"The Ballad of Genesis and Lady Jaye" a Berlino. Decostruire l'immagine, costruire l'amore


Sarà in anteprima mondiale alla della 61° Berlinale nella sezione Forum, tradizionalmente deputata ad accogliere le opere più sperimentali, The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Losier

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Visibile anche sul canale vimeo di Marie Losier e sul sito ufficiale del film. Il teaser trailer qui

 

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Genesis Breyer P-Orridge - pandroginySarà in anteprima mondiale alla della 61° Berlinale nella sezione Forum, tradizionalmente deputata ad accogliere le opere più sperimentali, The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Losier. Ritratto di una storia d'amore che sceglie la decostruzione della singola identità, ma anche della coppia, e rifiuta di avere fine con la morte: quella di Genesis P-Orridge e Lady Jaye, e del "cut-up vivente" che la sintetizza, il sogno dell'integrazione di due corpi, due coscienze, due linguaggi artistici e due vite verso un'unione totale che trascenda i limiti della biologia.

Figura chiave della cultura underground, agitatore culturale, pioniere nella musica: considerato il padre dell'industrial, fondatore di Throbbing Gristle e Psychic TV, influenzerà profondamente suoni e scene vicine – Coil, Current 93 – e future, dagli SPK, geniale band noise in cui militava Graeme Revell, che molto più tardi diventerà il compositore hollywoodiano che conosciamo – alla psychedelic trance all'acid house.
 

 

Neil Andrew Megson, ovvero  P-Orridge, fonda il collettivo COUM Transmissions all'inizio degli anni '70, in continuità con ler istanze dell'azionismo viennese di Otto Muehl o l'Orgien Mysterien Theater di Hermann Nitsch: happening a base di sesso, rose, sangue, latte The Ballad of Genesis & Lady Jaye e urina, molto prima delle provocazioni artistiche di Andres Serrano. Verrà definito dal parlamento inglese "sabotatore di civiltà", e se per civiltà si intende una società fondata su repressione, controllo e violenza, l'appellativo è abbastanza calzante guardando i 35 anni di attività di Genesis.

 

Passando poi dall'esperienza del "Thee Temple ov Psychick Youth" – stato più mentale che geografico senza membri nè regole per i membri, ad altre sperimentazioni di comuni e spazi di lavoro collettivo, P-Orridge ha fatto della sua vita una trasformazione costante, tra performance e body art, poesia dadaista, esoterismo, collaborando tra gli altri con Derek Jarman (tra i lavori comuni c'è la celebre Pirate Tape: interprete: William Burroughs, fotografia e montaggio di Jarman, musica: Psychic TV)Timothy Leary e soprattutto William S. Burroughs, che gli presentà Brion Gysin (quest'ultimo per Genesis, che lo definisce il Leonardo Da Vinci del 20° secolo, sarà un mentore assoluto).

 

Nel 1990 con la sua compagna Lady Jaye (Jacqueline Breyer) inizia un rapporto centrato su un unico obiettivo: decostruire la rappresentazione di sè.
Innamoratissimi, tentano di fondere le rispettive identità in una mutazione che piacerebbe a Cronenberg, anche attraverso la chirurgia plastica, la terapia ormonale, il travestitismo e la modifica del comportamento, nel tentativo di creare e incarnare un unico personaggio, un Terzo, S/he, Her/e: Breyer P-Orridge, un figlio della "Pandroginia" (il video-manifesto qui e qui).

 

The Ballad of Genesis & Lady Jaye - verso la pandroginiaNon si tratta di una semplice riflessione teorica sul genere: per Genesis e Jaye è stato un modo di lavorare  attraverso atti simbolici, ma concreti, sull'integrazione di due corpi, due coscienze, due linguaggi artistici e due vite verso un'unione totale. Un sogno già documentato in The Transformation of Genesis P-Orridge, di Kel O'Neill & Eline Jongsma.

 

"Alcuni si sentono come un uomo intrappolato nel corpo di una donna, altri come una donna intrappolata nel corpo di un uomo. Noi abbiamo pensato, invece: mi sento in trappola in un corpo. Il corpo è semplicemente la valigia che ci porta in giro. La Pandroginia è un lavoro sulla mente, sulla coscienza." dice P-Orridge, i denti d'oro, in omaggio al gangster in Belle de Jour (il film preferito di Jaye, mentre Genesis cita John Waters e Kenneth Anger); il piacere, e viene da dire, questo tipo di rapporto amoroso che non tollera nè ruoli nè dettami "è un’arma, la strategia più importante di tutti i tempi".

 

Putting Your Money Where Your Mouth Is… A LOVE STORYDopo la scomparsa di Lady Jaye a causa di un cancro nel 2007, Genesis ha continuato lo sviluppo del suo progetto, seguitando a plasmare le sue fattezze sul modello della compagna di vita e sviluppando l'idea che "anche la mortalità debba essere riconsiderata alla luce della sintassi bizzarra e unica dell'amore", come si legge nella presentazione della mostra del 2010, Putting Your Money Where Your Mouth Is… A LOVE STORY.

 

"Nella cultura dei nativi americani non esiste il termine 'morte' la parola che loro utilizzano è 'separazione'. Se ci pensi è un termine molto più accurato per descrivere quel passaggio". Ebbene l'idea di "Pandroginy" vuol essere proprio una via per la consapevolezza e per l'unità oltre ogni separazione: un progetto teorico che negli anni '80 Genesis perseguiva con i suoi suoni spiazzanti e urticanti, poi con Lady Jaye un'avventura-manifesto vissuta letteralmente sulla propria pelle.

 

"Più andavamo avanti, più spingevamo noi stessi, fisicamente e mentalmente, guardando all'evoluzione. Consideravamo quel processo come una via nuova per la razza umana che non riguardava la guerra, il conflitto, la frizione o la violenza, ma l'inclusione, l'uguaglianza e la similarità: 'abbracciare' l'altro, 'abbracciare' tutti gli altri. Per noi era diventato, nuovamente, una cosa che riguardava 'la distruzione del controllo' e l'evoluzione vista come una necessità della nostra specie non solo per sopravvivere ma anche per essere creativi, prosperare e diventare speciali" così Genesis raccontava in un'intervista il suo progetto.

 

The Ballad of Genesis & Lady Jaye - verso la pandroginiaIl film, completato a novembre, è l'esito di quasi 7 anni di lavoro complessivo su ore e ore di riprese (circa 4 ore di filmati 16mm, 30 ore di interviste in video HD – compaiono tra gli altri Jim Jarmusch, Orlan, Peter Christopherson dei Coil) effettuate per la maggior parte con una Bolex 16mm – "filmando principalmente da sola, la Bolex è diventata una parte vitale del mio corpo, quasi come una mano in più" dice la Losier – ma anche la selezione di ore ed ore di filmati amatoriali, materiali rari e inediti dell'archivio privato di Genesis.

 

"Come molti altri che lo hanno incontrato, ho visto nella vicenda di Genesis la realizzazione del concetto semplice e profondo che il modo in cui vivete la vostra vita è la forma d'arte più alta e inattaccabile che esista" precisa Marie Losier nelle note di regia. "Entrambi, Genesis e Lady Jaye, sono nati con malattie che cambiano la vita e che hanno causato, fin dalla tenera età, un rapporto incredibilmente complesso con i loro corpi. Più tardi, da attivisti di vario genere, hanno continuamente modificato il loro aspetto in un progetto di vita documentato attraverso video, fotografie, scritti e performances".

 

Genesis Breyer P-OrridgeLa realizzazione del film di Marie Losier è terminata con la ricerca di un solido montatore e un bravo sound engineer e il gonfiaggio in 35mm, grazie anche al supporto ricevuto dagli utenti di Kickstarter, piattaforma su cui gli artisti presentano i loro progetti cercando aiuti e finanziamenti. Al film partecipa come secondo cameramen anche Benjamin Kasulke (già direttore della fotografia e secondo regista di Brand Upon The Brain di Guy Maddin) che "ha portato con sè un'estetica completamente originale e la padronanza di magiche invenzioni alla Méliès, utilizzate per illustrare il processo verso la Pandroginia".

 

Il richiamo a Méliès non è casuale: "Mi avvicino ai miei soggetti come se mi trovassi ai primordi del cinema, ai tempi di George Méliès e dei fratelli Lumière, con la creazione di tableaux vivants comici, colorati, cercando di far emergere una verità che supera le convenzioni dei documentari tradizionali. Il film cerca di presentare l'incredibile complessità della personalità di Genesis da diverse angolazioni, compreso il mio punto di vista soggettivo. Fin dai miei primi film ho sentito che quando si riprendono soggetti nella loro vita reale, la mia presenza per quanto discreta modifica di molto la realtà di ciò che viene ripreso. Pertanto, io non sono neutrale, ma partecipo in prima persona, come in uno psicodramma, ispirata da ciò che sta accadendo di fronte all'obiettivo".

 

Ballad of Genesis & Lady Jaye - Marie LoisierLa musica è parte integrante del film: registrazioni di interviste, concerti e prove in molti formati differenti, appartenenti ad anni diversi, sono stati fusi con le immagini senza soluzione di continuità, grazie anche al contributo di  Brion Dall, che si è occupato del mix di tutti gli album degli Psychic TV.

 

La filmaker Marie Losier (nata nel '72 in Francia, vive e lavora a New York) ha già proposto un'anteprima del suo documentario al Centro George Pompidou di Parigi. I suoi film hanno fatto il giro di festival e musei, dalla Tate Modern alla Fondation Cartier, fino al Tribeca Film Festival, al Rotterdam Film Festival e al Festival di Berlino, dove ha già presentato nel 2009 Marie Losier Goes Underground, serie di ritratti di registi avant-garde, tra cui Tony Conrad DreaMinimalist. Scelta dal MoMa per Electrocute Your Stars (2004) dedicato a George Kuchar, e dal Whitney Museum di NY per The Ontological Cowboy (2005) ritratto di Richard Foreman, ha collaborato con Guy Maddin per il silent movie di 10 minuti Manuelle Labor (2007). 

 

"[Genesis] è l'unica persona che abbia mai incontrato che ho adorato come un eroe, che si rivelò esattamente come mi aspettavo che fosse, e tutto ciò che avevo sperato che fosse. Disumanamente intelligente. Ero interessato a lui soprattutto come a un personaggio, al  modo in cui viveva, ed era un 'più che vero' personaggio della vita reale. Un fenomeno. Cullavo già l'idea che il lavoro più importante fosse il proprio modo di vivere e che si dovrebbe vivere la vita come un lavoro, e cercare di rendere ogni suo aspetto il più possibile interessante."

William Burroughs

 

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