le anime erranti in questo cimitero dall'atmosfera grigia e bagnata di pioggia dove giocare ad un Cinema lacrimante guardando quel che resta del Mondo con un occhio solo attraverso il fondo di un bicchiere. Dead Or Alive? La Fine delle Immagini è la Fine del Cinema. La Fine del Cinema è la Fine dei Sentimenti. La Fine dei Sentimenti è la Fine del Mondo a causa della troppa distanza tra le Immagini/le Persone/le anime/i cuori. Non è l'allegra boutade di un mattacchione, quel finale in cui il Pianeta pare esplodere completamente perché non riesce a reggere allo Scandalo Inconcepibile dello Scontro, risolto come il match definitivo tra due avversari da cartoon che perdono gli arti e i pezzi del corpo, mentre si sparano uno addosso all'altro sfere energetiche e raggi fotonici. E se anche gli stessi due gangster sono destinati a tornare con le stesse fattezze, gli stessi volti, alati come angeli e vestiti di camicie hawaiane come ogni yakuza che si rispetti, nell'idillio apparente di un sequel o nell'improbabile futuro del terzo episodio, non è perché il Cinema è sopravvissuto, no. E' perché le Immagini sono sempre le Stesse. Le Immagini sono Sole perché sono tutte uguali, costrette e destinate a ritornare ed a moltiplicarsi senza sosta, incessantemente: il Cinema è una Macchina di Spettri che gli Uomini hanno attivato ma che sin dal Primo Istante è in Countdown lento e irrefrenabile verso l'Autodistruzione – eppure continua a filare, sbuffa, stantuffa, macina, travolge, sminuzza, sparpaglia, cancella, annulla. Vive. O muore. In ogni fotogramma.

IL DVD

dead or alive menuProsegue con il primo tassello della lotta spietata tra il detective Jojima ed il malavitoso Ryuuichi la “Takashi Miike Collection” della Dynit: dodici film per introdurre il pubblico italiano alla sterminata produzione del regista nipponico. Operazione di per sé sicuramente lodevole, eppure in queste edizioni italiane i difetti non mancano, come si può riscontrare nelle scene notturne, dove la predominanza di neri poco definiti e profondi tende a far perdere leggibilità alle immagini, e in quelle più solari e luminose, dove i contorni delle figure si sgranano, perdendo inevitabilmente di nitidezza. Nelle scene d’azione, d’altro canto, non si notano particolari effetti scia. Per quanto riguarda l’audio, la scelta è estremamente articolata. La traccia originale giapponese e quella italiana in Dolby Digital 2.0 presentano degli ovvi limiti, seppur non sostanziali, a causa di un flusso dati di soli 192 Kbps. Dalle tonalità molto più ricche la traccia audio italiana in Dolby Digital 5.1 (con flusso dati di 448 kbps) e quella in DTS 5.1, che consente di cogliere appieno le sfumature del sonoro. Sono opzionabili i sottotitoli in italiano, sia per i dialoghi che per i diversi cartelli che compaiono nel film. Per quanto riguarda i contenuti extra, l’offerta si riduce al trailer di alcuni dei DVD della “Takashi Miike Collection”: Ichi the Killer, The Guys From Paradise; insieme ad una manciata di promo di horror giapponesi.

Dead or Alive – L'incipit:

Dead or Alive – Il duello finale:


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