DVD – "Bastardi senza gloria", di Quentin Tarantino

bstardi senza gloriaDa Universal l’ultimo, apprezzatissimo, lungometraggio del regista di Kill Bill, capace di offrirsi anche nella sola edizione DVD disco singolo attraverso le inedite e interessanti prospettive fornite dalla raccolta di scene tagliate e dalla possibilità di visione nell’originale edizione multilingua

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Bastardi senza gloria_cover DVD disco singoloTitolo originale: Inglourious Basterds
Anno: 2009
Durata: 146’
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Genere: Bellico
Cast: Brad Pitt, Christoph Waltz, Diane Kruger, Melanie Laurent
Regia: Quentin Tarantino
Formato DVD/video: 2.40:1 anamorfico
Audio: italiano, originale multilingua e spagnolo Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, spagnolo, bulgaro, olandese, portoghese, rumeno
Extra (edizione disco singolo): 3 scene estese e alternative: Pranzo con Goebbels (versione completa), Il gioco di carte La Louisiane (versione completa), L’inizio di Nation’s Pride (versione alternativa); Nation’s Pride, il film completo; 4 Trailers
 
 

IL DVD

In attesa di conoscere il responso degli Academy Awards (almeno la statuetta all’immenso Christoph Waltz si spera non mancherà) recuperiamo in DVD l’ultimo pastiche di Quentin Tarantino, che Universal ha messo a disposizione in tre edizioni digitali, un Blu-Ray Disc, un doppio DVD e un disco singolo sul quale si incentra la nostra attenzione. Sebbene l’edizione manchi infatti degli approfondimenti e delle interviste presenti nelle altre due uscite, nondimeno comprende alcuni interessanti contributi che permettono di arricchire l’esperienza perché si inseriscono direttamente nel corpo del film offrendo nuove (ancorché brevi) prospettive. Il riferimento ovviamente è alle tre scene estese o alternative: la prima Pranzo con Goebbels (7’15’’), mostra nella sua interezza il colloquio al ristorante fra Shoshanna Dreyfus (la splendida Melanie Laurent) e il ministro della propaganda nazista, con tanto di disquisizione sul valore del cinema in rapporto ai classici della filmografia tedesca. La scena è ripresa da un’unica angolazione e comprende le indicazioni di Tarantino prima del ciak, tanto da rappresentare un autentico cimelio per gli appassionati. Meno interessante Il gioco di carte La Louisiane (2’12’’), che Bastardi senza gloria_menu lingueanticipa e dilata la già lunga sequenza della taverna. L’inizio di Nation’s Pride (2’08’’) è invece a tutti gli effetti una scena tagliata e mostra l’impazienza di Hitler nell’attesa della proiezione del “capolavoro” propagandista sul soldato Zoller e il successivo/suggestivo aprirsi del sipario. A proposito di Nation’s Pride, o, più correttamente, Stolz Der Nation (“L’orgoglio della nazione”) nel DVD è pure inclusa la versione integrale, di 6’11’’ e diretta da Eli Roth, che si diverte a imprimere a un filmato che vorrebbe essere vintage un taglio estremamente moderno, sfacciatamente citazionista (si tira in ballo persino il Sommo Ejzenstejn de La corazzata Potemkin) e che nella sua ironia totale scardina naturalmente la goffaggine sempre presente nel cinema di propaganda (impagabile la telefonata dell’ufficiale americano che prega Hitler di risparmiarlo). Interessante notare come ciò non sia bastato a risparmiare a Tarantino la pretestuosa accusa di essere un "falsario". Infine non mancano i trailer (1 teaser, 1 trailer, 1 trailer internazionale e c’è anche quello giapponese), tutti sottotitolati.
Altro motivo di merito dell’uscita digitale è naturalmente la possibilità di godere del film nella versione originale multilingue, rimediando in questo modo al disastro compiuto nell’edizione italiana, in cui sono stati aggiunti dialetti laddove non serve e si è in larga parte persa la musicalità di un film basato proprio sulla giustapposizione di lingue tra loro estremamente differenti (inglese, francese, tedesco e italiano): si potrebbe quasi affermare che Tarantino sia riuscito ad elevare la sua cifra citazionista a un valore simbolico rappresentato dal cosmopolitismo dei suoi personaggi, che nel mélange sonoro dei rispettivi idiomi restituisce una mappatura efficace e intricata dei complessi riferimenti cari al regista (la Francia culla del cinema, la Germania maestra della propaganda e dell’inquietudine filmica, l’America come matrice della propria provenienza e l’Italia dei guilty pleasures cinefili). Il video in formato widescreen 2.40:1 si presenta senza evidenti difetti di compressione, con un quadro definito e compatto.
 
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