"Saturno contro", di Ferzan Ozpetek

Quasi un ritorno a "Le fate ignoranti" e una specie di 'grande freddo all'italiana' in un affresco corale ambizioso, definito, ma in cui il gruppo di protagonisti appare come isolato dallo sguardo esterno. La forma, alla fine, prevale sui sentimenti e nei casi migliori si avvicina al manierismo, nei peggiori all'esibizionismo.

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Da l'impressione di piacersi il cinema di Ozpetek nel momento stesso in cui prende forma. E questo suo 'piacere interno' rischia di renderlo impermeabile. Si può vedere Saturno contro come una specie di ritorno alle atmosfere di Le fate ignoranti. I due film infatti condividono la presenza di tre attori (Stefano Accorsi, Margherita Buy, Serra Yilmaz), ma soprattutto il ritratto di un gruppo che appare come una specie di 'mondo a parte'. Come ha sottolineato lo stesso cineasta, il gruppo di Le fate ignoranti era decisamente alernativo, quasi una comune, mentre quello di Saturno contro è piuttosto omogeneo e i personaggi hanno un'estrazione borghese. Scritta dallo stesso regista assieme all'abituale co-sceneggiatore e produttore Gianni Romoli, la pellicola vede protagonisti alcuni personaggi sulla soglia dei 40 anni che si riuniscono spesso. Tra questi c'è Antonio (Accorsi), sposato con Angelica (Buy) e il loro rapporto entra in crisi da quanto l'uomo ha una relazione con Laura (Ferrari), proprietaria di un negozio di fiori in centro. A sua volta Davide (Favino), scrittore di successo di romanzi per ragazzi, convive con Lorenzo (Argentero), un pubblicitario creativo. Del gruppo fanno parte anche Roberta (Angiolini), amica di Lorenzo che si droga e ha una bassa considerazione di sé; Neval (Ylmaz), traduttrice e interprete sposata con un poliziotto (Timi); Sergio (Fantastichini), che è stato un ex-compagno di Davide, ce non lavora e vive con una piccola rendita che gli ha lasciato la madre. Paolo (Michelangelo Tommaso), appena entrato in contatto con il gruppo, laureato in medicina, grande fan di Davide e bisessuale. L'improvvisa malattia di Lorenzo inizia ad alterare e a modificare gli equilibri.

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Rispetto a La finestra di fronte – il suo film migliore – e Cuore sacro, opere in cui i protagonisti deambulavano dentro Roma alla rcerca della memoria oppure come effetto di uno spaesamento, Saturno contro ritorna a privilegiare gli spazi più interni (abitazioni, ospedali, casa in campagna, banca), come appunto Le fate ignoranti ma anche Harem Suare. C'è solo un momento in cui la città riappare attraversata con continuità ed è il momento in cui Antonio si incontra con Laura. I due camminano, fanno finta di non conoscersi per dirigersi nello stesso luogo in cui nascondersi liberamente. Il progetto di Saturno contro è certamente ambizioso e potrebbe rappresentare quasi un specie di 'grande freddo' all'italiana. I personaggi sono definiti con precisione e alcune battute colgono nel segno come quella in cui Sergio, rispondendo alla domanda della compagna del padre di Lorenzo, dice di non essere 'gay' ma solo 'frocio' in quanto lui è all'antica. Eppure diversi elementi appaiono stonati dentro Saturno contro. Ozpetek, come si diceva, tende a chiudere ermeticamente la vita del gruppo allo sguardo esterno  tiene lontani dalla loro complicità, lo fa con uno stile anche eccessivamente raffinato, con primi piani e movimenti di macchina che rivela gli altri personaggi ma ciò avviene esclusivamente da un punto di vista visivo. Il suo atteggiamento non è poi così dissimile da Giordana in La meglio gioventù in cui la Storia, la memoria, la vita dei personaggi, viene mostrata con una distanza quasi snob. Se La finestra di fronte, appariva un percorso libero, già Cuore sacro aveva messo in luce quella ridondanza stilistica che caratterizza anche quest'ultimo film, che esplode materializzando visivamente frammenti di decadenza (la piscina abbandonata) e, sonoramente con la colonna sonora. Il regista italo-turco dirige gli attori facendogli quasi fare una gara di bravura tra loro; nel momento in cui si mettono a piangere, sembra che ci sia un confronto a chi lo fa meglio. E sono così perfetti, così tecnicamente ineccepibili, da risultare quasi irritanti, ad eccezione della Buy, che ultimamente ha un'intensità sconosciuta in passato. Saturno contro quindi da l'impressione di essere un film in cui la forma prevale sui sentimenti. Una forma che, nel caso del film di Ozpetek, si avvicina al manierismo nel migliore dei casi, all'esibizionismo nel peggiore.


 


Regia: Ferzan Ozpetek


Interpreti: Stefano Accorsi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichini, Ambra Angiolini, Luca Argentero, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso, Isabella Ferrari


Distribuzione: Medusa


Durata: 110'


Origine: Italia, 2006

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