Nymphomaniac Red Band trailer del film di Lars Von Trier

Lars Von Trier imbavagliato per Nymph()maniac

Dopo le clip e i poster "orgasmo" torna a far sentire la sua presenza commerciale Lars Von Trier con il primo trailer in assoluto e senza censure (tranne qualche tentativo di Youtube di porre freni), del dramma erotico, Nymphomanic.

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Dopo le clip e i poster "orgasmo" torna a far sentire la sua presenza commerciale Lars Von Trier con il primo trailer in assoluto e senza censure (tranne qualche tentativo di Youtube di porre freni), del dramma erotico, Nymphomanic.

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Lars Von Trier imbavagliato per Nymph()maniac

115 minuti racchiusi in 1:55, costituiscono l'atteso prologo dell'ultimo esteso lavoro del regista danese; tanto lungo da richiedere una scomposizione in due parti.

La prima arriverà nelle sale di mezza Europa il 25 dicembre, esclusa l'Italia, ovviamente, Paese in cui il film non ha ancora distribuzione.

Nymph()poster per Charlotte Gainsbourg/Joe

Mese dopo mese sono state snocciolate una dopo l'altra, con cadenza progressiva, clip rappresentative dei vari capitoli della 'saga' che lasciano con il fiato sospeso, foto di scena 'rubate' e provocatorie e poster "orgasmo" che sembrano rimandare direttamente ad un passato da cui evidentemente il danese non si è mai pienamente 'liberato' (esordisce con i porno) ed a quella sessualità/carne da macello su cui si accanisce, impenitente (vedi Antichrist).

 

Allo stesso modo si 'accanisce' la protagonista di Nymphomaniac, la sempre perfetta e romantica Charlotte Gainsburg, musa d'altri tempi per Trier, con il suo tempismo tutto contemporaneo – di sapersi destreggiare perfettamente tra almeno due lingue, registi e registri – interpreta Joe, trovata riversa per strada da Stellan Skarsgard. Dichiara – giunta in un gruppo di recupero – "I'm Nymphomaniac" e, quasi fosse un morbo o un delitto, solo questo ci è dato sapere, le addette al cerchio riabilitativo rispondono "sex addict, we say sex addict".

Rimane da aspettarsi tanto, lasciato fortunatamente tra le righe, nonostante gli slanci espliciti che si alternano tra i colori intarsiati di bianco e nero, urla piangenti e letti/confessionale, tra i baci e la sessualità espressa, del liquido che scorre dalle bocche come l'hard core di Rammstein (tema musicale) mixato agli orizzonti finali – sulle note di Bach (altro tema musicale) – su cui sembra stagliarsi tutta la dinamica di una vita fraseggiata nel senso più poetico in assoluto da Joe:

 

"perhaps the only different between me and other people

is that i've always demanded

more form the sunset

more spectacular colors

when the sun hit the orizon

that's perphaps my only sin".

 

 

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