DVD – “The new daughter”, di Luiso Berdejo

Magistrale lezione di etica attoriale e cinematografica di Kevin Costner,  in quello che probabilmente è il film peggiore che gli sia mai capitato d’interpretare: non si tira mai indietro, si arrotola le maniche e gira la scena, non si dà per vinto e porta negli occhi la speranza che con il ciak successivo possa arrivare la stoccata che possa salvare l’operazione. Da un racconto di John Connolly, straight to video per 01 Distribution

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Titolo originale: id.
Anno: 2009
Durata: 
108’
Distribuzione:
Rai Cinema – 01 Distribution
Genere:
 horror 
Cast: Kevin Costner, Ivana Baquero, Samantha Mathis, Gattlin Griffith, Erik Palladino, Noah Taylor
Regia: 
Luiso Berdejo
Formato video:
 2.35:1 
Audio: 
italiano, Dolby Digital 5.1 – inglese, Dolby Digital 5.1 – italiano, DTS 5.1
Sottotitoli: 
italiano per non udenti
Extra: scene eliminate ed estese, making of

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

IL FILM
Ancora una volta Kevin Costner dà una magistrale lezione di etica attoriale e cinematografica, in quello che probabilmente è il film peggiore che gli sia mai capitato d’interpretare. Prima che Zack Snyder e Chris Nolan lo richiamassero alla posizione mitologica che gli spetta, scegliendolo per interpretare il padre di Clark Kent nell’imminente Superman – Man of Steel, Costner è passato dal classico periodo d’ombra che spesso investe le star della sua generazione, costrette a fare capolino in straight to video senza pretese che si spera restino dignitosi (ma il precedente Swing Vote è in realtà molto di più, superbo trattato minimo di morale quotidiana, costneriano sino al midollo). 
E così eccolo, eroico, cercare di rialzare le sorti di questo horroruccio d’ambientazione famigliare, primo film americano dello spagnolo Luiso Berdejo, e primo film ad essere tratto dalla produzione letteraria dello scrittore dell’orrore John Connolly. Il racconto è roba da pseudo-King d’accatto, con un padre appena separatosi dalla moglie che si trasferisce con i due figli in una grande villa in campagna, all’entrata di un paesino nell’entroterra USA. 

La primogenita Louisa (Ivana Baquero, la piccola Ofelia del Labirinto del Fauno) è un’adolescente in piena pubertà, dunque non solo odia profondamente papà Costner (con cui litiga senza sosta), ma è vittima di un corpo in perenne subbuglio, che la natura soprannaturale del film spiega come l’influenza nefasta di una ingombrante tomba a cumulo risalente ai nativi americani, che la famigliola si ritrova in giardino, e da cui partono gli Spiriti in inquietanti scorribande (molto King anche in questo: gatti sgozzati, impronte sul porticato, bamboline di ramoscelli che partoriscono scarafaggi, babysitter che scompaiono al buio…) tutte tese ad accoppiarsi con la nuova figlia del protagonista, la quale rappresenta la virginea incubatrice perfetta per tornare a questoMondo. E fin qui ci siamo, fin quando Costner non è costretto a strisciare basito all’interno dell’autostrada di cunicoli nascosta sotto il lapidario tumulo di terra, per riprendersi l’amata Louisa sequestrata da questi strani scheletri verdescuro che sono in sostanza i mostri del film. Eppure anche in queste imbarazzanti sequenze, Costner non si tira mai indietro, si arrotola le maniche e gira la scena, non si dà per vinto e porta negli occhi la speranza che con il ciak successivo possa arrivare la stoccata che possa salvare l’operazione: ed ecco che il film mette a segno un finale inaspettato, un sussulto inatteso, un colpo di reni su cui l’attore si staglia ancora una volta glorioso come padre sacrificale dei figli d’America. Meno male.
Anche se il ritorno al genere dell’infinitamente più valido Dragonfly di Tom Shadyac non sortisce risultati altrettanto fortunati, Kevin Costner attraversa dunque il set di The new daughter con la meravigliosa consapevolezza iconica propria solo dei grandi: e se ai fan potrebbero bastare quel paio di sequenze in cui l'attore imbraccia finalmente un grosso fucile con la familiarità che gli è propria, è indubbio che la scena che più gli appartiene sia quella, tenerissima, in cui il padre cerca impotente e rassegnato su google i consigli dei forum e dei siti specializzati su come affrontare la pubertà della figlia.

IL DVD
01 Distribution edita quest'inedito in sala di Luiso Berdejo corredandolo con un bouquet di sequenze eliminate di utilità pressoché nulla, e un making of dominato dall'intervista allo scrittore John Connolly, in cui Costner fa capolino un paio di volte, e subito senti la riluttanza e la poca convinzione sul progetto, negli occhi e nelle parole dell'attore. Dopo The new daughter, per Costner sarebbe stata la volta dello splendido ruolo nel bellissimo The company men di John Wells.
Coraggio.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array