DVD – "Rainy Dog", di Miike Takashi

rainy dogMiike penetra nell’universo interiore di Yūji, il protagonista di Rainy Dog interpretato da Aikawa Shō, lo yakuza che ha perduto per sempre il suo posto in Giappone e, nella solitudine e nella marginalità esistenziale del suo esilio, spia la vita a distanza, in una lateralità che lo separa dalla realtà che attraversa. In DVD da Dynit
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rainy dogTitolo originale: Gokudō kuroshakai 
Anno: 1997
Durata: 95’
Distribuzione: Dynit
Genere: thriller
Cast: Aikawa Shō, Taguchi Tomorowo, Gao Ming-jun, Chen Xian-mai, He Jian-xian
Regia: Miike Takashi
Formato DVD/Video: 1.78:1 
Audio: giapponese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano 
Extra: D-Trailer                                                         
 
 

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IL FILM

rainy dogSecondo film della trilogia Kuroshakai, Rainy Dog è assai lontano dall’eccedenza multi-prospettica di Shinjuku Triad Society e dalle sue violente e disorientanti fluttuazioni stilistico-narrative, ma, come il primo capitolo della trilogia, esplora l’emarginazione sociale e affettiva di un’anima alla deriva che si confronta con il proprio smarrimento interiore. Con uno sguardo sommesso e rarefatto, Miike lascia affiorare l’universo intimo di Yūji, il protagonista di Rainy Dog interpretato da Aikawa Shō, lo yakuza che ha perduto per sempre il suo posto in Giappone e, nella solitudine e nella marginalità esistenziale del suo esilio, spia la vita a distanza, in una lateralità che lo separa dalla realtà che attraversa. La Taipei cupa e soffocata dalla pioggia, che occupa la prima parte di Rainy Dog, è un paesaggio estraneo e ostile al quale Yūji si ostina a resistere e dal quale continua ad essere rifiutato, è una labirintica trama di vicoli tutti uguali, nei quali si aggira senza una meta, senza speranza, soffocato dall’angoscia della sua disillusione e della sua perdita. E quando, all’inizio del film, Miike pedina da vicino l’affannoso avanzare di Aikawa Shō, schiacciato dalla carne di maiale che porta sulle rainy dogspalle, ad apparire sullo schermo è l’immagine di un uomo incurvato non dalla carcassa di un animale, ma dal peso della propria carne ferita. L’auto-segregazione in cui è chiuso Yūji, il suo solitario stato di vita apparente viene penetrato, ma non scalfito, dalla presenza di un figlio sepolto nella memoria e affidatogli da una donna della quale non ricorda più il nome. Pur preservando la purezza dell’infanzia, un’innocenza che lo rende incapace di affidarsi alla comunicazione verbale per relazionarsi con l’esterno (Miike sottolinea la falsità e la corruzione della parola attraverso il mafioso per il quale lavora, come sicario, il protagonista di Rainy Dog), il piccolo Chen si affianca a Yūji, finendo per replicare il disadattamento del padre. Dopo l’incontro con Lily, la prostituta che non osa abbandonarsi al suo sogno di evasione e sopravvive inventandosi sulla rete una nuova identità, e dopo aver ricostituito l’immagine sbiadita di un nucleo familiare e, attraverso esso, di un equilibrio, seppur fittizio, Yūji tenta debolmente di superare il suo fallimento, in una fuga senza avvenire, nella quale riesce a credere veramente solo per un brevissimo e straordinario istante, la corsa con Lily e Chen sulla vespa strappata alla sabbia.
rainy dogMiike immerge Rainy Dog in un’oscurità densa e spenta, che assorbe i corpi, chiusi nella loro stanca impotenza, nel loro desolata paura, e li possiede fino ad esaurirli. L’ombra, come paesaggio residuale e degenerato dell’esistenza e del tempo, avvolge ogni immagine e, nella sua falsa opacità, non impedisce lo sguardo, ma lo porta a sperimentare lo stesso disperato sfinimento di Yūji e la sua incapacità di sottrarsi allo stato di morte permanente che si è appropriato della sua esistenza e ha trasformato la sua carne in una materia inanimata. Miike lascia affiorare l’impossibilità di Yūji di tornare ad un passato inaccessibile, una realtà dove convergono l’immagine perduta della vita e l’unica possibilità di riformulare l’avvenire e alla quale Yūji, inseguendo il riflesso di un’identità stabile e di un equilibrio per sempre dissolti, continua ad aspirare, lasciando dapprima aperta una “porta” virtuale – il computer nella sua stanza, ultimo mezzo per comunicare ancora con il Giappone – e, dopo l’incontro con Chen e con Lily, attraversando uno spazio, la stazione e la spiaggia, al limite tra la superficie morta del presente dove si è smarrito il suo essere e il sogno di compiere un volo migratorio oltre la sua impotenza arresa. I ricordi di Yūji – una dimensione rainy doginteriore che non solo ha perduto ogni consistenza, ma la cui evocazione viene continuamente negata dalla condizione di disorientamento in cui vive il protagonista di Rainy Dog – non trovano più spazio nella realtà attuale e si perdono nel silenzio alienato di un presente andato in pezzi. Lo squilibrio generato dallo scontro tra la necessità di Yūji di tornare alla memoria per cercare una via di fuga dal vuoto esistenziale che lo ha inghiottito e la presa di coscienza dell’impossibilità di recuperare un tempo perduto, si traduce in una distorsione allucinata del passato che assume le sembianze di un inseguitore misterioso. Un doppio, come già Wang in Shinjuku Triad Society, ancora una volta interpretato da Taguchi Tomorowo, ma Miike si spinge oltre e l’uomo privo d’identità che bracca Yūji, senza mai rendere esplicite le sue motivazioni, è il riflesso oscuro della paura e del dolore del protagonista di Rainy Dog, e, allo stesso tempo, anche la proiezione dell’unica forma che Yūji può ancora dare al ricordo. L’immagine distorta e irriconoscibile del passato che, non potendo più salvare il presente, già morto, si trasfigura in un inarrestabile e folle fantasma dell’annientamento.
 
IL DVD
rainy dogE' essenziale, ma assai preziosa, l’edizione di Rainy Dog. Disponibile in DVD finalmente anche in Italia, il secondo capitolo della trilogia Kuroshakai esce nella collezione, composta da 12 titoli, che Dynit ha dedicato all’opera di Miike Takashi. Il riversamento in video è discreto, ma non esente da problemi. Soprattutto nelle scene più scure, che costituiscono gran parte del film, i neri, del tutto privi di profondità, tendono a far perdere nitidezza all’immagine. I dettagli, inoltre, appaiono poco definiti. La resa qualitativa del sonoro è invece più che soddisfacente, pur nei limiti di un Dolby Digital 2.0. L’unica traccia disponibile, in giapponese con sottotitoli in italiano opzionabili, è potente e pulita. Come anche gli altri titoli della collana, il DVD di Rainy Dog è totalmente sprovvisto di contenuti speciali, fatta eccezione per i trailer di alcuni dei titoli che compongono la Takashi Miike Collection: Dead or Alive, Dead or Alive 2, Dead or Alive 3, Ichi the Killer, Shangri-La, The Guys from Paradise e The City of Lost Souls.
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