Il teaser trailer è visibile anche qui

Ha conquistato il premio per la migliore opera d'esordio, nella sezione Generation Kplus della 62° Berlinale: si chiama Kauwboy ed è il primo lungometraggio di finzione dell'olandese Boudewijn Koole.

Particolarmente attento alla dimensione della famiglia, dell'infanzia e dell'adolescenza – riconosciuto per i numerosi documentari, per i quali ha lavorato oltre che come regista e sceneggiatore, spesso anche come direttore della fotografia e montatore – Koole è già autore di due mediometraggi: Trage liefde (Drawn out love – qui il trailer), su un ventitreenne che incontra per la prima volta il padre gay, e il tv-movie Maite was hier (qui il trailer, il film è visibile interamente qui) con protagonista una quattordicenne costretta a fare i conti con la morte.

Kauwboy è una storia di formazione e vede come protagonista Jojo (l'esordiente Rick Lens) 10 anni, che vive solo con il padre (Loek Peters – Laptop, Life is Beautiful, Cool Kids Don't Cry) che adora. Sua madre, una cantante country, è assente, e Jojo è un ragazzino piuttosto solitario, che può diventare aggressivo. Un giorno trova una taccola, che porta a casa di nascosto, battezzandola Jack. Sarà proprio l'amicizia con l'animale, che si sviluppa in parallelo a quella per Yenthe (Susan Radder – Offers, Hidden Stories) a creare un nuovo spazio di comunicazione tra Jojo e suo padre.

Dopo la proiezione alla 62° Berlinale, il film uscirà nei Paesi Bassi in aprile, distribuito da Inspire Pictures.
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