"Natale in crociera", di Neri Parenti

Uno dei capitoli migliori della saga vacanziera-natalizia ideata da Neri Parenti e Aurelio De Laurentiis con Christian De Sica mattatore e con alcune presenze aliene, come una sempre sorprendente Michelle Hunziker, che trasportano Natale in crociera verso e dentro derive e spazi abitati da corpi cartoon che disegnano istanti di comicità sospesa e immediata

 

 

 

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Non più una città (New York, Miami) o una nazione-continente (l’India) messe a soqquadro dai corpi irriverenti della commedia italiana popolare, quella disegnata film dopo film da Neri Parenti. Piuttosto, la vicinanza con la nave da crociera abitata, indagata, perlustrata dai personaggi di Natale sul Nilo. Uno dei capitoli migliori della saga vacanziera-natalizia ideata da Neri Parenti e Aurelio De Laurentiis. Un prologo ideale a Natale in crociera che fa di quel non-luogo sospeso uno dei set esclusivi dove esplorare nuovi intrecci e (dis)avventure sentimentali e sessuali. Ancora con Christian De Sica mattatore (ripartendo, il suo personaggio sempre diverso sempre uguale, anche da quel film del 2002 e da una scena emblematica a bordo di quell’imbarcazione, dove De Sica si esibiva come cantante in una scena perfetta di doppia seduzione e inganno, di perfida contabilità amorosa, verso la moglie e l’amante sedute allo stesso tavolo, che portava in sé gli sguardi – inestricabili – della verità e della menzogna) e con alcune presenze aliene, come una sempre sorprendente Michelle Hunziker, che trasportano Natale in crociera verso e dentro derive e spazi abitati da corpi cartoon che disegnano istanti di comicità sospesa e immediata. Come ben racconta la scena dell’incidente stradale con l’automobile, sulla quale viaggia la (non) coppia Michelle Hunziker-Fabio De Luigi, a picco sulla scogliera, fonte di reiterate gag stralunate e finali fra i due corpi più stralunati e distratti del film, che non casualmente finiranno più degli altri in una loro intima, esclusiva e multipla deriva: dalla nave all’on the road popolato anche da un massacro alla Tarantino, dall’arena adibita a combattimento di galli alla spiaggia deserta che li accoglie naufraghi per sempre, e ancora e sempre (non) coppia intimamente litigiosa.

La nave è non-luogo di approdo, spazio scenico di entrate e uscite teatrali (non per nulla De Sica partecipa allo spettacolo di magia dove i corpi spariscono e riappaiono), contenitore mai definitivo di altri spazi ugualmente sospesi. Come quelli sui quali si apre Natale in crociera, ancora prima dei titoli di testa e che già dicono il senso più profondo della deriva e della contaminazione di immagini. Tra cinema e spot pubblicitario firmato, e anima cartoon che fin da lì disegna la sua presenza. Esemplare, l’inizio, vero e proprio brano indipendente, con Michelle Hunziker principessa di un suo regno molto speciale, nella sua casa-fattoria abitata da una tribù di animali ai quali offrire i regali di Natale. È qui, in questi fuori campi dal corpo principale (Natale sul Nilo ne ospitava un altro significativo, la trasmissione televisiva per aspiranti letterine), in queste schegge necessarie per introdurre i personaggi (e poco oltre bastano pochi tratti per disegnare, ancora come in un cartoon, la famiglia di De Sica e i suoi spazi casalinghi), e in successive scene nelle quali trovano conferma le performances comiche di un De Sica impareggiabile nell’essere qui e altrove e di una Hunziker altrettanto scatenata e trasformista, che Natale in crociera costruisce le sue traiettorie migliori nel corpo di un genere seducente, classico e cinefilo, nel suo costante (falso) movimento.

 

Regia: Neri Parenti

Interpreti: Christian De Sica, Fabio De Luigi, Micelle Hunziker, Aida Yespica, Alessandro Siani, Nancy Brilli

Distribuzione: Filmauro

Durata: 106’

 

Origine: Italia, 2007

 

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