"The Covenant", di Renny Harlin

Quello di Renny Harlin continua ad essere un cinema di traiettorie. Anche in questo 'piccolo' teen-horror il cineasta ribadisce l'importanza delle geometrie, delle sue numerosissime inquadrature dall'alto, dei suoi frammenti di cinema che cercano sempre di sforare la superficie dell'immagine per proiettarsi oltre i confini dello schermo.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Il cinema di Renny Harlin continua ad essere un cinema di traiettorie. Da questo punto di vista il suo film più apertamente teorico resta il formidabile Driven, incompreso e bistrattato. Un flop che, bissando a pochi anni di distanza quello di Corsari, ha probabilmente ridimensionato la portata dei film affidati a questo straordinario regista, un professionista che non tentenna un attimo prima di accettare progetti come l'aggiustatina al prequel dell'Esorcista di Schrader – o questo The Covenant, appunto. Film 'piccolo' questo dove Harlin si prende però tutto lo spazio per ribadire l'importanza delle geometrie, delle sue numerosissime inquadrature dall'alto. Come dire che il suo cinema si origina dalla sequenza in cui Bruce Willis in Die Hard 2: 58 minuti per morire per guardare in camera deve saltare in aria col sellino eiettabile da un aereo fermo che esplode in aeroporto, e disegnando la sua parabola nel cielo notturno per un attimo riesce a raggiungere la mdp che lo guarda da lassù. Già l'incipit di The Covenant al rave party con conseguente inseguimento tra l'auto della polizia e la jeep dei teenagers protagonisti recupera perentoriamente questa visione vettoriale così tipica di Renny Harlin, e dei suoi 'frammenti di cinema' che cercano sempre di sforare la superficie dell'immagine per proiettarsi oltre i confini dello schermo. Di nuovo, Driven come manifesto di questa tendenza, che in The Covenant si sublima nel duello finale tra due dei cinque discendenti delle streghe di Ipswitch bruciate dal Tribunale dell'Inquisizione che frequentano lo Spenser College e si sfidano a suon di poteri magici per la conquista del Potere: i raggi magnetici, le sfere di energia, i vetri rotti, i bidoni, i forconi e finanche i propri corpi che i due contendenti si lanciano addosso sembrano sempre finire da qualche parte ai lati dell'immagine, fuoricampo che pare più una sorta di 'passaggio dimensionale' verso la realtà della sala. Piove, nel finale, Caleb e Chase trasformano le gocce della pioggia che cade in armi da utilizzare nel loro combattimento. E ci si ricorda che quello di Harlin è anche un cinema di elementi, soprattutto atmosferici: neve (Cliffangher e, di nuovo, Die Hard 2), pioggia, acqua soprattutto (Corsari, Blu Profondo, questo The Covenant con scene di tensione nelle docce del college e in piscina…). Cinema primario: Harlin sembra tornato alle origini della propria carriera, qui come negli ultimi L'Esorcista: la genesi e Mindhunters, quando dirigeva lo strepitoso A Nightmare on Elm Street 4: The Dream Master, episodio della saga di Freddy Krueger in cui la Nancy di Heather Langenkamp passava il testimone di perseguitata dal mostro sfigurato alla teenager bionda Alice Johnson – e la collegiale Sarah di The Covenant sembra proprio una reincarnazione di quella Alice, minacciata, lei e i suoi compagni di high school, dalle evanescenti 'presenze altre' di cui Renny Harlin inibita i corridoi del suo dormitorio.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 



Titolo originale: id.


Regia: Renny Harlin


Interpreti: Laura Ramsey, Sebastian Stan, Steven Strait, Chace Crawford, Taylor Kitsch


Distribuzione: Sony Pictures Releasing



Durata: 97'


Origine: USA, 2006

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative