Déjà vu – Corsa contro il tempo, di Tony Scott

Avevamo appena finito di denunciare le leggerezze di "Domino", che Scott estrae dalla giacca un prodotto accurato, rispettoso degli spettatori e del cinema. Una difficile mescolanza tra elementi poco solubili – poliziesco, melodramma, fantastico, azione – che qui trova invece una sua compiutezza.

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Non è passato molto tempo da quando parlavamo dello sforzo visivo al quale Tony Scott costringe spesso il suo spettatore. Si parlava in particolare di Domino, di montaggio frenetico, di iperframmentazione della realtà (e dell’inadeguatezza di Keira Knightley nel ruolo della bounty killer). Ed ecco che Scott tira fuori dalla giacca questo Déjà vu, così distante dalla produzione precedente – nonostante il marchio di Jerry Bruckheimer – e così equilibrato nel calibrare i pesi relativi da assegnare ad una sceneggiatura fatta di thriller, di indagini poliziesche, di azione, di melodramma, di sci-fi. Un dosaggio scrupoloso di scelte fotografiche, di editing, di tempistica dei climax, difficile quanto la mescolanza di generi non sempre solubili tra loro. Parliamo infatti di una storia di investigazioni su una strage terroristica, combinata con il racconto di un innamoramento e con fantascientifici viaggi nel tempo; dove però il passato e il futuro si incrociano con oculatezza, gli inseguimenti non sono intermezzi vacui, la tensione cresce anziché diminuire all’aumentare degli indizi, e in cui la storia d’amore è la meno “parlata” e più “guardata” possibile.
Enorme, per l’economia del film, l’importanza della fisicità di Denzel Washington: presenza quasi abituale, ormai, sui set di Scott, essendo Déjà vu il loro terzo film insieme, dopo Allarme rosso e Man on fire. Il suo understatement da “eroe per caso” lascia l’impronta: ma anche gli ologrammi estranei allo spazio e al tempo in cui la meno nota Paula Patton prende forma, e i segni della sofferenza carnale di un Jim Caviezel molto “anticristo” a dispetto della Passione gibsoniana, beneficiano della tendenza di questo regista a concentrare lo sguardo su primi e primissimi piani dei suoi protagonisti, quasi volesse marcare con decisione il passaggio del film, lo strofinamento della pellicola, sulla loro pelle.
La cura di Scott nei confronti di questo prodotto si riscontra anche nel rispetto verso i nessi psicologici sollecitati nello spettatore dall’aver ambientato il film nella città di New Orleans, visibilmente segnata nel territorio dalle ferite inflitte dallo spaventoso Katrina: una discrezione testimoniata da rese fotografiche, sia analogiche che digitali, circoscritte principalmente nella gamma dei contrasti medi, a sottolineare la cupezza del parallelo tra inesorabilità della natura e implacabilità della follia umana.

Titolo originale: Deja vu
Regia: Tony Scott
Interpreti: Denzel Washington, Paula Patton, Jim Caviezel, Val Kilmer, Bruce Greenwood, Adam Goldberg
Distribuzione: Buena Vista International
Durata: 2h 06′
Origine: USA, 2006

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