DVD – "Era notte a Roma" di Roberto Rossellini (Edizione Speciale 2 DVD)

Era notte a RomaRossellini decide di tornare a Roma città aperta, per scrivere la pagina conclusiva della “sua” liberazione. E la guerra e la resistenza, osservati dalla prospettiva di due occhi che guardano al fondo delle cose, appaiono per quel che sono: fatti del cuore, che sconvolgono e rimettono in moto l’animo delle persone. Da Medusa Home Entertainment un’edizione speciale in 2 DVD

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Era notte a RomaAnno: 1960
Durata: 158’ e 143’
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: Drammatico
Cast: Giovanna Ralli, Leo Genn, Sergej Bondarčuk, Peter Baldwin, Renato Salvatori, Enrico Maria Salerno, Paolo Stoppa, Sergio Fantoni, Hannes Messemer, Laura Betti
Regia: Roberto Rossellini
Formato DVD/video: 1.66:1 16/9
Audio: Italiano Dolby Digital Mono, Italiano Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra: Presentazione; Trailer 1; Trailer 2; Biografia di Roberto Rossellini; Filmografia di Rossellini a cura di Adriano Aprà; Cast artistico; Cast tecnico; Disco 2: A proposito di…intervista a Giovanna Ralli; Intervista a Renzo Rossellini; Commento di Adriano Aprà
 

 

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IL FILM

Era notte a RomaEra notte a Roma quando giunsero gli alleati e l’ansia della liberazione poté finalmente sciogliersi in un pianto a dirotto. Ed era una notte che durava, ininterrotta, ormai da mesi, opprimeva i destini della gente comune, un buio che incideva negli animi, modificandone i comportamenti e le relazioni. Adda passà ‘a nuttata, diceva, tra speranza e rassegnazione, Eduardo De Filippo. La resistenza non è l’impresa di quei pochi che prendono le armi e combattono: è una pratica silenziosa, che si esercita nella costanza del vivere giorno per giorno. Dopo il successo de Il Generale Della Rovere (Leone d’oro a Venezia nel 1959), Rossellini decide di tornare a Roma città aperta, per scrivere la pagina conclusiva della “sua” liberazione. Ma sconta ancora una volta il destino di essere sempre troppo avanti o troppo oltre, quel destino di chi riesce a pensare al tempo come a una manifestazione dell’eterno. Perché, nel 1960, non si può perdonare a nessuno la “presunzione” di tornare su dei fatti storici ancora intoccabili, senza più l’urgenza del presente (come era accaduto per Roma città aperta) o il filtro asettico della prospettiva ideologica (l’abbraccio eretico tra russi e americani). Ma Rossellini, come al solito, parla anche d’altro. Il padre del neorealismo è sempre più un figlio degenere per la critica italiana. Segno magnifico di una giovinezza eterna e pura. Il cinema di Rossellini racconta le sue storie e i suoi personaggi e solo attraverso questo sguardo intimo torna alla Storia. Perché non le idee astratte, ma l’uomo è la misura del mondo, del tempo e degli eventi. La guerra e la resistenza, osservati dalla prospettiva di due occhi che guardano al fondo delle cose, appaiono non solo e non più come questioni di teoria politica o di una presa di posizione militante. La guerra e la resistenza sono fatti del cuore, che sconvolgono e rimettono in moto l’animo delle persone. La tragedia di un’epoca e di una nazione viene illuminata e prende forma dal fuoco di un melodramma privato, le cui faville bruciano e ridefiniscono i contorni del racconto, del contesto, del campo e del fuori campo. La Storia scorre, ma il suo incedere è scosso dalla tensione e dalla lotta di quei sentimenti perpetui, su cui si concentra ogni zoom possibile. Gli stessi ideali, la pace, la fratellanza, la libertà, nascono da un’ansia interiore. La presa di coscienza, se c’è, non è mai pensata a priori, ma è il prodotto lento e faticoso di un vissuto. Esperia non sa, non capisce, va avanti come può, ha paura, sbaglia e si dispera. Ma in ogni caso vive e perciò cambia. Cambia perché le batte il cuore e la obbliga a uno slancio che, se avesse ragionato freddamente, non avrebbe mai avuto. E proprio quello slancio svela la possibilità di una ricostruzione, di un umanità condivisa aldilà barriere di qualsiasi codice astratto di regole. Il linguaggio non è solo il suono informe delle parole, è qualcosa di terreno e carnale, si esprime nei volti, nelle rughe e nelle lacrime. Ogni essere, vibrando, emette il suo suono e parla la sua lingua, ma è pur sempre parte del coro. Le tragedie non ci impediranno di cantare Auld Lang Syne, mano nella mano, col cuore gonfio. Forse davvero la vita è meravigliosa.
 
IL DVD
 
Era notte a RomaLa Medusa Home Entertainment recupera uno dei film più belli, ma anche tra i più discussi dell’opera di Rossellini e lo distribuisce in un’edizione speciale in due DVD. Il problema fondamentale era districarsi tra le quattro versioni esistenti di Era notte a Roma, versioni di cui parla diffusamente Adriano Aprà in uno degli inserti speciali. La prima versione, la più completa, dura 158’. La seconda è di 143’. Sono queste le versioni, per così dire, d’autore, in quanto la terza (137’) e la quarta (123’) perdono una delle caratteristiche fondamentali del film o meglio il suo cuore pulsante: il plurilinguismo. La versione più breve, tra l’altro, all’epoca fu preparata per la distribuzione nei cinema di terza visione e fu privata di alcune scene nodali ambientate a casa del Principe Antoniani (Paolo Stoppa, che non compariva nei titoli di testa). I curatori hanno, dunque, scelto di presentare le prime due versioni, quelle più lunghe, che si differenziano per piccoli accorgimenti e brevi tagli di montaggio, per il maggior o minor spazio lasciato alle immagini di repertorio. In entrambi i casi, il riversamento in digitale è piuttosto buono, anche se non restituisce a pieno nitore e limpidezza al bianco e nero della fotografia di Carlo Carlini. Comunque le immagini restano piuttosto pulite, i neri abbastanza profondi, non si avverte alcun fastidioso effetto scia. Due le tracce audio presenti, entrambe in italiano: una in Dolby Digital 2.0 (con flusso dati a 192 kbps), l’altra in Dolby Digital 5.1 (con flusso dati a 448 kps). La maggior ricchezza di sfumature della seconda traccia è comunque relativa. Sono opzionabili i sottotitoli in italiano per i non udenti. Abbastanza ricca l’offerta di contenuti extra. Nel Disco 1, ci sono la presentazione cinematografica dell’epoca (3’30”) e due trailer (non eccezionali a dire il vero), uno di 3’14”, l’altro di 3’33”. A seguire una nota biografica di Rossellini e una filmografia completa a cura di Adriano Aprà. Per completare brevissime informazioni sul cast artistico e su quello tecnico. Decisamente più interessanti gli extra del Disco 2. Per cominciare un’intervista alla splendida protagonista Giovanna Ralli (14’26”), che tra la nostalgia e la tenerezza, ricorda i suoi rapporti con Rossellini, quell’uomo “unico”, signorile, “un incantatore di serpenti”. Segue un’intervista al figlio di Rossellini, Renzo, all’epoca suo aiuto regista, che ricostruisce la genesi del film: i dubbi iniziali del padre, che non avvertiva l’esigenza di ritornare agli argomenti della Resistenza, e, poi, il crescente entusiasmo per le sfide di un film in cui i protagonisti si capiscono, pur parlando lingue diverse. A chiudere un lungo commento di Adriano Aprà (44’07”), che con chiarezza esemplare analizza il film nei minimi particolari.
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