DVD – "Lanterne Rosse" di Zhang Yimou
Attraverso una padronanza stilistica sempre ai limiti del formalismo, Yimou racconta la condizione della donna all’interno di una tradizione sociale e culturale minata dal maschilismo, riuscendo a raggelare in una forma impeccabile “a distanza” il potenziale ricattatorio della vicenda. Forse il film più crudele e politico del regista cinese. Leone d'argento a Venezia 1991. 01 Distribution/Bim
Titolo originale: Dahong Denglong Gaogao Gua
Anno: 1991
Durata: 122'
Distribuzione: 01/Bim
Genere: Drammatico
Cast: Gong Li, Ma Jingwu, He Caifei
Regia: Zhang Yimou
Formato DVD/video: 1.85:1
Audio: Italiano (DD 2.0), Mandarino (DD 2.0)
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailers, Commento testuale, Filmografie, Documentario
IL FILM
Quattro stagioni. Quattro capitoli che scandiscono il claustrofobico calvario di Songlian (una strepitosa Gong Li). Nei primi anni ’20, una ex-studentessa universitaria decide – per ristrettezze economiche – di sposarsi con un ricco possidente della Cina settentrionale. Entrerà nella dimora di quest'ultimo come "quarta donna"
e vivrà come concubina dovendo affrontare l'odio delle altre mogli e il proprio stato di sudditanza verso tradizioni eticamente e socialmente inaccettabili. Vincitore nel ’91 del Leone d’argento al Festival di Venezia, Lanterne Rosse è il film che, insieme a Ju Dou e a La città dolente di Hou Hsiao Hsien – qui non a caso nelle vesti di produttore esecutivo – spianò definitivamente la strada sul piano critico, ma anche commerciale, al cinema orientale dei primi anni ’90. Attraverso una padronanza stilistica sempre ai limiti del formalismo, Yimou racconta la condizione della donna all’interno di una tradizione sociale e culturale minata dal maschilismo, riuscendo a raggelare in una forma impeccabile “a distanza” il potenziale ricattatorio della vicenda. Alla potenza figurativa del film fa da contrasto l’asciuttezza di dialoghi e microsituazioni, che però non assumono mai una valenza anti-narrativa, ma anzi contribuiscono all’accumulo implosivo che segnerà il destino della “quarta donna”. Pur appartenendo al primo periodo, quello artisticamente più autoriale, del cineasta cinese, Lanterne Rosse in realtà non è poi così lontano dalle ossessioni cromatiche e performative dei successivi, altrettanto celebrati, wuxia Hero e La foresta dei pugnali volanti. E’ ancora il rituale e la composizione di spazi e movimenti il nucleo attorno al quale sembra continuamente ruotare il cinema di Yimou, qui probabilmente alle prese con la sua opera più crudele e politicamente scomoda.
IL DVD