"Ingoiare il cielo e spalancare l'orizzonte": Foxfire di Laurent Cantet, trailer e nuove foto

Laurent Cantet, regista di Foxfire

A distanza di 4 anni da Entre le murs (La classe), del 2008 (e a parte l'episodio nel film collettivo 7 Días en la Habana) il regista francese Laurent Cantet torna con Foxfire (le foto ufficiali) storia di una gang al femminile nell'America degli anni cinquanta, tratto dal bestseller di Joyce Carol Oates Ragazze Cattive.

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A distanza di 4 anni da Entre le murs (La classe), del 2008 (e a parte l'episodio nel film collettivo 7 Días en la Habana) il regista francese Laurent Cantet torna con Foxfire (le foto ufficiali) storia di una gang al femminile nell'America degli anni cinquanta, tratto dal bestseller di Joyce Carol Oates Ragazze Cattive e adattato dallo stesso Cantet insieme al fedele cosceneggiatore Robin Campillo.

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Laurent Cantet, regista di FoxfireLa struttura del film è più strettamente cronologica di quella del romanzo, che lavora sui ricordi e la ricostruzione della storia fatta da una delle protagoniste, Maddy. In alcune versioni della sceneggiatura, abbiamo cercato di utilizzare questa forma fluida, esplosa. Ma alla fine abbiamo rinunciato, a favore della rappresentazione minuziosa della nascita e della vita di una gang" racconta Cantet, che è partito da un libro anche per altri suoi film (L'avversario per A tempo pieno,
i racconti di La Chair du Maître per Verso il sud, il testo dell'insegnante François Bégaudeau  per La classe).

Siamo nella periferia americana: una banda di ragazze adolescenti crea una società segreta, Foxfire, allo scopo di sopravvivere e vendicarsi per tutte le umiliazioni subite. Guidate da Legs (l'esordiente Raven Adamson) la loro leader, perseguono il sogno impossibile di vivere secondo le proprie leggi.

Il film, come il romanzo, si svolge nel 1955: "Abbiamo capito subito che sarebbe stata una cattiva idea fare una trasposizione contemporanea della storia di queste ragazze, possibile solo in un momento storico in cui il controllo sociale sugli adolescenti non era esercitato con la stessa pressione di oggi" dice il regista.

Malgrado la fedeltà alle ambientazioni dell'epoca, FOXFIRE: CONFESSIONS D'UN GANG DE FILLES, di Laurent CantetCantet ha perseguito l'obiettivo di raccontare gli anni '50 in modo disinibito e libero, per evitare la rigida "museificazione" iconografica di certe pellicole: "Molti film storici hanno qualcosa del museo, soprattutto nei costumi, o in un linguaggio che si sforza di integrare le espressioni del tempo".

I riferimenti per Foxfire vengono piuttosto da materiale di reportage: "le sublimi foto di Joseph Sterling, raccolte in The Age of Adolescence, e quelle di Bruce Davidson, che ritraggono le gang di adolescenti nella New York degli anni cinquanta".

Anche le scelte musicali riflettono questa libertà: se "la storia dei '50 americani è anche la storia della musica popolare" e nel film ritroviamo "la collisione tra canzoni sciroppose trasmesse via radio e il nascente rock'n roll nutrito dalle radici blues e jazz" Cantet ha voluto inserire anche un brano originale di Timber Timbre, progetto folk canadese atmosferico e suggestivo (l'ultimo album,  del 2011, è  Creep On Creepin' On): "un gruppo moderno, ma dal suono grezzo, che sembra vicino a quello dei '50. Lavorare con loro mi ha aiutato a creare una sorta di atemporalità che volevo fosse presente in tutto il film".

Per atemporalità, Cantet, sempre attento e sensibile rispetto ai problemi sociali, intende anche letteralmente una connessione con fenomeni e spie di un disagio comune a più epoche: "Il primo giorno di riprese ha coinciso con i riots inglesi dell' agosto 2011 – esito a usare la parola "disordini", che spesso serve a svuotare una rivolta della sua dimensione politica. Mentre leggevo i giornali, mi convincevo che Legs e le ragazze della sua banda, oggi sarebbero state nelle strade di Londra."
 

Il casFOXFIRE: CONFESSIONS D'UN GANG DE FILLES, di Laurent Cantett è composto in gran parte da principianti: "Ho trascorso l'inverno a Toronto in tutti i luoghi frequentati da adolescenti: scuole, centri sociali, case famiglia per giovani in difficoltà. Il manager del casting ha intervistato 500 ragazze reclutate su internet. Ma un conto è trovare delle attrici valide, un altro formare un gruppo coeso e convincente nel rappresentarsi in una gang".

Dopo una decina di giorni di incontri, racconta Cantet, basati su improvvisazioni e molta spontaneità, ogni ragazza che è stata poi scelta ha infuso nel suo personaggio parte della sua personalità.  L'unica professionista è Tamara Hope (Shall we dance?, I segreti del lago) chiamata a interpretare "un personaggio senza età, capace di sembrare improvvisamente adulta mentre prende il tè in salotto, una ragazza diversa dalle altre della banda. Citando Pasolini in Teorema: non ha età; ha l'età della sua classe sociale".

Le ragazze, soprattutto nel romanzo (già adattato per il grande schermo nel '96 da Annette Haywood-Carter, con una giovane Angelina Jolie) si ribellano in primo luogo contro il maschilismo che le circonda. Eppure, secondo Cantet, "il machismo cristallizza in sè altre forme di oppressione sociale".

Interrogato sulla presenza di una forma di "sorellanza lesbica" nel film, Cantet racconta che in Foxfire ci sono desiderio, tenerezza e gelosia, una forma di esclusività e riconoscimento in un gruppo, ma che preferisce parlare di omosessualità come "un desiderio di sperimentazione comunitaria assoluta, dove politica e sensualità possano coincidere. Le mie adolescenti sognano un mondo senza uomini, ma non lo fanno ponendo una croce sulla propria sensualità".

FOXFIRE: CONFESSIONS D'UN GANG DE FILLES, di Laurent CantetL'adolescenza è una fase particolarmente cara al regista francese. "In me deve esserci ancorata da qualche parte una nostalgia, che mi spiega perchè nei miei primi cortometraggi mi piaceva tanto filmare l'adolescenza. Forse perchè in quel momento abbiamo la sensazione di non essere abbastanza padroni della nostra vita, perchè è un'età che si suppone dolce e non è del tutto così, perchè ogni preoccupazione diventa un tormento interiore… L'adolescenza che filmo è tutt'altro che innocente. Ma è anche la fase in cui si crede di poter sfuggire a ciò che ci determina socialmente."


Le ragazze di Foxfire non combattono contro una generazione: "La Legs di Joyce Carol Oates è stata paragonata all'Huckleberry Finn di Mark Twain. Entrambi sono orfani: anche se vivi, i genitori in Foxfire semplicemente non esistono, sono disoccupati o alcolizzati, lasciano i ragazzi a se stessi". Piuttosto, colpite da un triplice stato di fragilità (essere proletarie, essere adolescenti, essere donne) le protagoniste scelgono un modo di ribellarsi che non ha a che fare con la condizione femminile in quanto tale, ma con una strategia politica completa, che si muove tra diverse relazioni di potere, compresa la questione razziale.

"AFOXFIRE: CONFESSIONS D'UN GANG DE FILLES, di Laurent Cantetnche i ragazzi del liceo creano delle bande, ma la gang delle ragazze opta per una dimensione di invisibilità più efficace, una forma di ribellione che non si basa sulle giacche di pelle. Trovo questa dimensione importantissima anche nei  movimenti contemporanei, dalle maschere di Anonymous al "comitato invisibile" dei Weathermen, gruppo di sinistra radicale americano, composto anche da molte donne, che negli anni '70 si esprimeva proprio nei termini di una cultura dell' invisibilità. Il loro motto: Non nascondiamo niente, ma siamo invisibili."

Foxfire è anche l'affresco della "parte più nascosta del sogno americano", precisa il regista.
"Ciò che mi interessa degli Stati Uniti è la descrizione della sua storia che compare in Storia popolare dell'Impero Americano di Howard Zinn: una storia che non si limita a raffigurare un'America vittoriosa, quella del trionfante liberalismo economico, ma racconta il paese costruito intorno alla lotta di classe, al movimento dei diritti civili, tra scioperi, atti di disobbedienza e pacifismo. Da un lato, una forzata felicità consumistica; dall'altro, una banda di ragazzine che vorrebbero ingoiare il cielo e spalancare l'orizzonte".

FOXFIRE: CONFESSIONS D'UN GANG DE FILLES, di Laurent CantetIl viaggio delle ragazze non sarà indolore, ma Cantet tiene a precisare che il terrorismo non è la logica conseguenza della rivolta, bensì il suo fallimento: " La ragione principale è il ritorno improvviso del reale, sotto la forma della necessità di soldi e della pressione sociale. Il mondo e le sue leggi sono più potenti delle utopie".

Foxfire, coproduzione francocanadese già presentato al 37° Toronto Film Festival e al Festival di San Sebastián, dove è stato premiato per la miglior sceneggiatura, uscirà nelle sale francesi il 2 gennaio 2013.

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