L'innocente voyeur di François Ozon: Dans la maison, trailer e nuove foto

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Il trailer è visibile anche sul sito ufficiale di François Ozon
 

Trailer e nuove foto per Dans la Maison: il nuovo lungometraggio di François Ozon, già presentato a Toronto e a San Sebastián (dove ha vinto il premio più importante, il Golden Shell award, oltre al Gran Premio della Giuria per la miglior sceneggiatura) sarà al BFI London Film Festival il 14 ottobre, nelle sale francesi il 10 ottobre e a seguire in Germania e UK tra novembre e marzo del prossimo anno. Da noi il film sarà distribuito da BIM, in data ancora sconosciuta.
 

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L'innocente voyeur di François Ozon: Dans la maison, trailer e nuove fotoPer questo adattamento di El chico de la última fila, pièce del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga, il regista francese ha riunito un cast interessante in una riflessione sullo storytelling come mezzo per penetrare la realtà e la finzione e sul rapporto tra creatore e fruitore di un'opera.

Con Dans la Maison Ozon – che si era già interrogato sulla natura dell'ispirazione e sul confondersi del piano immaginario e di quello reale all'interno della creazione artistica con Swimming Pool – compone anche un ritratto familiare sui generis, come ha fatto spesso nella sua carriera (dall'umorismo al vetriolo di Sitcom, fino al quasi-musical di Otto donne e un mistero, per arrivare a Ricky e all'ultimo Potiche) e racconta le dinamiche dell'attrazione e rapporti che escono dagli schemi prestabiliti (Gocce d'acqua su pietre roventi, Les amants criminels, Il tempo che resta, Le refuge).

Fabrice Luchini
, già diretto in Potiche, ultimamente in Le donne del 6º piano, e qui lasciato pienamente libero di improvvisare, è l'insegnante Germaine, che guardandosi intorno alla ricerca di nuovi talenti letterari, incoraggia a scrivere un suo allievo di famiglia operaia, Claude, un timido sedicenne dall'aria innocente che siede all'ultimo banco, mantenendosi in disparte (è interpretato dal ventunenne Ernst Umhauer, visto in Le Moine, giudicato dal regista un attore abbastanza maturo per fare anche da narratore, proveniente da una piccola città come il protagonista, di una bellezza in grado di essere anche inquietante).

Nei suoi scritti, infatti, Germaine trova una straordinaria qualità: la capacità di descrivere con estrema precisione persone ed eventi, quasi come un voyeur… Non è un caso, perchè il ragazzo stringe amicizia con un compagno di classe sociale più alta, Rapha (Bastien Ughetto) e si insinua giorno dopo giorno nella vita della sua famiglia, catturando l'attenzione dell'avvenente madre di lui, Esther (Emmanuelle SeignerEssential Killing, Quelques heures de printemps, L'homme qui rit).

"Ciò che accade in queste case è piuttosto insignificante, un po' banale. Mi sono chiesto se aggiungere qualcosa di più drammatico, spingere verso il thriller o il mistero, rendere il tutto più hollywoodiano. Poi mi sono convinto che la vera sfida è rendere affascinante la normalità: i problemi sul lavoro, la noia, le piccole ossessioni" precisa Ozon.

Emmanuelle Seigner e Ernst Umhauer in DANS LA MAISON di François OzonGermaine incoraggia i metodi poco ortodossi del suo protetto – spiare meticolosamente le persone e introdursi nel loro quotidiano – fino a scoprire che il metodo di osservazione di Claude si rivolge anche verso la sua casa e la sua famiglia: in particolare, verso la moglie Jeanne (Kristin Scott ThomasCrime d'amour, Bel Ami, The Woman in the Fifth, Only God Forgives).
 

Le due protagoniste femminili sono state scelte per la loro complementarità (già splendidamente utilizzata in Luna di Fiele di Roman Polanski): Emmanuelle Seigner seducente e languida (anche se in questo film è proprio la sua natura ingenua  di angelo del focolare a risultare perversa), Kristin Scott Thomas apparentemente più fredda e misurata (il suo umorismo  viene esaltato dall'accento anglosassone, che Ozon ha voluto mantenere).

Nel cast, anche Jean-François Balmer (Madame Bovary e Rien ne va plus per Chabrol, ultimamente in Dead Europe) Denis Ménochet, che ha colpito il regista per la sua interpretazione di Perrier LaPadite in Bastardi senza gloria (visto anche in Pieds nus sur les limaces, Les adoptés, Le Skylab) e Yolande Moreau (la veterana belga protagonista di Louise-Michel, cattivissima in La Meute, vista anche in Séraphine, Mammuth, Le grand soir e Camille Redouble).

"Il rapporto tra  Germain e Claude riflette quello essenziale tra i partner creativi di ogni genere: l'editore e l'autore, il produttore e il regista, ma anche il lettore e lo scrittore, o il pubblico e il regista. Non appena ho letto il testo della pièce, ho sentito che poteva indirettamente parlare del mio lavoro, il cinema, e di una domanda fondamentale: dove viene l'ispirazione" racconta Ozon, che è stato attratto anche dal particolare punto di vista dell'opera, che ribalta il rapporto tra professore e studente.

 Ernst Umhauer e Fabrice Luchini in DANS LA MAISON di François OzonIl film non è autobiografico, ma Ozon ammette che gli insegnanti fondamentali nella sua formazione, sono stati proprio quelli che hanno preferito lo scambio reciproco all'autorità, come Joseph Morder, Éric Rohmer e Jean Douchet.

"Il professore vede gli alunni come pecore, un branco di imbecilli in uniforme (un'usanza che non esiste più in Francia). Ecco perchè ho avuto l'idea di ambientare il film in una scuola dove si sperimenta il ritorno alla divisa. Ho eliminato e semplificato molti aspetti del testo teatrale, che è un flusso continuo di dialogo" spiega Ozon a proposito del suo lavoro di adattamento.

Particolarmente sentito oltre alla mescolanza tra realtà e finzione è il tema del voyeurismo contemporaneo, della curiosità morbosa verso le vite degli altri (affrontato anche nel recente Superstar di Xavier Giannoli). In qualche modo tutti i personaggi di Dans la Maison sono voyeur ossessionati dall'immagine altrui e dalla percezione della propria.
 

Nella nostra gallery, tutte le foto di Dans la Maison.
 

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