DVD – "Brotherhood of blood", di Peter Scheerer e Michael Roesch

brotherhood of bloodLa coppia di registi tedeschi Peter Scheerer e Michael Roesch realizza un'opera del tutto insoddisfacente, nella quale molti elementi tra loro diversi faticano a stare insieme. Ne esce fuori un horror di basso livello che tenta, nel finale, di mascherare la sua sostanziale inconcludenza. Il dvd è distribuito da One Movie

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brotherhood of bloodTitolo originale: id.
Anno: 2007
Durata: 90’
Distribuzione: One Movie
Genere: Horror
Cast: Victoria Pratt, Sid Haig, Ken Foree, Jason Connery
Regia: Peter Scheerer e Michael Roesch
Formato DVD\Video: 1.78:1
Audio: Italiano Dolby Digiital 2.0 stereo; Inglese Dolby Digital 2.0 stereo
Sottotitoli:
Extra:

 

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IL FILM
Guardare un film non è mai un’operazione banale. La visione di un lungometraggio di finzione, a casa o al cinema poco importa, genera istantaneamente delle aspettative e delle pretese da parte dello spettatore. Quando la visione di un film può essere rimpiazzata da una fiction televisiva (senza esprimere giudizi di merito, ma valutando semplicemente le differenze intrinseche tra le due forme narrative) brotherhood of bloodsignifica che l’esito dell’opera è del tutto fallimentare. È questo il caso del film Brotherhood of Blood diretto dalla coppia di registi tedeschi Peter Scheerer e Michael Roesch. Il loro film assume le sembianze dell’episodio di un telefilm dedicato ai vampiri (Buffy, tanto per fare un esempio), nel quale i ristretti tempi di produzione e realizzazione non consentono agli autori di poter conferire un certo spessore al materiale narrativo e una notevole profondità ai personaggi nell’arco di una singola puntata. Ma nella fiction, si sa, la storia va avanti episodio dopo episodio e i personaggi evolvono, le situazioni si fanno più intricate e lo spettatore si appassiona. In questo caso, invece, dopo novanta minuti di film i titoli di coda sanciscono la fine di un’opera che, per sua natura, vorrebbe essere completa, ma che al contrario si rifugia nella facile soluzione di abbandonare lo spettatore nell’attesa di un annunciato sequel e distoglie così l’attenzione dalla sua sostanziale inconcludenza.
La storia è, in realtà, molto semplice: la cacciatrice di vampiri Carrie Rieger viene fatta prigioniera da Pashek (Sid Haig), uno spietato vampiro che secoli prima ha sconfitto, servendosi dell’inganno, Vlad Kossei “il diavolo in persona”. Vlad Kossei è ora tonato per portare a compimento la sua sanguinaria vendetta e ha intenzione di servirsi proprio della cacciatrice Carrie per ottenerla.
Gli autori si affannano in un’operazione di taglio e cucito che disperatamente tenta di tenere insieme una moltitudine di elementi che tuttavia faticano a coesistere: i riflessi di cinema horror dati dalla presenza dei vampiri legano ben poco con l’action-movie femminile alla Tomb Raider cui sembra voler richiamare il personaggio della protagonista Carrie Rieger (Victoria Pratt) anche a causa dell’assenza di scene d’azione davvero spettacolari che possono giustificare, per esempio, l’apprezzamento da parte del pubblico di opere apparentemente simili come la trilogia di Blade. Appare poi del tutto fallimentare anche il tentativo di rendere truculente alcune scene di tortura nelle quali i cacciatori strappano ad un vampiro i suoi grossi, goffi e, quindi, poco credibili dentoni.
Il mistero che pian piano prende forma intorno alla terrificante figurabrotherhood of blood di Vlad Kossei dovrebbe servire da traino per l’intera storia, ma in realtà, per la paura di non catturare a sufficienza l’attenzione degli spettatori, i due registi si affidano all’(ab)uso di flash-back ed ellissi temporali che tengono nascosti fino alla fine gli elementi essenziali per l’esatta ricostruzione degli eventi, ma che a lungo andare si rivelano irritanti e non sufficienti a rendere meno prevedibile l’esito della storia.
 

IL DVD
A compensare il basso valore dell’opera non interviene certo la qualità del dvd, che offre davvero poco allo spettatore. Il menù non consente neanche l’accesso ai sottotitoli ed è del tutto mancante di contenuti extra. Se poi non si possono avanzare critiche significative alla qualità audio (Italiano Dolby Digital 2.0; Inglese Dolby Digital 2.0) e video del film, bisogna ribadire ancora una volta che troppo spesso le case di distribuzione, come la One Movie in questo caso, non sfruttano appieno le possibilità interattive del supporto dvd.
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