"Come le formiche – Wine and Kisses", di Ilaria Borrelli

La regista Ilaria Borrelli non perde occasione per gettare nel calderone nuovi ingredienti e continuare a mescolare, in attesa che il miracolo del “Rubro” si compia. Troppa l'indecisione alla quale sembra abbandonarsi, vagando senza meta tra personaggi e situazioni, girandovi attorno, senza mai riuscire a trovare un attimo di riposo.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Qualche formichina passeggia indisturbata tra i titoli di testa. Poi la voce fuori campo di una bambina, intenta ad osservare con vivo interesse colonie di piccoli insetti neri alle prese con la giornaliera attività della colonia. Una sorta di presentazione di quella non troppo originale analogia  tra animali ed esseri umani, alla quale l'intreccio narrativo farà continuo riferimento nel corso del film. Per lo meno un punto fermo, considerando l'indecisione alla quale la regista Ilaria Borrelli sembra abbandonarsi, vagando senza meta tra personaggi e situazioni, girandovi attorno, senza mai riuscire a trovare un attimo di riposo. La stessa indecisione che trasmette alla macchina da presa, dapprima in disparte, discretamente intenta ad osservare da lontano la corsa di un cavallo che attraversa lo schermo da parte a parte; poi fortemente invasiva, incollata ai visi di chi parla, stretti in un'inquadratura di primissimo piano. Cambi repentini, che non permettono alle immagini di scorrere in scioltezza, rendendo ancora più netta la sensazione di smarrimento avvertita dallo spettatore.
Quasi una conseguenza perciò, che Sveva e la sua famiglia finiscano per dimenticarsi della piccola e si precipitino poi a cercarla nel bosco, per tutta la notte. Anche in questo caso però, non ci si lascia sfuggire l'occasione per gettare nel calderone nuovi ingredienti e continuare a mescolare, in attesa che il miracolo del “Rubro” si compia. Ecco perciò aprirsi una finestra sul rapporto padre-figlia dopo la morte della moglie-madre, per poi lasciare spazio all'improvviso ferimento del simil-eroe per cui si teme il peggio. Senza dimenticare il tentativo di contrabbando di animali esotici con tanto di minacce e fratture subite dagli estortori di turno, la corsa di cavalli al cardiopalma e i fastidiosissimi girotondi amorosi tra cognati trafitti dalle bollenti frecce di cupido. A questo bisogna aggiungere la cornice bucolica entro la quale si svolge il tutto, con tanto di tramonti dalle striature rossastre e notti stellate dal silenzio innaturale. E poi le sorelle che si fanno la guerra solo per potersi ritrovare distese su un prato, l'una accanto all'altra per deporre le armi e il padre che   ricomincia ad  amare quando ogni speranza sembrava persa.
L'energia e l'entusiasmo che gli interpreti riescono a trasmettere è una delle poche note positive di Come le formiche – Wine and Kisses. Peccato non bastino a riportare sulla strada maestra le sorti di una pellicola fallita per avere tradito sé stessa.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Regia: Ilaria Borrelli
Interpreti: Galatea Ranzi, Patrizia Pellegrino, Philippe Caroit, Bernadette Peters, Luis Molteni, Vittorio Viviani, Stefano Antonucci, F. Murray Abraham
Distribuzione: La Dolce Vita Productions
Durata: 85'

Origine: Italia, 2007

Il trailer del film

 

 

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array