DVD – "Drillbit Taylor", di Steven Brill


owen wilson in drillbit taylor di steven brillCome un Peckinpah della nuova commedia teen, Seth Rogen – qui solo sceneggiatore – lascia esplodere l'insostenibile violenza del suo Cinema, e dei suoi giovani Cani di Paglia. Arriva straight-to-video da Paramount Pictures il film del ritorno sulle scene di Owen Wilson, prima dei successi di Io & Marley e Una notte al museo 2, con il comico biondo impegnato nell'ennesimo ruolo stralunato a metà tra il santone new age e il tontolone dagli occhi sgranati, tra l'Hansel di Zoolander e i suoi personaggi nei film di Wes Anderson

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owen wilson in drillbit taylor di steven brillTitolo originale: id
Anno:
2008
Durata:
98'
Distribuzione:
Paramount Home
Genere:
Commedia
Cast:
Owen Wilson, Troy Gentile, Nate Hartley, David Dorfman, Danny McBride, Steven Brill   
Regia:
Steven Brill
Formato DVD/Video:
2.40:1
Audio:
Italiano Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli:
Italiano, Inglese
Extra:
Commento al film di Steven Brill, Kristofor Brown, Troy Gentile, Nate Hartley, David Dorfman; La parola agli sceneggiatori Kristofor Brown e Seth Rogen; Scene eliminate e Scene estese; Le battute del film; Le papere di Drillbit Taylor

IL FILM

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Drillbit Taylor non è tanto un film di Steven Brill, caratterista in una 20ina di produzioni, sceneggiatore che ha scritto insieme a Judd Apatow, e regista di un paio di film di Adam Sandler. In realtà, non è nemmeno tanto un film di Owen Wilson – il suo ritorno sulle scene dopo il tentato suicidio, prima dei successi di Io & Marley e Una notte al museo 2. Il biondo compare di Ben Stiller è infatti impegnato nell'ennesimo ruolo stralunato a metà tra il santone new age e il tontolone dagli occhi sgranati, tra l'Hansel di Zoolander e i suoi personaggi nei film di Wes Anderson. Semmai la fisionomia a cui prestare attenzione nel cast è il sempre più sorprendente Danny McBride di Strafumati e Tropic Thunder, corpo brutto sporco e cattivo che vaga di commedia in commedia come superbo sabotatore di questa ritrovata stagione felice del 'genere'. Drillibit Taylor è allora, sostanzialmente, un film del suo sceneggiatore: Seth Rogen. Come un Peckinpah della nuova commedia teen, Rogen lascia qui esplodere l'intolerable cruelty del suo Cinema, e dei suoi giovani Cani di Paglia. E' davvero difficile infatti non riconoscere nei tre sfigati teenagers protagonisti – il nerd, il ciccione, e il rachitico – deiowen wilson - drillbit taylor di steven brill 'fratellini' delle prime creature del Rogen screenwriter per il grande schermo, ovvero l'impacciato trio del cult SuXbad, uscito l'anno precedente al film di Brill che in Italia approda misteriosamente straight-to-video. D'altra parte, Drillbit Taylor mette in luce, proprio come il fantastico Strafumati (sempre a firma di Seth), che la materia di cui si compone la fantasia creativa del Rogen 'autore' è la celluloide – ovvero quel variopinto humus di riferimenti, modelli e residui cinematografici su cui si fonda l'immaginario di un average guy americano che passa la sua giovinezza stravaccato sul divano con gli occhi incollati al piccolo schermo, e la mente che vaga (da qui proviene anche l'interessamento di Seth per la versione cinematografica della serie tv vintage The Green Hornet…). Oltre ad essere in sé un archetipo fondato su decine di figure simili che si sono succedute nel corso del secolo dei fotogrammi, il personaggio di Owen Wilson, guardia del corpo ex-marine dai metodi piuttosto 'singolari' assoldata dal trio di matricole perseguitate dai bulletti del college, si serve proprio di un background totalmente cinematografico sia per le sue massime, le sue teorie, i suoi motti, che per le sue 'tattiche di difesa': assolutamente sublime è da questo punto di vista la sequenza in cui Drillbit insegna ai ragazzini come mettere paura ai gradassi mostrando loro la storica sequenza del confronto 'impedito' tra Kevin Costner/Ness e Bob De Niro/Capone ne Gli Intoccabili.
Per il resto, il film si gioca le sue carte migliori nelle bastardissime – e crudelmente spassose – prepotenze che la banda dei persecutori dell'ultimo anno (il cui 'capo' gira addirittura armato di una katana da samurai) giocano ai tre indifesi losers, ma esplode realmente soltanto nella baraonda finale dell'immancabile teen party in villa con i genitori fuori città, vera e propria situazione topica del cinema di Seth Rogen, dove l'autore può lasciare esplodere la sua scrittura in quella che resta la sua caratteristica più paradossalmente evidente – ovvero l'insostenibile violenza.

IL DVD

E dire che il film di Brill nelle intenzioni di Rogen, del suo compare sceneggiatore Kristofor Brown (non a caso, tra gli autori degli owen wilson - drillbit taylor di steven brillscorrettissimi Beavis and Butthead), e del terzo misterioso soggettista Edmond Dantes (nom de plume dietro il quale si cela da qualche tempo una leggenda vivente come John Hughes), sarebbe dovuto essere di gran lunga maggiormente crudele e violento: il minuzioso lavoro svolto dall'etichetta home video della Paramount che distribuisce questo dvd in Italia sul comparto dei contenuti speciali, infatti, ci mostra una serie di cattiverie sparse nelle scene inedite oppure senza i ritocchi del montaggio finale, poi malauguratamente scartate dalla versione definitiva della pellicola, di cui ci vengono presentati anche diversi squarci dal backstage. Confermano la sensazione di un eccessivo edulcoraggio dello script di partenza sia il commento al film del regista, di Kristofor Brown, e del trio di giovani attori Troy Gentile, Nate Hartley, e David Dorfman, ma soprattutto una gustosissima ed illuminante chiacchierata telefonica tra Brown e Seth Rogen, in cui inevitabilmente si finisce per parlare di Cinema, dei riferimenti di celluloide che hanno permesso di dare vita al personaggio di Drillbit Taylor, e addirittura di John Rambo appena uscito in sala all'epoca della telefonata – passando per i numerosi riferimenti autobiografici all'adolescenza del pasciuto attore che sono serviti da ispirazione per gli sketch più impietosi. 
Molto curato anche l'aspetto tecnico dell'edizione, con una resa dell'immagine sempre impeccabile, e un cristallino Dolby 5.1 sia per la pista in italiano, che per quella inglese (disponibili i sottotitoli in entrambi gli idiomi).

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