DVD – "Killers", di Robert Luketic

Il sodalizio tra Robert Luketic e Katherine Heigl è una delle invenzioni più formidabili della Hollywod degli ultimi anni, e come tale va preservata e incentivata il più a lungo possibile, e con tutto il nostro fervore. Killers è una diretta escrescenza del magnifico La dura verità: la singolarità di Katherine è la stessa del cinema di Luketic, talmente fuori (dal) tempo da non poter che fallire, e allo stesso tempo sempre immerso in una costante sensazione di presenza. Benemerito dvd Dall'Angelo, mai uscito in sala in Italia

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Titolo originale: id.
Anno: 2010
Durata: 100’
Distribuzione:
Dall'Angelo Pictures
Genere:
commedia
Cast: Ashton Kutcher, Katherine Heigl, Tom Selleck, Catherine O'Hara
Regia:
Robert Luketic
Formato video:
 2.35:1 
Audio: 
italiano, Dolby Digital 5.1 – inglese, Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: 
italiano per non udenti
Extra: trailer

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IL FILM
Il sodalizio tra Robert Luketic e Katherine Heigl è una delle invenzioni più formidabili della Hollywod degli ultimi anni, e come tale va preservata e incentivata il più a lungo possibile, e con tutto il nostro fervore. Questo Killers è una diretta escrescenza del precedente, magnifico La dura verità: come in quel film, Luketic reillumina un paesaggio che ha tutti i toni e i colori del classico (e qui i rimandi vanno dall’Hitchcock ‘leggero’ al Frankenheimer di Operazione Diabolica ai film di 007), e ne svela la modernità ancora latente attraverso l’innesto del corpo della Heigl, che incarna con la sua fisicità esuberante ed ingombrante l’incredibile paradosso di un segno di assoluta classicità, qui come in Ugly Truth in un personaggio di coriacea svampita quasi billywilderiana, totalmente innervato in una gestione contemporanea della propria immagine (non a caso esplosa sul piccolo schermo di Roswell e Grey’s Anatomy). La singolarità di Katherine Heigl è la stessa del cinema di Robert Luketic, talmente fuori (dal) tempo da non poter che fallire (Killers è stato un flop disastroso al botteghino USA), e allo stesso tempo sempre immerso in una costante sensazione di presenza, tanto da beccarsi le accuse da più parti di assomigliare un po’ troppo al coevo Innocenti Bugie di James Mangold.
E anche se nel suo film Mangold gira forse i migliori 60 minuti di tutto il suo cinema, quelli iniziali in cui Cameron Diaz non fa che ricalcolare continuamente il percorso del proprio sguardo drogato dal tour nell’universo-Cruise, fino a fermarsi su di un’isola che non a caso non è segnata su alcuna mappa, la pellicola di Luketic opera in realtà uno slittamento decisamente opposto nella parabola del personaggio femminile. Knight and Day di Mangold sin dal titolo originale ruota, alla stregua appunto della sua protagonista Cameron Diaz, intorno ad una spazializzazione senza tregua dell’icona-Cruise, che è il punto fisso della raggiera del film: in maniera ribaltata e paradossale, anche se l’ex-killer interpretato da Ashton Kutcher ha perennemente il controllo della situazione e reagisce all’istante agli implacabili agguati degli assassini nascosti sotto le mentite spoglie di amici, colleghi e vicini di casa che gli sono alle costole, è la Heigl quella che pare più a proprio agio immersa nella materia della “commedia romantica d’azione” – il suo personaggio impiega pochi attimi a comprendere l’intera situazione e ad accettarla; si fa passare un revolver dal marito, di cui sino al giorno prima ingnorava le reali fattezze di omicida a pagamento, e instancabile nel corso di sparatorie, lotte corpo a corpo e inseguimenti fatali rivolge tutta la sua attenzione a litigare con l’uomo riguardo ai propri genitori e al figlio che forse le sta crescendo nella pancia. In un solo momento è come se quella di moglie di un assassino sul quale pende una taglia di venti milioni di dollari sia stata da sempre la realtà della donna, che smette subito di stupirsene – coerentemente, nel finale scopriremo che forse questa sua propensione all’azione è un’eredita di famiglia…
Ecco allora come il cinema di Luketic si conferma una nuova volta prepotentemente femminile (l’unica eccezione è forse 21 – ma se la donna in quel film fosse in buona sostanza la città stessa di Las Vegas, con le sue superfici e le sue curve suadenti?), innervato da una visione uterina-mestruale, dominato da superdonne in cui far rivivere fotogramma dopo fotogramma la rivincita delle bionde della Storia del Cinema.

IL DVD
Dall’Angelo Pictures porta in Italia l’ultima regia di questo superbo cineasta, direttamente per l’home video: alle distribuzioni cinematografiche nostrane Killers non era interessato per nulla. L’edizione in dvd del film presenta un audio potente e bilanciato, e dei colori che in alcuni punti paiono però un po’ appiattire i toni della fotografia tipicamente à la Luketic dell’opera, e cioè ad un passo dalla solarizzazione (con buona pace del cinematographer abituale del cineasta, ovvero il sommo Russell Carpenter, responsabile anche delle luci di Killers). Nessun contributo extra accompagna il disco, giusto il trailer – ma trattandosi del recupero sacrosanto d’uno scandaloso inedito in sala della scorsa stagione, l’acquisto è irrinunciabile anche senza fronzoli aggiuntivi.

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