"Ti odio, ti lascio, ti…", di Peyton Reed

Reed torna a parlare di sentimenti dopo il recente "Abbasso l'amore", ma costruisce una storia amara, partendo da una convivenza ed analizzando i passi che portano alla rottura di un legame. Collaborano due testimoni silenziosi: una casa e lo spettatore.

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Psicopatologia della vita quotidiana di una coppia; dissertazione antiromantica sull'impossibilità della comunicazione tra due esseri umani, trascinati dalla corrente degli eventi; apologo amaro sui conflitti sistemici tra organi umani spesso in disaccordo, come cuore, genitali e cervello. Che Gary non sia "l'uomo adatto" per Brooke, e viceversa, è chiaro fin dalla primissima scena; ma se di coppie "sbagliate" è piena la vita (ed il cinema), vivere sotto lo stesso tetto è un'altra cosa.
Peyton Reed torna a parlare di sentimenti subito dopo il recente Abbasso l'amore, dove la coppia McGregor/Zellweger percorreva nella direzione più usuale la strada dell'innamoramento. Questa volta, invece, il regista costruisce una storia amara, partendo da una convivenza ed analizzando i passi che portano alla rottura di un legame. La paternità del film appartiene a Vince Vaughn, interprete di Gary, soggettista e produttore; ma la messa in scena è di Reed, che si è basato sulla collaborazione silenziosa di due testimoni: l'appartamento dei protagonisti, in cui si svolge la maggioranza delle riprese, e lo spettatore, chiamato continuamente in causa dalle diagonalizzazioni dei loro sguardi, che gli impongono un ruolo promiscuo di osservatore, avvocato e giudice. La casa, col suo substrato psicanalitico che ne farebbe rifugio eletto, diventa invece un'arena in cui il rapporto amoroso si trasforma in duello, in cui il nemico è al di qua delle barriere e presenta quotidianamente la propria sfida. Una struttura dialoghistica di tipo teatrale, assieme alla preponderanza dell'abituale ambientazione domestica, spingono poi lo spettatore ad un continuo rimpallo tra processi di identificazione e di rifiuto, nel tentativo di razionalizzare i comportamenti con i quali i protagonisti accelerano il processo di dissoluzione della loro storia d'amore.
Inquadrature giocate principalmente sui primi piani dei due contendenti, separati nello spazio come nella relazione sentimentale, completano la struttura programmatica di anti-commedia che gli autori dichiaratamente hanno messo in piedi; le gag non mancano, ma i sorrisi contrastano con il dolore di fondo.

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Titolo originale: The break-up
Regia: Peyton Reed
Interpreti: Vince Vaughn, Jennifer Aniston, Joey Lauren Adams, Jon Favreau, Judy Davis, Vincent D'Onofrio
Distribuzione: UIP
Durata: 102'
Origine: USA, 2006

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